capitolo n°1: il morso

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Voltai la testa disgustata dalla vista che mi si presentava davanti, l'ennesimo gregge di pecore era stato completamente sterminato durante la notte, il terzo in un mese. Ci trovavamo in una fattoria alla periferia di una piccola cittadina vicino Washington, il proprietario ci aveva chiamato stamattina per avvertirci del fatto che di nuovo i lupi avevano attaccato, erano ormai piú di due mesi che lavoravamo a questo caso e ancora non avevamo scoperto da dove veniva questo branco e perché era qui ma soprattutto come era arrivato in una piccola città come questa visto che ormai i lupi si potevano trovare solo al nord.
Mi allontanai di un paio di metri per evitare di sentire l'odore disgustoso che emenavano i corpi morti dei poveri animali stesi a terra e fu in quel momento che sentí un ringhio proveniente da un cespuglio poco lontano dal fiume che si trovava dietro l'abitazione del fattore, mi voltai verso il punto da dove proveniva il ringhio e cominciai a scrutare tutti i dintorni del fiume, cominciai ad avvicinarmi lentamente fino a fermarmi sul ciglio di un masso che dava sul fiume che scorreva impetuoso tra i massi che lo circondavano, non passarono neanche trenta secondi che mi sentí afferare per il fianco e trascinare verso il bosco poco distante da li, mi girai e sferrai un pugno alla ceca, sentí poi un altro ringhio e soltanto all'ora notai il grande lupo color argento che mi guardava con dei grandi occhi rossi, sentí poi una fitta al fianco e vidi che il grande lupo mi aveva morso, un grande squarcio si apriva sul fianco sinistro da cui uscivano grandi fiotti di sangue, mi accasciai a terra singhiozzando per il dolore che provavo e solo in quel momento il lupo sparí correndo verso il bosco.
solo dopo dieci minuti ebbi la forza di alzarmi da terra e camminare lentamente verso la macchina dove presi alcune pezze con cui tamponai la ferita, aspettai che passassero altri minuti per poi mettermi al posto di guida e cominciare a tornare verso casa, entrai all'interno dell'appartamente e mi accasciai a terra tenendomi forte il fianco, solo dopo andai in bagno per fasciare la ferita con delle bende e poter finalmente andare in cucina per mangiare qualcosa, alla fine dopo aver mangiato un insalata andai a mettermi sul divano di pelle nera che avevo nel salone e che avevo potuto comprare soltanto grazie al duro lavoro che avevo fatto per tutto questo anno, mi sdraiai e alzai la tv per poi lasciare un documentario sui lupi a cui in quel momento ero particolarmente interessata, alla fine però mi addormentai e con la tv di sottofondo caddi tra le braccia di morfeo.
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Mi svegliai la mattina dopo non sentendo neanche la sveglia, mi alzai e completamente assonnata andai al bagno dove controllai la ferita, levai le bende e solo allora notai che la ferita era cometamente sparita lasciando al suo posto soltanto una piccola cicatrice, faci finta di niente e rimisi le bende andando in cucina e prendendo il cellulare, notai solo allora le 3 chiamate perse da parte di Ofelia, la mia migliore amica, e quindi decisi di richiamarla, 1 squillo, 2 squilli, 3 squillli e finalmente rispose "amy finalmente, mi stavo preoccupando" "scusa se non ti ho risposto ma ieri ho avuto una giornata molto movimentata" "va bene dai, mi racconti tutto stasera, vieni alla festa con me" "okay...".
Cominciai a prepararmi e Ofelia mi passò a prendere alle 20.00, entrai in macchina e notai che c'era anche Chris un ragazzo che mi faceva la corte ogni volta che eravamo insieme, "ciao amelia" "ciao chris" partimmo subito ed arrivammo all'incirca dieci minuti dopo in un club che si trovava in campagnia, abbastanza lontano dalla città e praticamente in mezzo al nulla. Scendemmo dal veicolo e all'entrata del locale trovammo anche james, entrammo finalmente e decidemmo di sederci ad un tavolo poco distante dal bar. Passò all'incirca una mezz'ora quando un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi neri ci si avvicinò "tu sei la nuova luna?" mi chiese, lo guardai con un espressione strana non capendo cosa stava dicendo "ancora non sai nulla?" mi richiese di nuovo e anche questa volta non risposi "pensavo che Daniel ti avesse detto tutto..." e a quel punto guardò alla porta di entrata dove si trovava un ragazzo dai capelli bianchi come il ghiaccio e gli occhi grigi che ci stava fissando, neanche il tempo di guardarlo che scomparí nel nulla e con lui anche il riccio, per il resto la serata passò tranquilla e io raccontai l'avvenimento del morso a tutti, a fine serata decisi di entrare prima in macchina e di aspettare gli altri al suo interno, entrai nella vettura e subito sentí uno strano odore di menta mischiato al profumo dei pini, guardai dallo specchietto restrovisore e solo in quel momento notai che il ragazzo che stava all'entrata del locale si trovava nei sedili posteriore della macchina "volevo aspettare prima di dirti tutto" mi disse e poi continuò "ma purtroppo quel coglione di Jace ha rovinyao tutto quindi ora tu vieni con me" e mi mise un fazzolletto sul naso, da li tutto buio....
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Angolo autrice💘
Ciao ragazze! Io sono Crystal e questa è la prima storia che scrivo, spero vi piaccia e scusate gli eventuali errori grammaticali!

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