CAPITOLO13

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<<Davvero?>>chiedo.
Lui posa le valigie e mi prende in braccio <<Amore mio,come mi sei mancata>> dice baciandomi ardentemente.
Io ancora sconvolta mi scosto da lui e sussurro <<Isey?>>
<<Si,amore>> come se stessi in uno stato di trance gli tocco il volto: il naso,le guance e i suoi splendidi occhi, che ora sono anche di nostra figlia.
Lui sorride e mi dice <<Amore,sono
io >>
Sento Ana piangere e senza dirgli nulla scappo su nella mia camera per prenderla in braccio
<<Amore,scusa>> le bacio la spalla,ma lei continua a piangere disperata <<shh...amore>> cerco di tranquillizzarla,ma lei mi dice <<mamma via>> vuole dirmi che lei si è svegliata e non mi ha trovata accanto a se.
In questo momento viene da piangere anche a me.
<<Marta>> no,ti prego Dio non ora! <<Marta,chi è questa bambina?>> domanda Isey avvicinandosi a noi.
Io nel panico non so cosa dirgli,mentre invece la mia bambina si tranquillizza e inclina il capo verso destra per guardarlo meglio e alla fine gli sorride.
Lui istintivamente la prende in braccio,e io devo davvero trattenere le lacrime.
<<Marta>> comincia,ma io lo blocco <<lo so,dobbiamo parlare>> lui annuisce e dice <<dimmi solamente è mia?>> questa volta sono io ad annuire e lui la stringe forte.
<<Come si chiama?>>mi chiede con voce tremante <<Ana>> lui scoppia a piangere dall'emozione e io lo seguo a ruota.
Ana sentendo il suo nome alza di scatto la testolina e si gira verso di noi <<Ana,io sono il tuo papà>> gli dice Isey emozionato e lei lo guarda afferrandogli il volto divertita come se stessa capendo quello che sta succedendo. Isey dall'emozione piange di nuovo e ride contemporaneamente.
<<Sei contenta?>> le chiede
<<ti>>

Siamo seduti nel salotto e guardiamo la nostra piccola che sta giocando con la sua bambolina di pezza sul tappeto.
<<Perchè cazzo lo hai fatto? >> dice ad un tratto con rabbia continuando a guardare Ana.
<<La nostra situazione era complicata>> cerco di giustificarmi <<quindi mi hai tenuto lontano da mia figlia>> esclama ancora più arrabbiato.
Mi passo la mano tra i capelli <<Hai ragione,scusami>>
<<scusami? Hai da dirmi solo
questo? >>
<<Io pensavo che tu ti fossi dimenticato di me. In questi due anni circa mi hai chiamato massimo 3 volte e dopo due secondi subito riattaccavi>>
<<Io stavo lavorando per noi>> urla facendomi piangere.
Mi sento uno schifo!
Appoggio la testa sulle mie gambe e singhiozzo forte.
<<Mamma>>la mia piccola sentendomi piangere è corsa da me gattonando. E ora mi tiene per le gambe.
Io riasciugo velocemente le lacrime e la prendo in braccio.
Mi alzo e guardando negli occhi Isey gli dico <<Scusami. Sono stata egoista>>
<<infatti!>>
<<Stasera però Ana farà una grande festa per il suo primo anno . E vorrebbe tanto invitarti. È vero amore?>> cerco di sdrammatizzare e la piccola mi asseconda annuendo
<<ho perso un anno di vita di mia figlia che non tornerà più>> mi rinfaccia nuovamente.
<<Lo so,scusami. Almeno stasera ci sarai?>> gli chiedo speranzosa e lui prontamente mi risponde <<Certo. Da oggi in poi cambierà tutto>>

Il continuo siamo noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora