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Yoongi e Jackson stavano camminando tranquillamente verso le loro rispettive classi, mano nella mano, mentre la maggior parte degli studenti li fissava.

Ormai nella scuola c'era chi si era abituato a tutto ciò e vi era indifferente, chi non riusciva a concepire come due ragazzi potessero comportarsi in quel modo, senza farsi problemi, e chi invece si fermava un attimo a osservarli per poi non curarsene più di tanto, dopo averne parlato con i propri amici.

Solo un ragazzo però non faceva nulla di tutto ciò.

Hoseok.

Lui, quando si trattava di quei due, assumeva un comportamento totalmente diverso dal resto delle persone, tutto suo.

In alcuni casi fingeva di ignorare entrambi, quasi come se non volesse saper nulla della loro relazione, in altri invece diventava fin troppo interessato a quel che pian piano questi stavano creando, insieme.

Probabilmente era geloso, o forse semplicemente curioso.

Lui sapeva che Yoongi, in passato, era stato innamorato di lui e ora, nonostante non volesse darlo a vedere, era un po' invidioso del fatto che stesse con qualcun altro che non fosse il sottoscritto.

Odiava il pensiero che potesse essere stato sostituito anche perché, in fondo, gli piaceva l'idea che il ragazzo provasse qualcosa nei suoi confronti.

Non sapeva bene perché fosse tanto irritato da tutto ciò; si sentiva così e basta.

Fu probabilmente per questo motivo che, quella mattina, non riuscì a trattenersi e fece qualcosa che avrebbe dovuto assolutamente evitare.

Quando vide la coppia passare davanti a lui non poté rimanere in silenzio e perciò, senza nemmeno rendersi conto di aver aperto bocca, non appena vide i ragazzi avvicinarglisi esclamò -Mi raccomando, continuate sempre a starvene appiccicati in quel modo, fifoni!-

Yoongi, nel momento stesso in cui si voltò e realizzò che era stato proprio Hoseok a parlare, sentì immediatamente una fitta tremenda al petto e istintivamente iniziò a mordersi il labbro, nervoso; anche il solo vederlo, dopo tanto tempo, lo metteva a disagio.

Jackson sapeva quanto il ragazzo fosse ancora vulnerabile e potesse essere ferito dalle parole di quel tipo, così, nonostante il fidanzato cercasse di trattenerlo, si precipitò verso il moro e con tono alterato gli chiese -Senti, mi hai stufato. Hai qualche problema?-

Il giovane, davanti a quella scena, sorrise soddisfatto: era proprio quel che voleva succedesse.

-Il mio problema sono i piccioncini smielati come te che girano indisturbati per i corridoi, ecco tutto.-

-Oh, ma per piacere. Fatti una vita e racconta meno stronzate. So cosa intendi, non credere che sia idiota fino a questo punto.- Sbuffò l'altro, ruotando gli occhi al cielo.

-Ah sì?-

-Sì.-

-Beh, io non ne sarei molto sicuro.-

-Cosa hai detto, scusa?-

-Quello che hai sentito.-

Intanto Yoongi se ne stava lì fermo, senza sapere cosa fare.

Voleva parlare, voleva fare qualcosa, ma aveva le gambe bloccate e non riusciva a dire una parola.

Si limitava a guardare, sapendo che presto sarebbe accaduto un disastro gigantesco.

-Ripetilo, se hai coraggio.-

-Oh, potrei dire anche altro.-

-Vai allora, voglio sentirti.-

La cosa stava peggiorando sempre di più e, nel frattempo, i due avevano attirato l'attenzione di molti alunni, i quali si stavano lentamente raggruppando intorno a loro per assistere al litigio.

-Mh, da dove potrei iniziare? Vediamo, ormai è diventato noioso chiamarvi gay, quindi non ne ho neanche voglia.-

-Okay, ora basta, hai già esagerato fin troppo.-

A quella frase Jackson fu preso dalla rabbia e un assurdo istinto d'ira iniziò a divorarlo.

Chi credeva di essere per parlargli in quel modo?

Così, in un istante fu a un millimetro da Hoseok, pronto a tirargli un pugno in piena faccia.

Aveva perso il controllo, si era stancato di quell'atteggiamento odioso.

-Su, cosa aspetti? Vai, magari ti farà sentire meglio.-

Il moro continuava a stuzzicarlo; voleva farlo infuriare, quanto più possibile.

Un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra piene, allora il giovane dai capelli rosa non se lo fece ripetere due volte e in un momento iniziò a sferrare dei colpi contro l'altro, facendolo finire di conseguenza a terra.

Improvvisamente tutto si fece terribilmente confuso, con la folla che li incitava a procedere e loro che, accontentandoli, continuavano a picchiarsi reciprocamente, insieme al biondo di fronte a loro che li fissava, senza parole.

Non poteva credere che ciò stesse realmente accadendo, non era possibile.

Alla fine, quando riuscì a riacquistare un minimo di lucidità, si mise subito tra i due e li separò, mentre al contempo qualcuno era andato a chiamare un'insegnante che, infuriata, una volta fatti allontanare gli studenti stava portando tutti e tre dal preside.

Avevano appena fatto un errore tremendo.

🌱

Ho aggiornato di nuovo perché sono contenta di tutti i voti e visualizzazioni che sta ricevendo questa storia e aiuto, sinceramente non me lo sarei mai aspettata.

I prossimi capitoli saranno un po' più ecco, diciamo interessanti, mh.

Too Wrong; yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora