CAPITOLO14

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<<cosa intendi?>> chiedo titubante. <<Mica vuoi togliermi la mia bambina?>> stringo Ana al mio petto e lui mi guarda sconvolto <<ma con chi pensi di avere a che fare? Con un mostro ? Eh,dimmelo!>> urla e io distinto retrocedo <<n...no>> balbetto <<e che... Non so,ok? Ho avuto paura! In questi anni siamo cambiati molto>>
<<e tu ancora non hai superato quello sbaglio che ho fatto>> dice tra l'amareggiato e l'incazzato.
Io non so cosa rispondergli. Sono troppo scossa.
Si passa una mano tra i capelli e dice <<Ok,basta! Voglio stare un pò con mia figlia me la passi?>>
<<Si,certo!>> Lei va molto volentieri in braccio al padre, e io sono molto contenta.
<<Ciao amore! Io sono il tuo papà>> le dice sedendosi sul divano con lei in braccio.
<<Dì papà!>> Lei lo guarda e fa i suoi soliti versetti felici. <<No,amore. Papà>> la mia bimba questa volta china la testa di lato e lo guarda. <<Mamma>> urla divertita facendomi ridere <<No,mamma! Papà>> lei gli  prende il volto nelle manine  e gli da un bacino sulla guancia.
Dio! Le lacrime mi rigano il viso,ma questa volta sono di felicità anche se hanno un retrogusto amaro. Causate dalla vergogna di averli tenuti distanti.

È quasi ora di andare alla festa,quindi devo preparare la bimba.
Rientro nel salone dove Isey e Ana stanno giocando e quasi mi dispiace interromperli ,ma devo.
<<Ana,dobbiamo andare a fare il bagnetto>> lei si sporge nelle mia braccia e io subito l'accolgo.
<<Marta>>
<< Si,Isey?>>
<<vorrei farle io il bagno>>  annuisco e ci rechiamo in bagno.
Mentre lui prova a spogliarla io metto l'acqua nella vasca.
Quando sento la temperatura perfetta mi rialzo e vado da loro.
Mi fermo sullo stipite della porta e li guardo
<<Ana!Ana a papà stai ferma>> la scongiura,ma la mia bimba pensa che sia un gioco quindi continua a muoversi ancora più vispa.
Mi avvicino e gli dico << e questo non è nulla. Devi vedere quando fa il bagnetto.,schizza ovunque. Pensa di essere sempre in piscina. Infatti al corso l'istruttrice dice che ha un futuro nel campo del nuoto>> dico prendendo Ana in braccio
<<Fa nuoto?>> mi chiede
<<Si>> rispondo << un'altra cosa che io non sapevo>> abbasso il capo.
<<Ti prego per questa sera non litighiamo>> lo scongiuro e lui mi risponde  <<Non sarebbe mai successo se un anno fa tu mi avessi detto che aspettavi mia figlia>> non so più cosa dirgli,quindi  mi reco in bagno con la piccola in silenzio.
Appena vede l'acqua esulta e ancor di più quando la faccio entrare in acqua.

Isey rimane in silenzio. Ci guarda solamente,e forse è meglio. Non voglio un'altra discussione.
<<Il mio piccolo pulcino bagnato>> le dico passandole per l'ultima volta la spugna tra i capelli. Mi alzo e la dico
<<Ana,mantieniti al bordo della vasca che mamma prende il tuo accappatoio>>
Ana ed io siamo sempre state sole,quindi abbiamo sempre dovuto cavarcela come potevamo.

<<Ecco qui la mia principessa lavata e profumata>> le schiocco un bacio sulle guancia e lei batte le mani.
<<Sei bellissima tesoro di papà>>
Isey ci ha seguite  passo passo,ma non ha mai parlato.
Fino ad ora.
Prende la bimba in braccio e la guarda innamorato.
<<Isey>> sussurro <<Perchè non fai venire anche i tuoi? Alla festa ci mancano ancora altre due ore. Pensa che i miei sono appena partiti>> cerco di dirgli senza farlo di nuovo alterare,e infatti lui con molta tranquillità dice <<no,voglio prima godermela io e poi voglio presentargliela>> annuisco. È lecita la sua risposta.
<<Senti posso andare prima io in bagno per lavarmi e prepararmi? >>
<<Certo,questa è casa tua>> mi avvicino alla mia bimba e gli dico <<fai la brava con papà>> e lei mi risponde <<ti>>

È un anno che non ho del tempo tutto per me per farmi un bagno con tranquillità.
Ora però basta. Mi alzo dalla vasca e dopo essermi coperta vado nella mia stanza.
Mi siedo di fronte la toelette e comincio a truccarmi.
Quando sento la voce di Ana che mi chiama <<Mammaaa!>>
<<Amore>> la chiamo a mia volta.
Entra nella stanza come al solito,seguita dal papà.
Essendo in déshabillé cerco di coprirmi il più possibile,ma lui sorridendo dice << cos'è che non ho visto del tuo corpo?>>  arrossisco e lui sembra contento di se stesso.
Prendo Ana in braccio e le dico <<cosa c'è amore? >>
<< Io pappa>> esclama
<<Si amore,subito>>
<<Non preoccuparti,vado io>>

Siamo arrivati finalmente,e al  locale già  ci sono tutti.
La mia bambina esulta e si dimena nelle braccia di Isey per entrare dentro.
Io la fermo e le aggiusto il vestitino giallo.
Poi mi volto verso Isey e gli dico <<sei pronto?>>
<<certamente>> dice alzando la testa a mó di sfida.
Sospiro e alla fine entriamo nella sala,dove tutti applaudono, ma quando vedono Isey si bloccano.
Mamma si avvicina a me e mi stringe per le spalle.
<<Ciao Isey >> lo saluta cordialmente
<<Buonasera signora>>ricambia il saluto
<<come va?>> gli chiede <<Ferito,ma ora che ho in braccio mia figlia meglio>>
<<sono contenta>> mamma è una donna forte,quindi non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, neppure dalla costatazione di Isey,ma io in questo momento mi sento terribilmente in colpa.

La festa è cominciata,e dopo che  lo sgomento iniziale per Isey è passato. Tutti si stanno divertendo.
Anche lui!
Ana sta giocando con papà e io cerco di sedermi accanto ad Isey
<<ehi>> sussurro
<<Ehi >> ricambia il saluto bevendo un sorso di birra dalla bottiglia.
<<Ti è passata la rabbia?>> chiedo
<<ora come ora sono solo molto deluso... Dio!Marta tu non mi hai  detto che eri incinta per paura,ma cosa ancora più brutta  hai dovuto sopportare la gravidanza da sola! E se ti fosse successo qualcosa?>> ho le lacrime agli occhi
Lui è arrabbiato con me  perchè ha pensato che mi potesse succedere qualcosa.
Gli accarezzo istintivamente la guancia e lui l'appoggia sulla mia mano.
<<Basta,ok? Il rancore non ci porterà a nulla. E nostra figlia ha bisogno di genitori felici,no rancorosi>>
<<Perchè me lo dici ora,  e non me lo hai detto  prima? A quest'ora noi saremmo  sposati e staremmo crescendo  nostra figlia insieme. Marta tu sai quanto è importante per me la famiglia>>
annuisco. La prima volta che ci siamo parlati e conosciuti mi ha parlato immediatamente della sua mamma biologica e di  Artemide,e di quanto la ami.
<<lo so. Però tu mi giuravi anche amore eterno,e alla fine invece mi hai tradita>> sussurro
<<ed è stata la stronzata più grande di tutta la mia vita,e ti giuro gioia mia che se potessi tornare indietro non lo rifarei mai più. Mi credi? >> con il senno di poi annuisco. Lo vedo sincero.
Lui mi abbraccia e a pochi centimetri dal mio orecchio mi dice <<mi perdoni?>> chiudo gli occhi.
<< Non te l'ho mai chiesto,però ora voglio  sapere lei chi era e perchè lo hai fatto>> dico con il coraggio che mi è sempre mancato.
<<Sei sicura? >> dice a disagio.
<<Si,però non ora. Quando torniamo a casa>> gli dico e lui mi risponde semplicemente con un <<ok>> biascicato.

Il continuo siamo noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora