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《Asia...》sono le uniche parole che riesco a dire.

Mi guarda ancora, ha in volto un'espressione addolorata e ferita.

Si vede che si sta trattenendo dal piangere.

Cerco di trovare qualcosa da dire per smorzare la tensione che si è creata ma lei mi precede:

《Quando avresti avuto intenzione di dirmelo?》dice con voce tremante.

Mi spiazza, non riesco a risponderle, probabilmente me ne sarei andato via senza salutarla, per non vederla  piangere, io odio gli addii, non oso nemmeno immaginare.

Abbasso lo sguardo, non so cosa dire per discolparmi.

《Non serve aggiungere altro allora...》fa un sorriso amaro iniziando a piangere e corre di sopra.

Cerco subito di seguirla, ma mi blocco all'istante.

Devo lasciarle il tempo di sfogarsi, probabilmente se la seguissi si arrabierebbe di più.

Sconsolata vado in soggiorno e mi butto sul divano accendendo la tv.

Non riesco nemmeno a guardare la televisione, non riesco a concentrarmi.

Sbuffo sonoramente e ripenso alla scena appena successa: mi ha fatto malissimo vederla in quello stato...

Lo so che sono egoista, ma ho bisogno di lei per andare avanti con questa storia.

Continuo a maledirmi da sola finché non sento bussare alla porta.

Chi diavolo è ora?!

Mi alzo di malavoglia dal divano e vado ad aprire.

《Tu sei...?》

Il ragazzo mi guarda stranito, poi gli si illumina il volto.

《Percaso sei Amy?》

Chi diavolo è questo tizio?!

Non rispondo ma lo guardo malissimo.

《Sono Sam ti ricordi di me?》

Lo guardo ancora più male, ma lui si mette a ridere.

《Senti se non ti serve niente sparisci.》

Faccio per chiudere la porta ma lui la blocca con un piede.

Alzo lo sguardo fulminandolo.

《Senti c'è Asia?》

Mi blocco solo a sentire il suo nome.

Apro la porta di scatto《Potrebbe.》

《Perché la stai cercando?》

《 Volevo venire a salutarla. Allora c'è?》

Lo squadro,  non so se mi fido...Ma cosa più importante di tutte, perché la sta cercando?!

Faccio per aprire bocca ma vengo interrotta da una voce molto familiare.

《Oh Sam, ciao chi ci fai qui?》

Asia si avvicina non degnandomi di uno sguardo.
《Ero solo venuto per salutarti.》

Si avvicinano e si abbracciano...Mi sento il terzo in comodo, ma non ho la minima intenzione di lasciare quei due soli!

Mai e poi mai!

Ad un certo punto mentre io li guardo destabilizzata come se avessi appena visto un asino volare Asia mi guarda male, molto male, e si schiarire la voce.

Vuole che vada...Ma non la lascerò nelle mani di quel tizio!

C'è uno scorrere di sguardi molto intensi infine lei Sbuffa sonoramente.

Bene ora sono sicura che staranno a casa e...
《Ti va di portarmi a fare un giro Sam?》

Spalanco la bocca, che faccia tosta!

《Sì certo nessun problema, speravo me lo chiedessi.》

Continuo a guardarli stupefatta, e quando Asia si gira mi rivolge un sorrisetto vittorioso, che mi fa girare i nervi e dopo aver preso Sam per mano lo trascina fuori.

Mi spieghi da quando quei due sono così intimi?

Mi fa girare i nervi, sono sempre stata molto gelosa di Asia, figurarsi che ho fatto un sacco di scenate fin da quando aveva i primi fidanzatini all'asilo.

Mi ricordo che eravamo in terza elementare ed un bambino stava camminando con Asia tenendole la mano...Non sia mai! Sono corsa li e gli ho sferrato un pugno in pieno viso.

Ok...avete capito fin dove arriva la mia gelosia.

Cammino a suon di marcia in giardino e poi scendo in taverna.

È uno spazio enorme e di solito lo usiamo per le cene quando ci sono tante persone o almeno quando non ci stanno in cucina, che anhe quella non è che sia poi così piccola!

Inoltre qui abbiamo anche un pianoforte enorme, che mi diletto a suonare alle cene.

Molto spesso mi capita di venire qui a suonare per smaltire tutto lo stress che accumulo durante il giorno.

Faccio il giro del piano accarezzandola con le mani e socchiudendo gli occhi al contatto con la superficie permanente liscia.

Infine mi siedo e dopo aver stiracchiato le dita inizio a suonare.

La canzone lo scritta e io e l'ho intitolata "Kiss on The Sky".

Può sembrare un po strano ma tutte le canzoni raccontano una storia.

La mia parla di una donna che perde il suo marito in un incidente e si ritrova a dover crescere i suoi figli da sola. Nonostante tutti gli inconvenienti che le si presentano davanti riesce a crescere i suoi bambini. Eppure non è mai riuscita a dimenticare sui marito ed ogni notte esce a vedere le stelle e chiedendosi se un giorno lo rivedrà mai. Ogni notte Va avanti così è resta sempre di più ad ammirare il cielo finche ormai in età avanzata dopo aver salutato i suoi figli per l'ultima volta si trasferisce in montagna, in una casetta Dove andava con il suo ormaiperduto amore quando erano giovani. L maggior parte delle giornate le passava ad ammirare il cielo sognando e desiderando le labbra dell'uomo che tanto bramava ma che il destino gli ha fatto allontanare.
Finche un giorno gli occhi celesti di quella signora si spensero con un sorriso sulle labbra, con l'unico pensiero impresso in mente lui.

Ok...può sembrare strano, ma ho anhe il testo! Si insomma è ancora da elaborare, lo stavo finendo con Asia.

Continuo a suonare per diverse ore, non mi rendo neanche conto del tempo che passa, infatti quando butto di fuggita l'occhio sullorologio appeso sulla parete mi viene un colpo; sono le 9 e 15!

Ok e una cosa stranissima...

Mi blocco. Ora che ci faccio caso ho male alle dita.

Le scrocchio e mi stiracchiato lasciando uscire euro sbadiglio.

Ho sonno e non ho fame.

Salgo le cale e dopo aver salutato Jhon ed Anna, che sono tornati dal lavoro me ne vado in camera mia.

Chiudo la porta e mi butto sul letto.

Credo che dovrei rispondere alla lettera di mi zia...e darle una risposta, che ormai creo abbiate capito.

Probabilmente me ne pentirò in seguito, ma chi lo sa?

Nessuno sa che cosa gli riservi il futuro.

Mi alzo dal letto e prendo in foglio di carta ed inizio a scrivere:

Cara zia Meredith...







•Il Ragazzo Di Manhattan•  [#Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora