Incomprensibile.

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Jack rimase di sasso, non aveva detto nulla di sbagliato ma era così...
Fredda.

Finito, sparecchiarono insieme la tavola.
Jack che faceva lavori di casa? Strano, ma vero.
Il telefono di Emily squillò.
Rispose, era una ragazza, Phoebe.
"Didi, dimmi"
"Scusa Emily se non mi sono fatta sentire, ma domani parto in Nebraska e stavo organizzando tutto."
"Che cazzo ci fai in Nebraska?! È lontanissimo!"
"Sto da alcuni amici, ci vediamo tra una settimana, ciao"

Lei attaccò il telefono con indifferenza, eppure agli occhi di Jack sembrava arrabbiata.
Emily sembrava sempre nervosa, anche quando non lo era.
Jack era il classico tipo che guardava molto l'apparenza, ma stava imparando ad andare oltre.

"Mark? Sai qualcosa?"
Di nuovo un tono pacato.
Che strana.
"Domani torna dalla California"

Verso l'una di notte, Jack sta per uscire, si fermarono entrambi davanti alla porta aperta.
"Grazie della cena, Auguri"
"Figurati, ciao"
Di nuovo fredda.
Aveva qualcosa che non andava.

                   ~~~~~

Ricominciò la scuola, passarono giorni.
Tutto tornò normale, però comparivano delle strane lettere da Emily.
Foto.
Foto di lei, mentre andava a scuola, mentre usciva, mentre stava al parco con Phoebe o Mark.
È marzo. Emily odia marzo.
Jack l'adora.

                   ~~~~~

Julian era nella sua stanza guardando una foto, con lui ed Emily.
Lui non aveva molti amici, al contrario della sorella, falsa con tutti ma sempre con tante persone attorno.
Emily era una delle poche persone a voler bene a Julian.
Neanche con i suoi genitori andava d'accordo, ma questo perché era Kara la figlia prediletta.
Lei era così carina e dolce per mamma e papà...
Una vera doppiogiochista.

Julian uscii, dirigendosi verso il parco.
Mark ed Emily erano già li.
"Hey"
Da quel tono malinconico, la ragazza capii che aveva decisamente qualcosa.
"Tutto bene Julian?"
"No. Sono solo soprappensiero."
"Se lo dici tu..."

Mark aveva un sospetto, un pizzico di malizia lo pervase.
*Non si sarà innamorato di lei?*
"Julian, posso parlarti?"
Il ragazzo dai capelli rossi scuro si allontanò di poco con Mark.
"Ma che hai? È per caso per Emily?"
"Emily?! Ma che cosa dici?! No, pensavo a James"
"Chi?"
"Forse dovrei dirvelo..."

Jack e James erano, come sempre, nell'appartamento a  bere una birra.
James, conoscendo bene Jack, capii che stava pensando a qualcosa.

"Hey amico, quella ragazza?"
"Chi? Emily? A volte la vedo a scuola"
"Perché non ci esci una sera?"
"Non credo di piacergli"
"Non lo puoi sapere"
"Tu? Non stai con nessuna?"
"Jack ti devo dire una cosa"

Il più basso iniziò a provare una pressione alla bocca della stomaco.
Conobbe l'ansia.
"Mi sto sentendo con un ragazzo. Ha la tua età, si chiama Julian"
"Io non sapevo... Come l'hai scoperto?"

"Le ragazze mi annoiavano, sentivo sempre un vuoto, non stavo bene.
Una sera, tornando a casa in macchina da una festa, stavo per investire un ragazzo.
Ho visto che non stava molto bene, camminava solo al buio e l'ho portato con me.
Aveva fumato, era fatto.
Stava avendo un calo di pressione, lo aiutai.
Notai i suoi occhi, le sue labbra. Lo trovai bellissimo.
Rimasti in contatto, iniziammo a frequentarci."

"L'hai mai baciato?"
"Sì e per la prima volta mi piaceva davvero baciare qualcuno."
"Sono felice per te James"

                 ~~~~~

Julian e Mark si avvicinarono ad Emily, confusa, curiosa di sapere cosa avesse Julian, non voleva vederlo stare male.

"Jul, cosa c'è?"
"Ho qualcosa che non va?"
"Come scusa? Che dici? Perché dovresti?"
"Ragazzi, ho iniziato a frequentare una persona, circa un mese fa. Un tipo..."
Mark si girò di scatto.
"Tipo? Non sapevo questo di te"
"Nemmeno io, il punto è, forse non sono abbastanza"
"Che vorresti dire?"
Emily non vedeva nulla di sbagliato in lui, anzi.

La verità era che, se non fosse tanto pressato dai genitori, sarebbe stato diverso.
Lui doveva avere il massimo dei voti, ereditare l'azienda di famiglia, non doveva suonare.
Julian amava suonare la chitarra.
"Non fare il frocio"
Gli diceva il padre, quando lo vedeva suonare o tingersi i capelli.
Julian odiava suo padre.

"Jul ci sei? Sei tra noi?"
Il ragazzo dagli occhi celesti si era perso nei suoi pensieri, Mark gli mise una mano sulla spalla.
"Non ci pensare"

                  ~~~~~

Kara era lì. Era nascosta dietro un albero del parco.
*È con altri due ragazzi, che troia*
Pensava.
Guardava Emily, la stava seguendo da un po'.
Il telefono squillò.
"Blake, trovato niente?"
"Stamattina l'ho seguita dentro la scuola, ho trovato la sua classe."
"Perfetto"

Chiuse la chiamata, si allontanò e chiamò Jack.
Uno, due, tre squilli.
Perché non risponde?
Quattro, cinque, ancora niente.
Segreteria telefonica, la stava ignorando.

"Hey Kara"
Jenna si avvicinò con la sua solita spavalderia.
"Tu, stronza, perché stavi con Jack?."
"Lo sai che non mi piace, comunque, sono stata qualche mese a Londra dai miei parenti. Andrò lì a vivere."
"Jenna che dici? Non scherzare, tu dovevi starmi vicino, eri mia amica!"
"No Kara! Mi dispiace! Ho finto di stare con Jack per te, volevo far ingelosire te. Ma tu non mi vuoi..."
"Non capisco, che vorresti dire?"

Jenna gli prese la testa fra le mani, fissò le sue labbra.
"Ti amo Kara. Ma non sei mia"
Rimasero immobili per qualche istante.

"Fatti curare, tu non puoi continuare così, farai del male a qualcuno!"
Jenna alza la voce.
Lacrima, il viso prese un colore rossastro.
Kara gli tolse bruscamente le mani di dosso, se ne andò a passo veloce.

                  ~~~~~

Emily stava tornando a casa, arrivò e vide Jack alla porta.
"Ciao, ero con un amico e stavo pensando a te"
Emily era stranita, che intendeva dire?
"Perché non sei rimasto con il tuo amico?"

Jack sorrise, come sempre quando parlava con lei.
"Perché doveva vedere una persona. Io volevo vedere te"
Emily rise, una risata un po' cattiva.
"Quindi ti annoi e vieni qui?"
Jack cambio espressione in una frazione di secondo, forse si era spiegato male.
"No! No... Io voglio vederti, mi mancavi"
Emily scosse la testa.
"Ah, ok"
Di nuovo quell'atteggiamento.

Jack non sapeva come riuscisse a cambiare così facilmente in pochi secondi.
Emily si fermò a controllare la posta. Ancora foto.
"Jack... ma chi mi sta seguendo?"
Il ragazzo si avvicinò, sconvolto, vide le foto.
Un biglietto apparve tra il mazzo.
"Non dovresti essere con lui"

1994.28.03حيث تعيش القصص. اكتشف الآن