CAPITOLO19

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<<non dire stupidate  Marta>> dice mamma facendomi sedere sulla sedia. <<Mamma non sto dicendo stupidate!passami immediatamente il telefono>> fa quello che le dico e subito compongo il numero di Isey per chiamarlo,ma nulla. Non risponde!
Lo chiamo ancora e ancora ma il telefono squilla a vuoto.
<<gli è successo qualcosa,me lo
sento!>>
Mi alzo e prendo la borsa,ma prima di uscire sento il mio telefono squillare.
Leggo il nome e subito rispondo
<<Isey,amore dove sei?>> chiedo impaurita
<<Signora sono il paramedico,stiamo portando il ragazzo in ospedale>> mi sento mancare <<o...ospedale?>> balbetto <<cosa gli è successo?>>
<<Il ragazzo ha avuto un grave incidente stradale>>
Mi sento male!
<<in che ospedale lo state
portando?>> gli chiedo solamente. Non voglio sapere come sta. Ho paura!
<<al Medical Masks>>
<<Ok,so dove si trova>>
Chiudo la chiamata e guardo mamma <<lo sapevo! Devo correre da lui. Avvisa tu i suoi genitori e tieni la bambina>>
Non la lascio rispondere che corro fuori.

Il viaggio è stato insostenibile. Quaranta minuti di vera tortura.
Mi reco alla reception  e chiedo  <<Mi può dire dove si trova il signor Isey Kozlov?>>
<<lei è?>>
<<la compagna>> mento per paura che non me lo facciano vedere
<<Il signore è in sala operatoria>> mi mantengo al bancone per non svenire  <<c...come in sala operatoria?>> balbetto
<<Si,signora>> è colpa mia!
Mi allontano e comincio a camminare,finchè non mi ritrovo di fronte la sala operatoria.
<<Amore mio perdonami>> singhiozzo appoggiando la fronte a quella maledetta porta che ci divide. <<È colpa mia se ti ritrovi in quella stanza fredda. Ma non avere paura sono qui ad aspettarti >>
Mi siedo su una delle sedie scomode e lo  aspetto.
L'ho promesso e lo farò!

Sono ancora seduta qui. Sto impazzendo,ma non posso alzarmi. Deve sapere che io ci sono.
<<Marta>> mi chiamano,mi volto ed è Artemide che corre verso di me con le lacrime agli occhi.
Io le vado incontro e l'abbraccio.
C'è anche Dimitri che mi chiede <<ma cos'è successo?>>
A quelle parole scoppio a piangere di nuovo,e singhiozzo <<è c...colpa m...mia. S...stavamo p...parlando e alla fine si è a...arrabbiato ed è andato via>> tutti e due mi abbracciano e Dimitri mi rassicura dicendo <<non è colpa tua. Lui sapeva che non si sarebbe mai dovuto mettere al volante>>
<<S...si,ma ora è li dentro al freddo,e lui odia il f...freddo>>
<<calmati,ok? Isey è forte>> dice Artemide ed io annuisco.

Ecco finalmente aprire le porte,e ad uscire c'è il mio amore sdraiato nel letto con le bande agli occhi.
Gli prendo la mano e gliela bacio.
<<Amore>> poi alzo lo sguardo verso l'infermiere e dico <<come sta?>>
<<Bene,non si preoccupi. Dopo viene il dottore in stanza e vi spiegherà la situazione>>
<<ok>> va bene così. Sapere che sta bene,fa star bene anche me.
Lo seguiamo in stanza e quando finiscono di sistemarlo mi accomodo accanto a lui prendendogli la mano.
Mi volto verso Dimitri e Artemide e gli dico <<andate,è tardi. Resterò io con lui>>
<<no,cara. Non andremo via finchè non sapremo perchè ha quelle bende agli occhi>>
Annuisco e ritorno a concentrarmi su Isey che dorme beato.
<<Buonasera,scusate per il ritardo>> ecco il dottore.
Lo salutiamo e gli chiediamo immediatamente di Isey. Lui ci  risponde <<Signori,il ragazzo aveva delle schegge negli occhi causate dalla frattura del parabrezza,ma l'operazione per ora è riuscita dobbiamo vedere solamente se avrà delle ripercussioni sulla vista.Però sono molto fiducioso.
Cosa dirvi ancora?Aspettiamo questo mese>>
<<Ok,grazie>> sussurro.
Lo saluto e mi siedo sul letto posando la testa sul suo petto. Lo bacio e gli sussurro <<Amore,se anche non dovessi vedere più,i  tuoi occhi sarò io.
Non preoccuparti, non ti lascerò più. Lo giuro>>esclamo.

Il continuo siamo noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora