27 GENNAIO, ore 13:13

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"La vedo turbato, Leonard", mi dice Lisa mentre espira fumo di sigaretta. "Immagino che Lucifer le abbia un po' scombinato i pensieri, come ama fare di solito."

"In effetti, mi ha fatto riflettere su una serie di cose", confesso.

Riflettere è un eufemismo, penso. Ho passato gli ultimi quattro giorni a pensare, da mattina a notte e anche di notte, a me stesso e alla mia vita. Quello che ho pensato dopo la domanda di Lucifer mi ha aperto una finestra su un mondo che pensavo di essermi lasciato alle spalle e mi ha fatto mettere in discussione una serie di certezze che credevo fossero ormai parte assodata della mia vita. Sono stati giorni intensi, e quasi apprezzo il fatto che Lisa se ne sia accorta. A questo punto, che io mantenga il mio mantello dell'invisibilità serve a poco: il mio lavoro è finito, oggi capirò se Lisa accetterà o meno la proposta che ho da farle e poi starò a guardare. Una parte di me vorrebbe che Lisa procedesse con il suo impegno distruttivo, solo per dimostrarle che quelle che mi ha raccontato erano banali fantasie senza senso di una persona disturbata: vederla fallire nel suo intento sarebbe la prova che finora ha solo mentito, che non è Dio e che certamente né lei né il suo Angelo sterminatore possono fare alcunché. Un'altra parte di me, tuttavia, preferirebbe che Lisa propendesse per la soluzione più pacifica: non si sa mai, mi sono detto.

"Beh, Lucifer in questo è sempre stato magistrale. Il suo nome lo dice chiaro: il suo compito è quello di portar luce nel cuore degli uomini. Lucifero, colui che porta la luce."

"E perché allora è messo a governare l'inferno e si diverte a tormentare le anime dannate?"

Lisa sorride.

"Questa, anche, è una cosa su cui voi avete costruito un bel po' di storie. Lucifero non è il diavolo cattivo che tormenta le anime dannate, quest'immagine è solo il frutto dei vostri sensi di colpa e di chi ha saputo manipolarli per farvi fare cose che altrimenti non fareste. Il senso di colpa, caro Leonard, è una delle più potenti e terribili armi di persuasione. Lucifero, in realtà, accoglie le anime scure, quelle che non hanno trovato la luce in questa vita e le aiuta, tenendole a sé, a trovarla altrove. Le tiene con sé finché non la trovano. I tormenti di cui parlate non sono quelli che infligge lui, sono quelli che vi infliggete da soli."

Ci penso. Alcune cose mi tornano, altre meno.

"Lei mi sta dicendo che anche i super cattivi, quelli che fanno cose bruttissime, si tormentano per quello che hanno fatto? A veder certe persone, non si direbbe proprio."

"È così, invece. Voi sapete esattamente che cosa è giusto e che cosa no. Poi, a volte succede che, nel corso di una vita, nascondiate questo senso di giustizia così nel profondo da dimenticarvi che esiste. Ma c'è. E compito di Lucifero è portarlo, appunto, alla luce."

Interessante, penso. Non so in che modo questo discorso possa portarmi verso il mio obiettivo, ma è interessante. Inspiro e respiro profondamente, gustandomi il delizioso aroma di vaniglia che aleggia in tutta la stanza. Lisa, che stamattina mi stupisce con una giacca a quadri (stile scozzese, direi) e un maglione verde chiaro (così mi pare) che stona persino per me che non vedo i colori, mi sembra abbastanza tranquilla.

"Allora, Leonard, ha parlato con Lucifer e con Evelin?"

"Sì, abbiamo parlato."

"E avete trovato una soluzione da propormi e che vi soddisfa?"

"Sì, l'abbiamo trovata".

Uso gli stessi suoi verbi, per connettermi profondamente con il suo cervello inconscio: mi sarà utile nel caso io debba argomentare o negoziare.

"Dunque?"

"L'idea, Lisa, è che lei ci conceda più tempo, per permetterci di aggiustare il tiro, di cambiare le cose che tanto l'hanno disturbata finora. Se le cose, entro il tempo che stabilirà, non sono cambiate, allora potrà procedere con la distruzione della razza umana. L'idea di base è che possiamo farcela, che possiamo fare le cose in modo diverso."

IL COACH DI DIO [storia completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora