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Ed ecco Amy Jackson alla porta con Hickstead de la Prua, sono il nuovo binomio che ha fatto impazzire tutti! Pronti al cancello di partenza...3...2..1..
QUA QUACK
Eh?
QUA QUACK
Un'anatra?!
QUA QUACK
Oddio l'anatra!

Sbarro gli occhi, è il mio cellulare questo! Mi tiro su e tolgo la pezza bagnata che avevo sulla fronte, ed allungando la mano prendo il mio cellulare che continua a suonare, non ho tempo di leggere il nome, cosi accetto la chiamata

«Pronto?»

«Amy?»

«Si sono io, chi parla?»

«Sono Cris, il tuo compagno di classe, dopodomani è il mio compleanno, vuoi venire? L'invito ovviamente è anche per Asia»

«Da quando telefoni a me?» sputo acida

«Ecco...pensavo che ti fac»

«Non mi interessa, lo riferisco ad Asia, ma io non vengo. Non cercarmi più»

e gli all'attacco il telefono in faccia prima che rifatta.
«Che seccatura»

Tu sei una seccatura
Lo so!
Sei stata stronza
Lo so!
Voleva solo invitarti al suo compleanno!
Lo so!
La vuoi smettere!?
No! Non voglio! Sparisci

Che scatole, adesso doveva suonare il cellulare, ero in modalità zen! Amen, tanto non posso stare tutto il giorno in bagno...a proposito che ore sono?

Guardo il cellulare: sono le 7 ora, bene ho tempo per prepararmi. Mi lavo velocemente i capelli ed il corpo e esco dalla vasca avvolgendomi un morbido asciugamano attorno al corpo, strizzo i capelli e li arrotolo in un asciugamano. Mi metto l'intimo e preparo le cose che dovrò usare: una spazzola rotonda per i boccoli, la lacca che non credo userò, e il profumo.

Bene, tutto pronto tolgo l'asciugamano dai capelli ed inizio ad asciugarli, facendo i boccoli; adoro i miei capelli, forse è una delle poche cose che mi piacciono, sono lunghi, mi arrivano un po' più giù del sedere e sono biondi, un biondo biondo, con dei ciuffi più scuri, ed altri dorati...e poi sono tantissimi, l'unica pecca è che in estate muoio dal caldo ha ha, ad ogni bellezza ce il suo opposto.

Finito con questi, vado in camera ed apro l'armadio, non sono una ragazza che sta davanti ore a scegliere cosa mettere, infatti...prendo la felpa nella Nike, e dei leggins neri, poi vado apro un cassetto è prendo una canotta, mi vesto e corro giù.

Guardo il cellulare: 7.45, ragazzi record mondiale! Bene sono pronta...uff, cosa faccio? Potrei andare a cercare l'album delle fotografie... risalgo in camera. E vado a vedere sulla mia libreria, cerco ma non trovo niente, guardo dappertutto ma di dell'album nessuna traccia...ho cercato dappertutto...!

Sotto il letto?
No...

Vado subito a controllare, e difatti trovo un vecchio album, mi rialzo e mi siede sul letto, sento da giù qualcuno che urla qualcosa, ma adesso non ho tempo. Inizio a sfogliarlo...devo cercare una foto mia da piccola, con una signora....trovata! Non so come ho fatto a riconoscerla, forse perché è cosi simile al mio papa? Si, si, ha i suoi stessi occhi occhi grigi, un sorriso dolce con le fossette, e i capelli marroni, deve essere lei per forza.

Presa dalle foto non mi accorgo che qualcuno mi sta chiamando,
«AMYYYY!!!»
«Asia arrivo!»
Chiudo velocemente l'alboom. Ed esco dalla porta
«Serviva urlare?»
«Erano 5 minuti che bussavo! Mi ero preoccupata!» fa la faccia offesa.

«Scusa, non volevo farti preoccupare»
Le faccio un sorriso dolcissimo e insieme scendiamo le scale, si è messa dei jeans neri stretti ed un giubbotto in pelle, con sotto una maglia bianca, ci mettiamo le scarpe e dopo aver preso le chiavi

•Il Ragazzo Di Manhattan•  [#Wattys2017]Where stories live. Discover now