Capitolo 2

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[16/04/17 9:00a.m]

Caro diario, è la seconda volta che ti scrivo. Ieri non l'ho fatto, non ho avuto tempo abbastanza.
Oggi è Pasqua! Il tempo è passato veloce dalla prima volta che ti ho scritto.
Sono in camera mia, di là ci sono mia madre e mio padre che cucinano e mio fratello che si prepara.
Io guardo il vestito che dovrò indossare. Un vestito rosa e bianco, e pieno di brillantini. Restando in tema, sembro un uovo di Pasqua. Solo a guardarlo, tremo dalla vergogna di indossarlo.

Devo prepararmi psicologicamente. Fra qualche ora ci saranno tutti i parenti e gli amici che non si sono mai fatti vedere o sentire prima d'ora.
Durante il pranzo ripeterò "tanto domani finirà tutto questo, tranquilla." finché non se ne andranno.
Loro parleranno ma io sentirò solo la mia testolina che ripeterà queste fottutissime sei parole.

Tutto questo lo faccio per la mia famiglia, per non deluderla. È la mia famiglia, devo accettarla per com'è. A me non piace e non mi è mai piaciuta la perfezione, ma loro sono perfetti, è una famiglia perfetta e io sarò una figlia perfetta, o per lo meno ci proverò.

Scusami se ti sto riempiendo di cose che non ti interessano, diario, sei un grande a sopportarmi.
La domanda che mi pongo è, mi sopporterai finché io non mi stuferò di te?Ma no, io non mi stuferò mai di te. Ti scriverò sempre. Da triste, da arrabbiata, da felice, da annoiata, da indaffarata, insomma ti scriverò comunque sia il mio stato d'animo. Ti scriverò finché non avrò una famiglia, finché non sarò finalmente felice, e se lo sarò, lo sarò anche grazie a te. Non ti farò mai leggere a nessuno però, solo se avrò dei figli, ti leggerò a loro. Solo per fare vedere loro che come ce l'avrò fatta io ce la faranno anche loro, ad essere felici.

Adesso mia madre sta urlando il mio nome. Vuole che sistemi la tavola. Ti riscriverò presto, te lo prometto. Buona Pasqua amico mio.

Il diario di AliceWhere stories live. Discover now