2 Capitolo

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A svegliarmi fu una canzone dei Muse.
"Spegni quel dannato affare! Sei scema per caso?!" Sbottò la mia coinquilina.
"Okay okay! Tranquilla!" Risposi alzandomi, spensi la sveglia e mi stiracchiai stropicciandomi gli occhi.
"Ma dove vai a quest'ora?"
"A correre, lo faccio ogni giorno. Dovrai abituarti alle mie fissazioni" mi guardò come se avessi detto la cavolata peggiore dell'anno e così ridacchiai e andai verso il mio armadio, presi un pantalone di tuta nero, stretto della Nike è una maglietta a mezze maniche grigia, con lo scollo a V.
"Tu sei pazza, ma dettagli" risi di nuovo e annuii andandomene fuori dalla camera, era deserto e così sorrisi.
Adoravo stare nel silenzio, mi rilassava.

Mi feci una doccia veloce e mi vestii.
Ripiegai il pigiama e uscii dal bagno.
"Ehi, sei mattiniera"
"Ancora tu?" Mi sorrise ed era un sorriso troppo snervante, lui entrò dentro e così andai verso la mia camera per posare i vestiti, appena li posai me ne uscii di nuovo guardando l'orologio.
Erano le 06.35, così me ne andai verso il bar del college e ordinai un The caldo e presi un cornetto con il ripieno di ciliegia, appena mi misi a sedere presi il giornale che era posato sul tavolo e cominciai a leggerlo.
"Ci si rivede" alzai lo sguardo e due occhi grigi si incatenarono nei miei verdi, si mise seduto e sorrise.
"Ti ha detto qualcuno di sederti?"
"Non hai pagato questo posto, barbie"
"Smettila di chiamarmi Barbie, è molto fastidioso" rise alzando le spalle.
"Sei fastidioso" fece un sorriso e si alzò.
"E tu sei molto antipatica" lo guardai male e finii la mia colazione, mi alzai.
"Grazie, so di esserlo" risposi e me ne uscii fuori dal college, cominciai a correre e mi scordai di tutto.

Mi fermai dopo un'ora precisa ed erano le 07.55, ero in ritardo!
Quel ragazzo mi aveva scombussolato i miei piani!
Corsi verso i bagni e li trovai occupati.
"Oh no!" Maledissi mentalmente quel ragazzo insopportabile di cui non sapevo nemmeno il nome.
"Ehi coinquilina" mi girai e sorrisi.
"Ciao Alexa"
"Come fai ad essere così pimpante?" Risi e alzai le spalle, appena la ragazza che era in bagno uscì, mi ci precipitai dentro e mi feci una doccia veloce che durò cinque minuti esatti.

Uscii dal bagno con i vestiti sudati in mano e andai nella mia camera, presi la borsa e andai verso la lavanderia.
"Questo posto è gigante" brontolai.
"Ehi Barbie, dove stai andando?"
"Dio Mio! Ma sei sempre in mezzo?!"
"Ovvio che si" sbuffai infastidita.
"Mi fai perdere il mio buon umore"rise.
Mi fermai davanti alla lavanderia, presi il mio portafoglio e avevo solo banconote, mi guardai intorno per vedere se ci fosse o no un distributore che scambiava le banconote in gettoni.
"Tieni" guardai il ragazzo che mi stava porgendo un gettone.
"Non lo voglio" risposi sospirando.
"Dai, non voglio niente in cambio"presi il gettone e misi in moto la lavatrice.
Lo sentii ridere e poi mi porse il detersivo.
"Lo devi mettere qui" lo ringraziai e diventai rossa per la figura che avevo fatto, si mise le mani in tasca e sorrise.
"Tra un oretta finisce, quindi dovrai tornare"
"Come faccio a scambiare le banconote in gettoni?" Lui sbadigliò.
"In segreteria" annuii e lo ringraziai e poi me ne andai via.

"Quindi tu sei una che studia molto?"
Annuii mangiando un pezzo di panino.
Era stata una giornata troppo stressante ed era solo il primo giorno di lezioni, la mensa era troppo affollata quindi io e Alexa avevamo deciso di pranzare fuori.
Il mio telefono cominciò a squillare, così mi scusai e mi alzai dalla panchina.
"Ehi" salutai il mio ragazzo, mi mancava moltissimo e non poterlo vedere mi faceva essere molto triste.
"Ehi, come stai?"
"Tutto bene, anche se mi manchi. Come va il college?"
"Va bene, però mi manchi anche tu! A te come sta andando il college?" Risi.
"Va bene, come primo giorno è stato stressante e ho ancora materie" ammisi sorridendo come una scema, lo sentii sorridere e mi misi seduta sul muretto.
"Come sono i ragazzi lì?" Ridacchiai.
"Tranquillo, io guardo e penso solo a te" risposi ridendo, rise anche lui con me, Tommaso era una persona così bella, ero molto fortunata ad averlo.
"Ehi! Muoviamoci che ricominciano le lezioni!" Mi urlò Alexa, annuii e salutai il mio ragazzo con un bacio, staccai la chiamata e mi avviai insieme ad Alexa.
"Ci vediamo dopo, io ho un'ora in cui non faccio niente e me ne starò con Layvin" ridacchiai annuendo.
"Lo devo conoscere questo ragazzo eh"
"Se mi prometti che non me lo rubi"
Sorrisi scuotendo la testa.
"Tranquilla, ho già il mio Tommaso"
Me ne andai verso l'aula di Fisica.

Ero stanca morta, appena arrivai nella stanza mi buttai sul mio letto e mi addormentai.
"Layvin c'è la mia coinquilina! Stai fermo!" Mi misi il cuscino sulla testa.
Sentii dei baci e così sbuffai irritata.
Volevo solo dormire!
Non li sentii più e così ringraziai Alexa e mi addormentai.
"Rebecca svegliati! Ho ordinato il cinese!" Aprii gli occhi e guardai Alexa.
"Okay, tra due minuti mi sveglio"
"Dai! Poi si raffredda! Sono le 20.00"
Mi alzai di scatto e scesi la scaletta del letto, guardai l'orologio e sospirai.
"Cavolo, devo chiamare Tommaso"
"Lo chiami dopo! Ora mangiamo!"Risi annuendo e ci mettemmo sedute sul divano, accesi il televisore e cominciammo a mangiare.
"Come sei andata a prendere il cinese?"
"Layvin mi ha accompagnata"
"Che anno fa?" Domandai mangiando.
"Il terzo anno" annuii guardando la TV.
"Scusami se oggi ti abbiamo svegliata"
"Tranquilla" lei mi sorrise.
"Solo che Layvin quando ha voglia, diventa uno stronzo del cavolo" sorrisi e mi ricordai della lavanderia.
"Cazzo!" Lei mi guardo confusa, mi scusai e uscii di corsa dalla camera.
Corsi giù per le scale e inciampai addosso a qualcuno, che mi strinse a se, guardai l'individuo negli occhi.
"Ancora tu?!"
"Sai dire solo questo Barbie?" Sbuffai spingendolo e lui sorrise lasciandomi.
"Ci credo che dico solo questo! Tu sei ovunque!"
Andai verso la lavanderia e lo sentii seguirmi, mi girai per fulminarlo con lo sguardo e lui alzò le mani in segno di resa, poi inarcò un sopracciglio.
"Non ti sto seguendo, mi sono dimenticato il telefono in lavanderia"
Sbuffai e mi incamminai, presi i vestiti.
"Che carattere che hai, dovresti scopare molto di più" aprii la bocca per obbiettare e poi rimasi zitta e me ne andai verso la mia camera.
"Dio Mio! Che ragazzo insopportabile!"
Alexa mi guardò curiosa e così misi la roba lavata sullo stendi panni.
"Ieri mattina un ragazzo mi ha tirato una pallonata in piena faccia, in più l'ho visto mille volte e mi perseguita"
"Sai come si chiama?" Chiese ridendo.
"No, non voglio nemmeno saperlo" ammisi mangiando il cibo rimanente.

Impostai la sveglia per le 06.00 e mi misi sotto le coperte, mandai la buonanotte a Tommaso che mi rispose con un cuore, sorrisi e mi addormentai.

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