Chat Blanc è...

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I segreti hanno un costo. Non sono mai gratis. Né ora né mai.

(May Parker)



No... Era uno scherzo, vero? Il suo compagno di combattimenti, amico... era stato akumizzato e si chiamava Chat Blanc.

Chat Blanc.

Chat Blanc.

Quel nome le risuonava nella mente come una mantra. Era stato lui a...?
- Cos'è quella faccia? - si incamminò lentamente nella sua direzione.
- Sei stato tu...? -
- Oh, My Lady, non dirmi che sei addolorata e pentita del male che mi hai causato? - domandò, il busto inclinato leggermente in avanti e la mano sul petto. - Peccato, perché non ti perdonerò mai. - mostrò i denti, mettendosi in posizione eretta.
- Io non ti ho fatto alcun male, Chat! - strinse la presa sullo yo-yo.
- Ne sei convinta? -
Ladybug non parlò. Era inutile, se aveva per la testa l'idea che era la colpevole del suo dolore, non avrebbe cambiato pensiero tanto facilmente. Lo conosceva, almeno credeva.
- Il silenzio vale più di mille parole, - disse, tirando fuori il suo bastone e allungandolo. - lo sapevi? - urlò, dopodiché lo portò in alto.
In quel frangente la mora ebbe un flash che si sovrappose al ragazzo: lui, da Chat Noir. Lo stesso movimento e il medesimo sguardo.

<< Sei una bugiarda. Una bugiarda! >>

"Come nell'incubo che mi ha tormentata per giorni.", pensò, evitando il colpo che finì sul suolo, creando una crepa.
I poteri del Miraculous, sotto l'effetto dell'akuma, probabilmente erano aumentati fino a rendere le percosse mortali. Il biondo trascinò a mezz'aria l'asta e ci riprovò. Ladybug si mise da un lato, poi dall'altro e viceversa.
Chat Blanc soffiò e strinse la presa: - Ho sempre odiato questa tua agilità, rendere il lavoro più... difficile! - commentò e, nel momento in cui pronunciò l'ultima parola, le fece lo sgambetto con l'oggetto e lei cadde sul fondoschiena con un urletto di incredulità, così si mise a cavalcioni sulla ragazza. - Ma persistono vecchi mezzucci che ti permettono di avere la meglio. - ridacchiò divertito, accompagnato da un'altra voce.


Oh, sì! Finalmente! Ne era valsa la pena, allora. I sentimenti di quel ragazzo si erano accentuati ora dopo ora fino a diventare un miscuglio perfetto di cattiveria. Sapeva con certezza che sarebbe diventato un eccellente avversario per Ladybug, che non poteva fare altro che osservare e trovare un metodo per non infliggergli ferite mortali. Povera illusa! Loro non potevano combattere tra loro e di questo Papillon ne era conoscenza.
Erano la creazione e la distruzione.
- E adesso, Ladybug... puoi soltanto arrenderti. Come ha fatto Chat Noir. - proferì ghignando. - Prendile il Miraculous! - ordinò al biondino.


Dopo aver sentito Papillon, protese in avanti le mani, dirette verso gli orecchini della mora; ma quest'ultima riuscì a trascinare in direzione dello stomaco le gambe e, con il volto contratto dallo sforzo, posò i piedi sulla pancia di lui, spingendolo indietro e liberandosi. Si alzò velocemente e lanciò il suo yo-yo, aggrappatosi a un comignolo e si librò in aria, arrivando su un terrazzo.
- Laaadybuuug! - gridò frustrato, mettendosi in piedi per poi rincorrerla.
Doveva scovare in fretta l'akuma, altrimenti si sarebbe detrasformata senza aver fatto niente e non le andava affatto giù. Doveva ancora utilizzare il Lucky Charm, ma con Chat Blanc alle calcagna era faticoso ottenere un punto fermo e poter evocare il suo potere. Ritordando al problema principale, la farfalla si sarà inserita nel suo anello. È la fonte basilare di comando, giusto? Quindi avrà preso il suo possesso da lì.
Il quesito era: come calmarlo non ricorrendo alle maniere forti? Qualcosa o qualcuno doveva avergli provocato un tumulto interiore tale da divenire un cattivo e abbattere la città, aggiungendo l'akuma di Papillon, che possedeva anche lui un Miraculous, l'intensità dei sentimenti di Chat Noir era aumentata a dismisura. Maledizione!
- CATACLISMA! -
- Wo! - saltò su un altro tetto, scansando in tempo il cataclisma che divise in due quello su cui correva per sfuggirgli. - Chat, possiamo parlarne con calma. - disse, voltando per un attimo il capo per osservarlo e lui rise, divertito dalla situazione, mentre con il bastone allungato si dava uno slancio per atterrare in piedi sul tetto. - Senza distruggere altro! -
- Ha! Non ho intenzione di giungere a patti con te! - il rimbombo dell'asta battuta sul suolo risuonò minacciosa e, prolungandola per un paio di metri, riuscì infine a bloccarle il passaggio, mostrandosi davanti a lei. - Io devo metterti k.o, non prendere il tè pomeridiano! - prima di terminare la frase le andò incontro, tuttavia Ladybug scagliò il suo yo-yo che si avvolse attorno all'oggetto.
Chat Blanc trascinò verso di sé e la mora fece lo stesso. Sembrava il tiro alla fune e chi lasciava la presa perdeva.
- Smettila di giocare, mi sto innervosendo. - sibilò lui, dopodiché divise a metà il bastone e lo yo-yo cadde a terra, per poi ritornare tra la mano di lei, che sfruttò l'occasione di tregua.
- Lucky charm! - lanciò in aria il suo oggetto e dal nulla apparì ciò che l'avrebbe aiutata nell'impresa, rimanendo sorpresa: - Uno spray al peperoncino?! Ma... -
- La sfortuna è dalla parte di qualcun'altro, questa volta, vero? - la schernì, facendo roteare le mazze tra le dita che in seguito le scaraventò contro.
La ragazza fece una capriola, evitando il primo, successivamente colpì con lo yo-yo il secondo e si poggiò su una canna fumaria, guardandolo dall'alto. Con tranquillità il ragazzo li riafferrò e li unì, facendo poi percuotere di fronte a sé l'estremità sulla superficie piana e poggiando le mani sull'altra sommità.
Alzò lo sguardo: - Allora, non so se il tuo intento è quello di sola difesa o meno... - iniziò a battere ritmicamente un piede - ma sto sprecando un sacco di tempo necessario per la riuscita del mio piano. -
- Non credevo ne avessi uno, soltanto che eseguissi gli ordini. - portò in alto un lato della bocca, deridendolo.
Chiuse gli occhi, irritato dalla sua insinuazione: - Mmh... Hai voglia di provocare, eh? - li riaprì - Be'... non rifiuto l'invito di chi voglio vedere morto! -
- Dovrai prendermi, prima. - lo sfidò, mentre teneva tra la mano il contenitore in plastica e con l'altra gettava lo yo-yo su una ciminiera.
La seguì a ruota: - Con molto piacere! -

Era passato sicuramente qualche minuto, perché il beep-beep glielo aveva ricordato forte e chiaro. Dannazione!

[✓] 𝐋𝐄 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄𝐋(ᴍɪʀᴀᴄᴜʟᴏᴜs ʟᴀᴅʏʙᴜɢ)Where stories live. Discover now