1. IL SOLE CALDO DI SYDNEY

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NdA: Buongiorno lettori, so che manco da tanto, ma sono tornata e sto cercando di mantenere la parola data. Nell'ultimo avviso avevo chiaramente detto che avrei cancellato le storie per revisionarle. Ovviamente non mi è possibile farlo per tutte contemporaneamente, anche perché di alcune non ho salvati i capitoli da nessun'altra parte. Per questo motivo ho fatto la scelta di revisionare un capitolo alla volta, di una storia alla volta e, una volta finito di revisionare questa, spero anche di riuscire a mandarla avanti. Vi avviso fin da ora che gli aggiornamenti (nel caso di nuovi capitoli) non saranno comunque molto veloci, d'altra parte non lo sono mai stati. Spero che la versione revisionata vi piaccia di più. Esprimetevi il vostro parere attraverso stelline e commenti, ovviamente accetto critiche costruttive. Vi lascio al capitolo, buona lettura.
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Mancavano solo pochi minuti alle tre, ora in cui Elysa sarebbe uscita dall'Accademia. Il sole splendeva alto e caldo nel cielo di Sydney e a breve quella giornata si sarebbe rivelata molto più piacevole: questo era il suo pensiero.

Elysa non era esattamente una ragazza come molte altre, no, lei non aveva frequentato il liceo e poi l'università, lei frequentava la Sydney Academy of Ballet da ormai quasi cinque anni. Aveva fatto una scelta molto coraggiosa ad abbracciare i principi di una rigidissima scuola di ballo piuttosto che le basiche regole di un liceo e, in seguito, di un'università e non riusciva proprio a pentirsene. Certo, la sua scelta aveva comportato e continuava a comportare sacrifici e sforzi fisici che una teenager normale non avrebbe dovuto compiere, ma, sapendo di potersi permettere qualche massaggio ogni tanto, la ragazza sopportava ben volentieri.

Elysa usciva dall'Accademia proprio in quel momento, più radiosa che mai, consapevole che fosse il tanto atteso venerdì e che da lì a poco sarebbe andata in un centro benessere a farsi coccolare un pochino e, se avesse fatto in tempo, anche a fare un po' di shopping.
Con passo disinvolto si diresse verso la sua Cabriolet rossa e prese posto sul sedile, chiudendo la portiera. Mettendo in moto sistemò lo specchietto retrovisore, sorridendo alla sua immagine perfettamente ma naturalmente truccata. Guidò sfrecciando per le strade di Sydney con la musica pop ad alto volume. Si stava fermando ad un semaforo, quando il suo cellulare, nella borsa aperta, sul sedile del passeggero, prese a squillare e lei si allungò per afferrarlo e portarlo all'orecchio. Stava per rispondere, quando andò a sbattere contro qualcosa.
Alzò gli occhi al cielo ed imprecò mentalmente.

Intanto dall'auto davanti era sceso un uomo molto bello, giovane, capelli color ebano, occhi grigi e un fisico robusto e slanciato. Beh, dire che fosse robusto era davvero una riduzione, quell'uomo si sarebbe tranquillamente potuto chiamare Mr Muscoli.
L'uomo la linciò con uno sguardo. Sembrava volesse ucciderla, ma per quale motivo avrebbe dovuto farlo?
Elysa si diede della stupida, aveva sicuramente avuto un'impressione sbagliata.

«Lei lo sa che potrei fare presente ai vigili che stava guidando con il telefono all'orecchio?» Elysa abbassò lo sguardo, quell'uomo era evidentemente furente con lei. La ragazza si vergognò del suo stupido errore e biascicò le sue più umili scuse. Non le era mai capitata una cosa simile e di sicuro avrebbe preferito che non le capitasse mai.

«Noi ora accostiamo e ne parliamo, oppure la denuncio per guida pericolosa»,  disse pacatamente l'uomo. Elysa annuì e si affrettò ad accostare.

Quando scese dalla macchina, l'uomo la stava squadrando. Per un attimo i loro occhi si incastrarono ed Elysa sentì una lieve scossa poco più giù dell'ombelico. Ma fu solo un attimo, poi la strana sensazione che aveva provato venne spazzata via, lasciando il posto alla freddezza di due sconosciuti.

«Mi scusi signore, so benissimo che non ho mostrato la giusta attenzione e che non bisogna utilizzare il telefono alla guida. Non lo faccio mai, è la prima volta che mi capita e sarà anche l'ultima, davvero, glielo garantisco. Per favore, non mi denunci». Sulle labbra dell'uomo si dipinse un ghigno sadico.

Presto mi chiederai di farti ben altro, dolcezza.

«Uhm, bene, facciamo la costatazione amichevole signorina...?»
«Thompson, Elysa Thompson» sussurrò la ragazza.
I due presero i fogli e compilarono i campi relativi alle informazioni personali e al tamponamento.

Alla fine Erik Peterson aveva ottenuto ciò che voleva: era da tempo in cerca di una nuova ragazza da tormentare e torturare e l'aveva finalmente trovata.

Ora che so chi è, posso fare di lei ciò che voglio.

«La contatterò per aggiornarla» le disse allontanandosi.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 31, 2017 ⏰

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Una giovane sadomaso (In Sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora