Prologo

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Luhan.

Non ho mai avuto un'infanzia perfetta, anzi, era tutt'altro che perfetta.

Mia madre ci abbandonò quando avevo la bellezza di soli tre anni, per rifarsi una vita perché quella che aveva non le andava bene, niente le andava bene.

Rimanemmo solo io e mio padre, che di certo non ne voleva sapere di starsene da solo con la coda tra le gambe. Si risposò, e che dire? La mia vita diventò un inferno.

Non credevo che si potesse odiare una persona in quel modo, ma la mia matrigna quel odio se lo meritava proprio tutto.

Era come se io fossi di troppo. Come se fossi io la persona estranea in questa "famiglia", ma non ero io, era lei.

Lei aveva rovinato tutto. Mettendomi addirittura mio padre contro. Quel padre che per quattro lunghi anni c'è sempre stato finché lei non è arrivata.

Fino ai miei sedici anni mi ha sempre trattato come un fastidio di cui non vedeva l'ora di liberarsi, che in realtà della sua famiglia non ne faceva neanche parte.

E mio padre? A be', mio padre era talmente innamorato che di quello che li succedeva intorno non ne voleva proprio sapere.

Compiuti i diciassette per la puttana ero abbastanza grande da andare a vivere da solo nella città in cui studio, per evitare due ore di treno tutti i giorni.

Avevo scelto una scuola privata di Seoul, apposta il più lontano possibile, per essere sempre fuori casa e non vederla. E sinceramente la cosa non aveva fatto altro che rallegrarmi.

Mio padre mi avrebbe spedito ogni mese un po' di soldi per mantenermi e comprarmi lo stretto necessario.

Ero felice il giorno in cui mi sono trasferito nel mio nuovo appartamento in centro, ma chi l'avrebbe mai detto che la mia vita, grazie al mio nuovo vicino Sehun, sarebbe diventata una merda più grande di prima?

「O V E R L A Y」Where stories live. Discover now