Capitolo 06 - Kirsten

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06.

●•Kirsten•●

Continuavo a vagare da una parte all'altra della stanza; per qualche ragione che non riuscivo ancora a capire, Leo era ancora in bagno, e stavo seriamente iniziando a preoccuparmi.

Era caduto nella toilette ed era annegato? Il pensiero mi fece sorridere per un secondo; poteva essere tipico di lui! Ma un momento dopo, ero di nuovo seria.

Tyler era ancora dietro le sbarre, e ogni secondo che passava era un'altra dose di follia per lui.

"Dove sono quei tre ragazzi?" Sentii finalmente la sua voce provenire dal corridoio, poi guardai nella sua direzione, trovandolo a fissare furiosamente i poliziotti che casualmente incontró nel tragitto.

"Hey, Leo! Vieni qui." Lo chiamai, e fece segno con la mano di stare zitta mentre lui cercava di capire qualche cosa. "Ahn... Leo?"

"Aspetta un minuto, sorellina."

"Leo... So io dove sono quei ragazzi." Questo catturó la sua attenzione, e si avvicinó a me. Stesi le mie braccia e mi appoggiai al bancone, sorridendo orgogliosamente a me stessa.

"Oh, per amor di Dio. Cosa gli hai fatto, Kirsten?" Sembrava così incazzato che per un solo secondo pensai mi avrebbe ucciso quando gli avrei detto cosa avevo fatto. Ma ero la sua sorellina; avevo ancora il mio fascino da usare come arma contro di lui.

"Mi sono liberata di quel video. E dei tuoi testimoni." Feci un mezzo sorriso come lui strinse i pugni e mi guardò.

"Oh, non l'hai fatto..."

"L'ho fatto invece . Guarda , Leo, io ho capito, sei preoccupato per me, ma giuro, non è stato chissà che! Non eri lì; non puoi sapere cos'è successo a meno che non eri presente."

"Ti ho sempre aiutata perché mi avevi promesso che ti saresti presa cura di lui, anche se non l'hai fatto. Ma ora lui ti ha fatto del male e non glielo permetto, Kirsten. Non l'aveva mai fatto prima e non voglio succeda di nuovo. Starà dietro le sbarre per un pó."

"Smettila, Leroy! Posso prendermi cura di me stessa. L'ho sempre fatto e ora non c'è nulla di diverso. Giuro che non succederá di nuovo, e se dovesse succedere, puoi arrestarlo. Ma dagli una possibilità! Sai che non potrebbe sopravvivere in prigione; neanche i suoi compagni di cella." Sorrise alle mie parole, e io mi accigliai, cercando di capire i suoi pensieri.

"Forse per lui è tempo di dare il bacio d'addio a questo mondo, sai." Non era divertente? No. Leroy era noioso quando diventava l'Ufficiale-Lawson-in-collaborazione-con-il-più-noioso-e-protettivo-fratello-maggiore-del-mondo.

"Stai zitto." Dopo qualche sorriso e applauso al suo stupido scherzo e privo di umorismo, Leo divenne serio di nuovo e mi guardò con quei grandi occhi marrone chiaro, misti alla preoccupazione.

"Lo sai, non posso, sorellina..."

"Dai, Leo. Ho promesso che non succederà di nuovo. Sai che non posso vivere senza lui, e tu non puoi vivere senza me. Dopotutto ci siamo già passati ..." Potevo sentire l'odore del senso di colpa venire fuori da lui, e Leo fece la faccia dispiaciuta che conoscevo bene. Stava per cedere, così continuai. "Per favore? Giuro che mi prenderò cura di lui."

"Questo è ciò che dici sempre." Si voltò, facendo scorrere le dita tra i capelli e chiaramente provando a decidere se doveva sostenermi o no. Mi guardò di nuovo, e lo fissai con la speranza negli occhi. Quello fu abbastanza per lui. "Una. Possibilità. Hai capito? Se succede di nuovo, lo ucciderò con le mie stesse mani."

Damaged [ Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora