2.

14 0 0
                                    

Mentre ci incamminavamo, Soraya e Mia ci tiravano calci alle gambe a me e Selene.

P.O.V SORAYA

Mi diverto un sacco a infastidirli, Alfredo è veramanete stupido e mi chiedo se esiste gente più stupida di lui.

Alfredo si girò

"Smettila brutta vacca volante"

Come al solito risponde senza una frase sensata.

Ma poi mi chiedo perché volante, ma dai è un caso perso.

P.O.V ALFREDO

Arrivati in spiaggia andammo nei camerini e misimo il costume.

Poi io e Salvo uscimmo e aspettammo Selene vicino ai camerini delle ragazze.

Lei uscì con sopra un costume azzurro che le stava a pennello, le stava talmente bene che avevo paura che tutti i ragazzi in spiaggia si girassero a guardarla, guai a loro se me la rubano, Selene è la mia ragazza!

Tutti insieme correndo nella sabbia bolente ci dirissimo in mare, altro che infradito.
Secondo noi tre è scomodo girare con le infradito in spiaggia, quindi ci arrangiamo bruciandoci i piedi, ditemi se siamo normali?

Non tanto divertente perché molte persone sdraiate sugli asciugamani ci hanno mandato a quel paese per averli ricoperti di sabbia.

Una vecchietta ci ha urlato di fermarci un attimo per dirci una cosa, ma noi siamo fuggiti via come delle Ferrari in corsa.

P.O.V SELENE

Ed eccoci finalmente in acqua dopo aver fatto arrabbiare mezza spiaggia.
Il mio ragazzo, dopo 30 minuti cominciò già a rompere col fatto di voler fare una partita di calcio.
Io non volevo perché calcio non mi piace, lo trovo uno sport stancante e noioso.
Lui faceva di tutto per convincermi.

"Mica possiamo giocare in tre !"

"Troveremo dei ragazzi che vorranno giocare!" rispose

"Io sono una ragazza"

"Cosa c'entra?"

"Il calcio è uno sport maschile"

"No ci sono anche femmine che ci giocano"

"Io non sono tra queste"

"Ma come?! È divertentissimo giocare a calcio !"

"Per me no"

Uscii dall'acqua e disse:
"Mi sono arrabbiato, rimani con Salvo in mare.
Io vado a farmi un giro, vaffanculo".

"Non mi interessa, che fidanzato di merda che sei!
In una relazione ci si discute e ci si mette d'accordo, non si fa come fai te!"

Rimasi addolorata, quando si arrabbia ha il vizio di isolarsi e abbandonarmi aspettando che lo venga a cercare, in una relazione funzionate non ci si comporta così.

P.O.V ALFREDO

Aspetto da solo il pomeriggio, appena tutti torneranno da scuola la spiaggia si sarà riempita e potrò chiedere a vari ragazzi di giocare con me.
Mentre mi annoiavo seduto sul mio asciugamano decisi di fare quattro chiacchiere col bagnino, tanto per far passare il tempo.

Andai verso di lui che se ne stava nella famosissima casetta rossa accessibile solo ai bagnini per controllare col binocolo l'intera situazione.
Cominciai a salire le scale per arrivare su in cima, lui si levò il binocolo dagli occhi e mi guardò storto.
"Chi ti ha detto di salire, non ti è permesso"

"Volevo parlarle"

"Scendo dalla casetta e mi parli"

"Ma zio non sarebbe più figo che anch'io vengo su in cima da per discutere un po, in più avrò la fortuna di poter vedere l'intera spiaggia"

"No"

"Ti prego" gli dissi pregandolo

"È vietato far salire gente a caso, qui ci possono stare solo i bagnini"

"Allora va bene se mi dai la maglietta da bagnino ?, così anch'io divento uno di voi e posso accedere al club"

"Che club?"

"Quello dei bagnini!"

"Senti ti ripeto di no, non si può e basta"

"Ma io lo desidero tantissimo"

"No"

"E se ti pago?"

"Non puoi e basta caruso !"

"Cos'è un caruso?, non insultarmi figlio di puttana !"

"Nessuno ti insulta, caruso significa ragazzo in dialetto, ma te di dove sei?"

"Di Sicilia"

"Non hai un accento siciliano"

"Ho un accento veronese"

"Sei veneto?"

"Sì, sai che Valeria, mamma, papa, nonna Giuliana e nonno Carlo sono andato a Vincenza ieri.

"Ah" disse lui bevendosi la sua limonata

"Già che ci sei potresti scendere da quelle scale, non voglio che cadi e ti fai male" aggiunse

"Sai che quando Valeria crescerà io le insegnero tantissime cose, quando avrà solo tre anni saprà fare di tutto e di più, mia madre mi farà i complimenti!"

"A ok" rispose continuando a bersi la sua limonata

"E sai cosa le insegnero?"

"No"

"Le insegnero i cartelli stradali, alcuni me li sono già studiati per fare la patente.
Così quando farà la patente saprà tutto, già da bebè bisogna insegnare le cose"

"Capsico caruso, non vai a farti il bagno?"

"No perché mi sono arrabbiato con Selene, ora è la infondo nell'acqua"
Mostrai con il dito

"Gli vedi?" aggiunsi

"Scusa ma non so nemmeno chi sono"

"Due persone"

"Non gli conosco mi dispiace"

"Ma sono un ragazzo e una ragazza"

"Ho capito ma non sono gli unici in mare, c'è diversa gente, come faccio a capire chi sono tra tutta quella gente!"

"Guarda le loro facce, devono avere una faccia molto Alfredo"

"Scusa ma non ho capito"

"Come no?"

"Se non ti levi chiamo i carabinieri, ho detto mille volte di scendere da quei scalini"

"Se chiami i carabinieri sei cattivo"

"Se scendi ti lascio in pace"

Scesi dagli scalini ed esclamai:
"Ed ecco accontentato, ma vaffanculo coglione di merda!"

"Maleducato"

"Kitebbiv"

Me ne andai incavolato nero.

P.O.V SALVO

Io e Selene parlevamo mentre nuotavamo.

"È fatto così, gli passerà" le dissi

"Ma dai, se non voglio giocare a calcio non può costringermi"

"Lo so, lascialo perdere"

"Ti sembra normale?, se ne va e mi evita solo perché non voglio assistere a quel gioco di merda"

"Hai ragione, in una copia si dovrebbe cercare di essere d'accordo entrambi, se uno non vuole non bisogna arrabbiarsi".

Alfredo college continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora