Capitolo nove.

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Beh, siamo qua. Siamo rimasti in tre. Non c'è una canzone che inizia così? Matteo e Daria sono fuori sul balcone da una vita, pagherei per sapere quello che sta succedendo lì fuori. Poi Rebecca è andata al bagno, soltanto che ha sbagliato porta e Luca si è alzato per mostrarle la stanza giusta. Solo che anche loro sono fuori da un bel po' ormai. Spero che stiano chiarendo riguardo a ieri sera! Infine Arianna, Paolo e Lola sono andati a casa. È stata Arianna a voler levare le tende, non l'ha detto esplicitamente ma si vedeva che era infastidita dal fatto che i due piccioncini stessero ancora tubando sul balcone. Daria, in che ginepraio ti sei andata a cacciare?

E così ora siamo in tre, io, Earvin e Max. Three is the magic number, no? Però poco dopo anche Earvin dice: "Ragazzi mi ha appena scritto mio fratello, è a una festa e vuole che lo raggiunga. Vi dispiace se vado?"

"No, non è un problema. Salutalo per me. Have fun!" gli risponde Max.

E ora siamo in due. Un tète a tète. Guardiamo il lato positivo, perlomeno potrò esercitare il mio inglese! E così iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Più parliamo, più Max si rivela una persona molto interessante: mi racconta della sua esperienza olimpica, dei suoi trascorsi a Mosca, una delle città che amo di più al mondo. Chissà come mai, ci ritroviamo anche a parlare dell'elezione di Trump e gli chiedo cosa ne pensa da "insider".

"Ti dico solo una cosa" mi risponde, " conosci per caso qualche ragazza italiana che vorrebbe sposarmi? Almeno prendo la cittadinanza e mi tiro fuori da questo casino!"

Tutti e due scoppiamo a ridere di gusto, e mi accorgo che in un certo senso sto pendendo dalle sue labbra. Tutto è così... naturale. Era da un po' che non provavo questa sensazione parlando con un ragazzo. Lo ammetto, sto iniziando a fantasticare su come sarebbe se, diciamo... approfondissimo la conoscenza. Mi riscuoto subito però. Prima cosa, Max ha quasi dieci anni più di me, e anche se siamo tutti e due maggiorenni abbiamo due vite completamente diverse, quindi non mi sembra il caso. Seconda cosa, niente relazioni, almeno per un po'. Sento che dopo quello che mi è successo non riuscirei mai a fidarmi pienamente di nessuno.

D'un tratto entrano Matteo e Daria. Qualcosa è successo fra di loro, me lo sento: sono vicini vicini, e sembra che si sia creata una certa complicità. Inoltre non è la giacca di Matteo quella che Daria ha addosso? Sono felice per questo, ma poi il pensiero corre ad Arianna e al suo comportamento, e non so perché ma ho paura che nulla di buono potrà venire fuori da questa storia.

Max però non sembra essersi accorto di tutto questo: "Finalmente! Pensavamo che eravate già congelati"

Daria sorride un po' imbarazzata: "Beh, sì, era freddino fuori... Piuttosto, dove sono finiti tutti?"

"Earvin è andato da suo fratello" rispondo io, " Arianna, Paolo e Lola sono già andati a casa e Rebi e Luca... diciamo che sono dispersi come lo eravate voi". Daria capisce al volo il sottinteso e trattiene a stento una risata nervosa.

Matteo sembra deluso: "Ma come, ci hanno abbandonato tutti? Che festa è senza più invitati? Ora sarà una noia mortale!"

Io e Daria ci guardiamo e ci capiamo subito: "Stai pensando anche tu quello che penso io?"

"Penso proprio di sì. Avete dei post-it in casa?"

Matteo ci pensa un po', poi va verso il mobile all'entrata e tira fuori dal primo cassetto un bel pacchetto di post-it. Perfetto.

Daria inizia ad attaccare un post-it sulla fronte di ognuno, come da copione, e poi va a prendere sei penne. Io intanto vado verso la cucina e inizio a portare in sala un bicchiere ciascuno e tutto l'alcool che riesco a trovare. Mio dio, forse non è saggio uccidere i nostri fegati due sere di seguito. Prego mentalmente che stavolta Rebecca si dimostri più tollerante nei confronti delle bevande alcoliche.

Occhi neri // Matteo Piano e Luca Vettori.Kde žijí příběhy. Začni objevovat