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"Credo ti serva dell'alcool" disse Vince sedendosi accanto al fratello.
"Come sapevi che ero qui?" chiese Trevor prendendo, uno dei due bicchieri che Vince aveva in mano.
"Sei mio fratello, ti conosco" disse Vince.
Erano seduti sugli scalini che portavano  giardino reale, nessuno andava là a quell'ora.
"Cos'hai? Papà ti ha rimproverato per bene per essere andato sulla terra senza il suo permesso, ma non credo sia solo per questo che sei così...arrabbiato?" chiese Vince non riuscendo bene a capire le emozioni che suo fratello provava in quel momento.
"Sono andato sulla terra per vedere la mia anima gemella e lei stava uscendo con un altro" disse Trevor infuriato, bevendo in un solo sorso il contenuto del suo bicchiere.
"Beh è normale. Le anime gemelle non sanno di esserle, finché non arriviamo noi vampiri" disse Vince.
"Non m'importa. Lei è mia" disse Trevor serio facendo sorridere Vince.
"Pensa che fra qualche anno, lei sarà qui è che ci resterà per l'eternità" disse Vince
"Fra tre anni...diamine è troppo tempo" disse Trevor impaziente di avere la sua anima gemella al suo fianco.
Vince gli diede un leggero spintone con una spalla.
"Finiscila di deprimerti e pensa al regno, sei il futuro re no?" chiese Vince.
"Già, sono il futuro re preoccupato di non essere all'altezza di suo padre" disse Trevor arrabbiato con se stesso.
"Ce la faraì. Papà è un re da parecchio tempo, anche lui era spaventato all'inizio ne sono sicuro, ma guardalo adesso. È un re nobile, fiero e forte, proprio come sono sicuro lo saraì tu" disse Vince serio facendo sorridere suo fratello.
"Come farei senza di te fratellino?" chiese Trevor sarcastico, ma felice.

Il suo fratellino era il suo migliore amico, il suo consigliere ed era la persona che più di tutti credeva in lui

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Il suo fratellino era il suo migliore amico, il suo consigliere ed era la persona che più di tutti credeva in lui.
"Grazie. Riesci sempre a tirarmi su di morale" disse Trevor Vince sorrise.
"Di niente fratellone, sappi che io ci sarò sempre per te" disse Vince serio.
"È io ci sarò sempre per te" disse Trevor.

Trevor si sveglio di scatto, restando qualche secondo fermo a guardare il soffitto di camera sua.
Aveva sognato Vince.
Aveva sognato suo fratello, quello vero, non il mostro che era adesso.
Erano passati tre giorni dall'attacco dei ribelli al castello e le cose non erano molto cambiate.
Nora era ancora incosciente, Zander le restava sempre accanto, mentre Alex e Mar passavano il loro tempo insieme.
Era felice che la sua anima gemella avesse trovato una buona amica in Alex, ma con tutto il caos che Vince stava provocando in quei giorni, l'unica cosa che voleva Trevor era la sua anima gemella al suo fianco.
Mar era l'unica che riusciva a tranquillizzarlo.
Un improvviso tuono gli fece capire che c'era un temporale e l'umore del principe vampiro, peggiorò notevolmente.
Perché il suo regno, non poteva avere un po' di pace? Perché lui non poteva avere un po' di pace?!
"Trevor?" chiese Mar entrando piano nella stanza di Trevor che si tiro di scatto a sedere.
"Mar che succede?!" chiese Trevor preoccupato.

"Mar che succede?!" chiese Trevor preoccupato

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C'era stato un altro attacco?!.
"Perché non hai risposto quando ho bussato?" chiese Mar stranita.
"Non ti ho sentito" disse Trevor alzandosi dal letto notando che lei era spaventata.
"Che cosa c'è?" chiese Trevor.
"Posso restare qui stanotte?" chiese Mar sconvolgendolo.
"Come scusa?" chiese Trevor incredulo mentre lei arrossiva.
"Scusami. Ho sbagliato a venire, me ne vado subito!" disse Mar correndo verso la porta, ma lui le compari davanti bloccandola.
"È successo qualcosa?" chiese Trevor preoccupato notando la paura di lei, che subito scosse la testa.
"Solo il temporale" mentì Mar.
In realtà a portarla da Trevor erano stati i suoi sogni, che quella notte erano più spaventosi che mai.
"Resta qui stanotte. Come ho detto ti proteggerò da tutti e da tutti, anche da un temporale" disse Trevor ironico, ma era felice che lei fosse lì.
"Stai bene? Non so perché, ma avevo il presentimento che avessi bisogno di me...cioè non proprio di me, ma..." Mar si ferma imbarazzata e lui ridacchiò piano.
"È il legame dell'anima gemella. Quando uno di noi è triste o ha bisogno dell'altro, noi lo sappiamo" le spiegò Trevor.
Lei stava per rispondere, ma un fulmine la fece sussultare spaventata e senza pensarci abbraccio Trevor.
"Per favore non lasciarmi sola non stanotte" lo pregò Mar preoccupata lui la strinse a se.

"Sono qui Mar ci sarò sempre" promise Trevor la portò a letto, si sdraiarono e l'attiro a se prima di coprire entrambi

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"Sono qui Mar ci sarò sempre" promise Trevor la portò a letto, si sdraiarono e l'attiro a se prima di coprire entrambi.
"Dormi adesso" disse Trevor mentre lei appoggiava la testa sul suo petto, come se quello fosse da sempre il suo posto e per Trevor era così.
Lei era il suo cuore, la sua vita.
Sarebbe morto se le fosse successo qualcosa.

"Buona notte" sussurro Mar chiudendo gli occhi

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"Buona notte" sussurro Mar chiudendo gli occhi.
Era imbarazzante stare abbracciata a lui, ma stranamente la loro vicinanza la calmo.
"Buona notte Mar" disse Trevor.

Poco dopo quando lei si addormentò, lui la guardò felice di averla lì con se e senza rendersene conto, si addormentò  anche lui con un sorriso sulle labbra.

L'anima gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora