Alla fine le loro mani si slegarono e in poco tempo i singhiozzi sofferenti di Sahna cessarono.
Myungjun si guardò attorno e prese il cellulare, poi riguardò il messaggio dell'agenzia.
<<Non ti hanno accettato>> disse secco, nella sua voce era presente solo la serietà.
In quel momento Sahna parve non esistere per un minuto, il suo silenzio era spaventoso.
<<E allora?>> domandò all'improvviso.
<<E allora nulla, non farai parte di un manga e neanche di un anime>> rispose Myungjun. Il pensiero che trovasse carino quel ragazzo inesistente lo faceva impazzire.
<<È un problema?>> domandò il minore sorridendo e sedendosi sulla scrivania <<Per me sì>> sussurrò Myungjun, per sua fortuna Sahna non lo sentì.
Il minore continuava a comportarsi come un bambino, sorrideva, correva, urlava divertito.
Era l'esatto contrario del personaggio che aveva creato Myungjun.
Dopo vari momenti passati a fissare il foglio il maggiore iniziò a disegnare un nuovo personaggio.
<<Non ti basto io?>> domandò Sahna afferrando la mano di Myungjun per farlo smettere di disegnare.
<<Ormai te non conti nulla>> disse senza guardarlo in faccia, perchè sapeva che se rivedeva quegli occhi sarebbe impazzito.
Non pensava veramente quella cosa, ma voleva allontanarsi dal minore proprio perchè quei sentimenti lo stavano distruggendo.
La mano di Sahna lasciò quella di Myungjun, che tornò a disegnare indisturbato.
<<Sahna?>> domandò Myungjun e il minore si voltò per guardarlo in volto i loro occhi si incontrarono, si scrutarono per qualche secondo come se fosse la prima volta che si incontravano.
Poi il minore scoppiò in un pianto, uno di quelli in cui vuoi urlare ma la tua voce è presente solo nella tua testa.
Myungjun si alzò dalla sedia e poi si avvicinò a Sahna, cinse i fianchi del minore con le braccia e poi lo avvolse in un caldo abbraccio.
Sahna continuò a singhiozzare, i pensieri di ciò che gli aveva detto Myungjun lo tormentavano.
