Il primo sguardo

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Denny's pov
Ed eccomi qua, primo giorno di scuola, seduto esattamente nello stesso banco di due anni fa. Cuffie nelle orecchie, musica al massimo, pensieri a mille.
La scuola è iniziata, e ora, sono pronto a lasciarmi quest'estate alle spalle.
È la terza volta che ripeto la prima superiore, lo so lo so, sono una stupida persona ignorante.
A distrarmi dai miei pensieri ci pensò la campanella,il che significò che la lezione di inglese era iniziata. Mi accasciai su quel lurido banco, che era destinato a essere mio,come ogni altro anno. I miei occhi cominciarono a chiudersi e piano piano mi addormentai.
"Signor Pletina.. SIGNOR PLETINA SI SVEGLI" sentii la professoressa scuotermi una spalla. Quanto avevo dormito? Forse dieci minuti, forse venti.
Alzai lentamente lo sguardo e davanti a me vidi un angelo, capelli rossi che davano sull'arancione, occhi di un azzurro quasi verde e la carnagione pallida solo con qualche lentiggine che gli macchiava il viso. Restai imbambolato per qualche secondo a fissare quello splendore, quando la prof ricatturò la mia attenzione con la sua mano che sbatteva sul banco.
"Lui sarà il suo prossimo compagno di banco, si chiama Martin e si è appena trasferito qui dalla Scozia, gradirei molto che dopo le lezioni gli facessi fare un giro per la scuola."
Dopo l'annuncio della prof, feci una faccia tra lo stupore e la disapprovazione. Era la prima volta nella mia vita che sentivo una così grande sensazione soltanto incrociando un solo sguardo. Era la prima volta che sentivo tutto ciò per una persona che non era una ragazza. Come mai? Cosa succede?
Non so se sarei riuscito a resistere a quel suo scaldacollo color miele che gli dava un' aria così sensuale, ma decisi di accettare, sapevo già che il pomeriggio che stavo per passare sarebbe stato davvero difficile per me.

Martin Pov's
Entrai in quella che sarebbe stata la mia nuova classe, la mia nuova aula, e per l'ennesima volta, la mia nuova vita.
"In bocca al lupo" mi aveva detto mia mamma. E così era stato. Letteralmente. Ero entrato nella sua tana, nel suo territorio. La mia attenzione era stata catturarata dal capobranco. Chi era il lupo? Il ragazzo seduto in ultima fila, dalla pelle color cioccolato, gli occhi color ambra e i capelli come il carbone. Aveva appena alzato lo sguardo, così freddo a primo impatto, ma sotto cosí dolce e tormentato. Era la tipica persona fraintesa da tutti e da tutto, sempre in conflitto con il mondo e con se stesso.
Avrei potuto riconoscere ovunque quel tipo di persona, un tempo ne conoscevo una tale e uguale.
E sono sicuro il pomeriggio a venire, sarebbe stato davvero difficile.

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Alloraaa, questo è il nostro primo capitolo, ci teniamo a dire che ovviamente é scritto apposta in modo abbastanza colloquiale e che lo sappiamo che una persona che viene dalla Scozia non sa parlare italiano, dettagli.
Le gif non rappresentano i personaggi ma solo le scene.

Giorgia e Alessandra.

Non sapevo di essere gayWhere stories live. Discover now