Capitolo XI : Certezze

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La notizia della morte dei genitori di Hermione era giunta alle orecchie di tutti, qualcuno era anche passato a farle le condoglianze.
La ragazza però,  era rimasta in camera per ben tre giorni, i suoi amici le portavano da mangiare ma lei stuzziacava solo qualcosa per la salute del suo bambino.
Studiava giorno e notte per non pensare e anche poiché aspettava con ansia una lettera in cui le dicevano che avevano ritrovato i corpi dei suoi genitori.
Draco passava molto tempo con lei, Hermione riusciva a sfogarsi solo con lui, evitava i contatti con gli altri e voleva ritrovare l'equilibrio che aveva perso.

Hermione si era appisolato sul petto di Draco, erano rimasti allungati sul letto a fissare il soffitto e a parlare del più e del meno, poi la ragazza, che non dormiva da giorni, era riuscita a chiudere gli occhi e a cadere in un sonno profondo.

Draco la stava guardando, la trovava semplicemente magnifica, nonostante le occhiaie, il viso pallido e i ricci ancor più indomabili.
Rimaneva per lui la più bella tra le ragazze con cui era stato, era speciale e si era appena accorto di non averla mai vista in quel modo, era entrata nella sua vita quella sera e non ne era ancora uscita, si stavano conoscendo veramente, avevano abbandonato i pregiudizi e messo da parte buona parte del loro orgoglio, e doveva proprio dire che la situazione che si era creata gli piaceva e anche molto.
Ma c'era qualcosa che lo fermava, più la guardava, più passava del tempo con lei più capiva che Hermione meritava molto di più di lui e di Weasley, lei meritava un uomo che l'amasse veramente e sinceramente.
Ma poiché era una persona molto egoista non l'avrebbe lasciata né ora né mai, anche se non era neanche sicuro di come definire la loro relazione.

Mentre Draco era perso nei suoi pensieri,  Hermione viveva un incubo per questo cominciò ad agitarsi nel sonno.
Era su un aereo che stava precipitando, le porte erano bloccate e non riusciva ad aprirle in alcun modo, era sola. Poi sentì la voce dei suoi genitori che la chiamavano e le chiedevano aiuto.
- Mamma! Papà!- urlò la ragazza nel sonno.
Ma l'acqua la stava circondando e la morte le era vicina.

Si mise a sedere sul letto di scatto, respirando a fatica. Draco la prese tra le sue braccia e la rassicurò dicendo:
-Hermione ci sono io, è solo un brutto sogno. Adesso tu sei qui con me, sul tuo letto, abbracciata a me. Sei al sicuro.-
La ragazza si strinse più forte a lui e pianse ricordando quel maledetto incubo.
-Hermione....- sussurrò il ragazzo stringendola a sua volta -Non avere paura, sei al sicuro ora.-
Ma la ragazza continuava a singhiozzare appoggiata saldamente al petto del Serpeverde.
E pensava, rifletteva su tutto quello che le stava succedendo e si era stancata di fingere. Aveva una paura tremenda di poterlo perdere solo per dei segreti, aveva paura di sbagliare e aveva paura degli stessi segreti che portava con sé.
Non voleva perderlo, era l'ultima cosa che voleva ora, perdere un'altra persona, non lo avrebbe sopportato. Era giunto il momento di avere delle certezze e per averle avrebbe dovuto essere sincera con lui.
-D-Draco io ho paura.- disse tra le lacrime e la con un tono di voce incerto, Hermione. -Promettimi che non mi lascerai mai- continuò alzando lo sguardo verso quello del ragazzo per trovare la verità.
-Te lo prometto, Hermione.- disse sicuro Draco incrociando lo sguardo di Hermione.

Draco in cuor suo avrebbe voluto rivelarle i suoi sentimenti.
Esatto, Draco Malfoy attratto da Hermione Granger, incredibile vero? Eppure è successo.
L'aveva conosciuta e le era piaciuta, nella sua semplicità, nella sua saggezza, nella sua debolezza, nella sua innocenza.
Era rimasto fregato da quegli occhi color caramello, così luminosi. Si era perso dentro di essi ed era annegato in un mare di dolce caramello e non ancora riusciva ad uscire, forse, semplicemente, non voleva uscire.
Ma ora era così distrutta che quel mare si era agitato, gli occhi luminosi erano vuoti e inespressivi, molte volte li aveva trovati bagnati da delle lacrime salate e ogni volta le aveva cancellate dal suo dolce viso rivolgendole un tenero sorriso e stringendola a sé per tranquillizzarla, ma la tempesta non si era ancora fermata.

-Draco, per favore, salvami da questo inarrestabile dolore, aiutami a colmare questo vuoto che ho dentro, io non riesco più a vivere. I miei genitori erano tutto per me e ora non ho più nessuno.- singhiozzò disperata Hermione riportando alla realtà Draco.
-No, tu hai i tuoi amici... hai me, noi non ti abbandoneremo mai e faremo di tutto per vederti finalmente felice.- le disse il biondo.

Ci fu un momento di religioso silenzio, si potevano udire solamente i loro respiri.
-Hermione.- cominciò Draco guardandola e accarezzandole dolcemente i capelli.
-Si?- ricambiò lo sguardo lei e poi pose la sua mano su quella del ragazzo per dargli quella sicurezza che nemmeno lei in quel momento possedeva, ma ci provava.
-Vorrei che tu sapessi una cosa importante, che riguarda noi o almeno me.- si fermò e fece un profondo respiro. Per un momento Draco si dimostrò coraggioso, aveva scelto.
-In questi giorni ci siamo conosciuti molto e nonostante le difficoltà incontrate nel nostro percorso, io non so cosa mi sta succedendo, mi sento cambiato. Voglio dire, stare con te mi sta cambiando e penso in bene. Mi stai donando una cosa che solo una persona in questo mondo è riuscita a darmi, mi stai donando amore e non potrei essere più felice di così, solo che vorrei vederti sorridere e sopratutto vivere. Mi sto innamorando di te.- concluse il ragazzo emettendo un sospiro e sentendosi il cuore più leggero.
Può sembrare un pensiero egoista ma Draco era riuscito a dividere quel peso, che si portava con sé ormai da giorni, in due parti eque. Si sentiva libero nonostante avesse voluto dirle altro, ma le parole gli erano fuggite dalla bocca senza che se ne rendesse davvero conto, però andava bene anche così.

Hermione si fermò un secondo a riflettere, era davvero pronta ad essere sincera come era stato Draco?
Era pronta a raccontarle tutto o aveva bisogno di altre certezze?
Si portò il braccio sul ventre mentre pensava, mentre Draco si stava maledicendo mentalmente di averle detto cosa provava.
-Scusami....- borbottò il ragazzo con gli occhi lucidi e il cuore che era andato in frantumi in quei minuti che parevano eterni.
Spostò la Granger dal suo petto e si alzò, si rimise le scarpe e si aggiustò  la camicia in silenzio.
Andò verso la porta e fece per aprirla, ma fu bloccato da Hermione che si era alzata per fermarlo.
-Draco no...non andartene ti prego, non voglio che te ne vada.- disse tra nuovi singhiozzi -Quello che senti tu lo sento anch'io e non voglio perderti, né ora né mai. Sei la mia unica ancora di salvezza e io voglio essere salvata solamente da te.- disse Hermione ritrovando un po' della sua sicurezza. -Anche tu mi piaci.- continuò.
Draco nel frattempo la fissava e analizzava attentamente le sue parole, spaventato dalla nuova prova che si era messo davanti con le proprie mani.
-Smettila di pensare e baciami.- sorrise Hermione vedendolo in netta difficoltà.
Non se lo fece ripetere due volte che si avvicinò, con un passo deciso, ad Hermione, prese il viso di lei nelle sue grandi mani e dopo averle tolto delle lacrime dal volto, la guardò negli occhi e ritrovò quella fierezza degna di un Grifondoro.
Si avvicinò del tutto a lei e la bacio con molta dolcezza e passione, Hermione gli circondò il collo con le sue esili braccia per sentirlo più vicino.

Niente avrebbe distrutto quel legame particolare che si era creato tra i due.
Il mare dentro ad Hermione si era placato e il cuore di Draco si stava finalmente sciogliendo da quello strato di ghiaccio che era stato costretto a crearsi per non mostrarsi debole.

Una notte può cambiarti -DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora