Capitolo 4

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Erano passati due mesi da quando Aichi era entrato i coma e Kai andava a trovarlo tutti i giorni raccontando cosa faceva durante il giorno anche gli altri suoi amici e la sua famiglia andavano a trovarlo ma con meno frequenza. Un giorno Kai dopo essere entrato nella stanza di Aichi si sedette e iniziò a parlargli come al solito dicendogli:

-"sai Aichi oggi sono andato al cardcapital e o visto che Manchi a tutti specialmente a tua sorella manchi molto anche a me, sai sono tutti preoccupati per te e sperano che ti sveglierai presto e anche io lo spero equindi per favore svegliati Aichi Svegliati ti prego"-

Mentre parlava iniziarono a scendergli diverse lacrime ma quando fini di parlare scoppio in un pianto ininterrotto che si fermò quando sentì la debole voce di Aichi dire:

-"Kai non piangere se no non sei più tu"-

Quelle parole fecero alzare lo sguardo a Kai che vedendolo sveglio non esitò un attimo e lo abbraccio, non aspettandosi però la reazione di Aichi che a quel contatto si irrigidii e inizio a tremare terrorizzato da quel contatto per poi rannicchiarsi su se stesso mentre dai suoi occhi avevano iniziato a scendere lacrime di terrore. Kai preoccupato da quella reazione corse a chiamare il medico che dopo aver visitato Aichi gli disse:

-"non devi preoccuparti è normale questa reazione perché ha subito un forte trauma E ora ha paura del contatto fisico"-

-"c'è un modo per fargli passare questa paura dottore"-

-" no, se vuoi aiutarlo devi soltanto stargli vicino ma senza toccarlo almeno finché non è lui a permettertelo"-

Detto questo il medico rientro per dire ad Aichi:

-"fra due giorni verrai dimesso dall'ospedale e potrai tornare a casa"-

Detto questo andò a parlare con la madre di Aichi per le pratiche di dimissione, mentre Kai rientro in stanza sedendosi vicino al letto e dicendo:

-"Aichi mi dispiace ma ero così felice di vederti sveglio che non o pensato che avrei potuto spaventarti abbracciandoti"-

-"non preoccuparti è stata colpa mia non dovevo agitarmi in quel modo anche se sapevo che eri tu i miei occhi vedevano un'altra persona vedevano quell'uomo, ti prego non toccarmi più e perdonami Per questa richiesta ma non me la sento di avere un contatto fisico con qualcuno per adesso ok"-

-"va bene non ti toccherò più finché non sarai tu a chiedermelo ma per favore non piangere Aichi"-

Solo in quel momento Aichi si accorse di star piangendo e dopo essersi asciugato gli occhi fece una domanda a Kai:

-"Kai sai per caso dove sono le mie carte non le vedo"-

Kai lo guarda con una faccia stupita e poi disse scoppiando a ridere:

-"solo tu puoi pensare a le carte in momenti come questi, comunque eccole"-

disse porgendogli le carte che aveva tenuto con se per tutto quel tempo restando però sorpreso quando il ragazzo invece di afferrare le carte si allontanò da lui riprendendo a tremare. Quindi capendo il problema Kai Poggio le carte sul materasso per poi avviarsi verso la porta ma prima Che potesse uscire Aichi gli disse con fare preoccupato:

-"grazie, ma Kai dove stai andando? Ti o forse offeso con il mio comportamento perché non era mia intenzione"-

E con un espressione divertita Kai rispose:

-"no non mi ai offeso il tuo comportamento è più che legittimo dopo quello che ai passato semplicemente è tardi devo andare a fare la spesa perché o il frigo vuoto"-

Aichi gli sorrise e poi lo salutò dicendogli:

-"torni anche domani vero?"-

Kai rispose con un cenno affermativo del capo per poi dire:

-"si tornò ma tu continua a sorridere non farti abbattere da quello che successo ok Aichi"-

-"si Kai te lo prometto"-

Detto questo però si addormentò di botto e sarebbe finito sul pavimento se Kai con uno scatto non lo avrebbe preso al volo per poi farlo stendere sul letto e dandogli un bacio sulla fronte uscì dalla stanza.
Dopo aver salutato il medico e la madre di Aichi, Kai passò a un supermercato per poi tornare a casa per cenare e successivamente andare a dormire.

Cardfight Vanguard: Insieme a teOnde histórias criam vida. Descubra agora