Damaged [ Traduzione Italiana]

Capitolo 29 - Harry

29.

•Harry•

Quando dico che non riesco a farla uscire dalla mia testa, lo intendo sul vero senso della parola e giuro che questa volta non ci avrei nemmeno provato. Diciamocelo, mi piace pensarla e mi piace la sensazione che provo quando sta tra le mie braccia, anche se ora non è lì. Mi piace questo formicolio che ho sulle labbra da quando si è allontanata dal nostro bacio, assicurandomi che non lo facesse di nuovo per baciarla ancora. E potete scommettere quello che volete che lo rifarò.

Quando ritorno a casa non riesco a pensare a nulla di diverso; cammino inconsciamente verso la mia stanza perché tutto quello che riesco a pensare é Kirsten. Non mi interessa se sto sbattendo contro tutte le cose che mi vengono davanti e, certamente, non le raccoglierò. Nah, posso farlo domani.

Ho subito bisogno di una doccia e dopo andrò a letto, questa notte quella ragazza non lascerà la mia mente e non voglio che sia così. Dio! É bello sentirsi così...É così stupido, ma anche gratificante. Non scherzo quando dico che non sento questo sentimento da anni. É come se stessi imparando a vivere di nuovo; mi sento come se fossi appena nato, di nuovo. Sono... vivo.

Voglio tenerla ancora tra le mie braccia; la voglio baciare ancora come se non ci fosse un domani e voglio sentirla ancora tenermi stretto a lei. E ancora, e ancora...Sono stufo del fatto che mi spinga via perché ha bisogno di costruire quelle stupide mura per qualche motivo che non riesco ancora a capire. Ho smesso di doverla implorare per avere un suo sorriso perché vuol fare finta che non le piaccio. In realtà le piaccio! Ora lo so. Nel suo modo strano, ma le piaccio! Mi ha fatto anche dei complimenti una volta, e non mi importa il modo in cui è successo, o se il complimento doveva essere implicito. L'aveva fatto, e non lo avrei ignorato.

Non voglio farle dimenticare quel bacio, perché so che le piaceva. Diamine lei mi teneva così vicino. Era così avvincente e io ... Aaah! Che cosa mi fa impazzire di lei? Non sono ancora sicuro, ma sto cercando di scoprirlo. E dopo quel piccolo momento che abbiamo avuto sono sicuro che la seguirò ogni volta che posso. Sarò alle sue calcagna fino a quando finalmente ammetterà che vuole baciarmi di nuovo, e non ho dubbi che succederà prima o poi.

Quando uscii dalla doccia mi sdraiai sul letto, ancora con questo stupido sorriso sul mio volto, da un orecchio all'altro, mi sta cominciando a far male, ma non mi interessa. Chiudo gli occhi e vedo lei, sento lei ... E in questo modo, dormirò sicuramente bene.

"Riccio!" Charlie esclama mentre mi abbraccia forte, più del normale. É passato un po' dall'ultima volta che l'ho vista e ho perso la felicità non avendola vicino. Lei è il tipo di persona che mi rallegra quando ho bisogno di aiuto; non riesce chiunque a tirarmi su.

"Charlie" dici piano, spingendola via solo un po' per respirare.

"Ciao!" un sorriso si diffuse attraverso le mie labbra, solo con una parola già mi stava facendo sorridere. Sorrise anche lei, chiudendo la porta alle spalle.

"Qualcuno sembra felice, oggi", osservò e il mio sorriso si allargò.
Sì, sono molto felice. E dico sul serio. Non come in quei giorni in cui tutto va bene, come se tutto fosse normalmente al suo posto. Oggi è stato proprio tutto perfetto. E mi sento così stupido.

"Chi?" gioco, inarcando le sopracciglia mentre ridacchiò. "Vedo solo noi qui"

"Tu, stupido" Charlie accarezza il mio petto, passando le dita sulla guancia e pizzicandola subito dopo.

"Okay, dove mi porti oggi?"

"Bhe, è una sorpresa" dico e offro il mio braccio a Charlie e lei, senza pensarci due volte, intreccia il suo intorno ad esso. Cammino fino alla macchina con lei al fianco e mentre le apro la portiera, controllo l'orario sul telefono per vedere se fossi in ritardo. No. Mancavano ancora quindici minuti prima di andare a casa di Angel.