due rime sul mio passato

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Volevo solo raccontare la mia vita
Ma sono finito a scrivere della mia morte
Di ogni notte insonne
Delle mie ossa rotte
Contro quel muro non sai quante volte
Mi hanno preso a botte
Il mio sangue per terra lo guardo
Il fango indurito sulle mie nocche
Quel sasso non l'ho mai lanciato
Quel calcio che mi ha tolto il fiato
La rabbia repressa nell'odio
Il ricordo di ora chi sono
Il disprezzo per ciò che sono diventato
Ero solo tutti contro uno
Note e pugni a scuola e a casa
Il tempo indurisce la pelle
Ma la mia anima resta segnata
Il segno della scarpa sulla mia faccia
I lividi e tagli sul corpo
Le braccia che tremano tengo la gamba
Credevano che fossi morto
Oppresso represso depresso
Come la matita ti porto appresso
Ti amo ti odio ma adesso
Mi scaldi ma io sento freddo
Non sono più stato lo stesso
Da quando mi hai detto di no
Da quando mi hai detto "lo ammetto
Non n'è mai valsa la pena"
Non reggono più le mie forze
Se ti aggrappi alla mia schiena
Vado a letto ancora senza cena
Non mangio più da tre giorni
Inseguo i miei sogni sotto la luna piena
Annego nei miei stessi ricordi
Che fastidio sentirmi strappare
Come un lurido foglio di carta
Sul quale scrivo belle rime
Ma qui più il bello non basta
Mi sfogo ma tanto sto peggio
Tremo seduto in questo parcheggio
Remo abbattuto controcorrente
Volo nell'aria controvento
Mi sento distrutto senza senso
Lo scopo mio qua non lo vedo
Solo sotto sto cielo sereno
Mi dici che mi ami davvero
All'amore nemmeno ci credo
Eppure continuo a sperare
Mentre bevo il liquore veleno
Riesco bene solo nel farmi male
Del mio cuore vorrei fare a meno
Sapessi quante cose ho scritto
Da dieci anni con un sogno fisso
Registro poi fisso il soffitto
Ferito ma non mi do per vinto
Non mi sento ancora sconfitto
Solo in un eterno armistizio
Brancolo a vuoto nel buio
Barcollo sull'orlo del precipizio
Io amo fino a farmi male
Non sono mai stato normale
Non riesco a farti sentire speciale
Non riesco a dire ciò che penso
Non riesco nemmeno a pensare
Anche se ti dedico canzoni poesie
Anestetico per le mie malattie
Mi medico senza farmacie
Ho promesso più niente bugie
Ho la mente contorta distorta
Dico che sarà diverso stavolta
Ma poi mi perdo come l'altra volta
Ti chiudo in faccia del cuore la porta
Ogni giorno sto male e lo scrivo
Non ricordo nemmeno il motivo
Da quando ero solo un bambino
All'asilo seduto in un angolino
Mio padre sopra quel lettino
Il sangue dentro il lavandino
Io che vedevo il suo respiro
Ma non le sue lacrime sopra il cuscino
E quanto era ingenua la mente
Mia in quella camera ardente
Che credevo fosse ancora vivo
Lo ripetevo e mi hanno portato via
Perché ero solo un bambino
La morte ancora non la capivo
Al cimitero "fai una preghiera"
Mia madre prendeva la sedia
Si chiudeva in bagno e piangeva
Stringendo le mani sulle sue foto
Rifacendolo poi il giorno dopo
Gli occhi suoi verdi rossi come il sole
Sul traguardo del suo giro vuoto
Ora sono qua senza speranza
Mentre ripenso a quell'ambulanza
Ai paramedici dentro casa
Li guardavo sulla soglia della mia stanza
Dimmi ora se vedi un motivo
Per il quale potrei stare male
Come se fosse solo questo
A farmi sentire un fallito totale
Quanto amore non ricambiato
Le delusioni il mio volto coperto
Scoppio a piangere davanti alla classe
Prendo a pugni quel dannato specchio
Non c'è nulla che può consolare
Le parole mi scivolano addosso
Come l'acqua che non mi può lavare
L'animo di sangue sporco

P i l l o l eWhere stories live. Discover now