Il Festival - Parte 3

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Lunedì, si torna a scuola.
"Ei Irine, come è andata la sfilata?"
Era Clarissa, non era potuta venire alla sfilata perché quel giorno era a casa con la febbre alta.
Le dissi che era andata piuttosto bene, le raccontai di come tutti gli occhi erano puntati su di noi e dello strano incontro con il fratello di Rebekah e Kol.
"È un superfigo anche lui?" Mi aveva chiesto lei alla fine e io avevo risposto: "hai dei dubbi?" E entrambe scoppiammo a ridere.
"Ci vediamo domani a teatro" e andammo ognuna per la propria strada.
Prima ora di lezione, storia.
Non avevo molta voglia di fare lezione, ma d'altronde, chi ha mai voglia di essere a scuola.
Rebekah e Kol oggi erano in ritardo, quando entrarono Rebekah si sedette nel banco dietro di me e suo fratello in quello dietro ancora.
La lezione era iniziata da circa un quarto d'ora che mi sentii chiamare.
"Ei, Ptsss, x quanto riguarda Venerdì, non lasciarti impressionare da Nick, abbaia tanto ma non morde"
Non so perché ma non ero tanto convinta di quel che diceva, suo fratello incuteva paura, e poi, non appena finì di parlare sentii a stento Kol che le diceva in tono sarcastico: "Si infatti, un angioletto" e si mise a ridere silenziosamente.
Passarono neanche pochi minuti che mi chiamo di nuovo.
"Ei, tutto ok?" Sembrava che ci tenesse davvero.
"Si, tutto ok" risposi tranquillamente.
In realtà non andava bene per niente.
Sabato sera ho sentito parlare la mamma con qualcuno al telefono di papà, non so con chi parlasse e non ho sentito tutta la conversazione chiaramente, ma sembrava preoccupata.
A pranzo mi sedetti al tavolo con Clarissa e i nostri (più che altro i suoi) due migliori amici: Rori e Henry Marchese, erano due fratelli gemelli ma non si assomigliavano di una virgola.
Rori castano, alto, beh in altezza erano uguali, occhi azzurri, magrolino; Henry invece biondo, occhi azzuri come il fratello, muscoloso, capitano della squadra maschile di Nuoto e di FootBall, il ragazzo perfetto insomma, anche se si teneva sulla sufficienza nei voti a scuola.
Poco dopo si aggiunsero a noi anche Rebekah e Kol.
Stavamo parlando del ballo, come tutti a scuola, quando ci passa davanti Marco e Clarissa gli fa:
"Ei Marco, sai del ballo di venerdì, non è che dai anche tu una mano per prepararlo?"
Mi venne da ridere al solo pensiero di Marco che si mette a preparare un ballo studentesco.
"È un ballo, non una vera festa, se lo organizzassi io sono sicuro che tu non ti presenteresti neanche"
A quelle parole Clarissa sbianco.
Aveva ragione, la prima e unica volta che Clarissa si era presentate a una delle sue festa l'anno scorso era scomparsa per un'intera settimana ed era stata ritrovata nella proprietà dei genitori i Marco che rubava dal frutteto, era stata un'esperienza traumatizzante che non venne a scuola per un mese e non si presentò mai più a una sua festa.
Pochi sanno che in realtà l'aveva fatto per vincere una scommessa con quelli più grandi, nessuno era disposto a tanto quanto lei per vincere in qualcosa.
Oltre a far parte del gruppo di teatro infatti era anche capitano delle cheerlieders (?) e della squadra di nuoto e la prima della classe in tutti i corsi, tanto da seguire alcuni corsi avanzati, non che la gente pensasse che fosse una secchiona.
Ha comunque preferito non presentarsi più alle sue feste per non destare sospetti.
"Tu piuttosto" continuò indicando me "hai già qualcosa in mente per quest'anno?"
"No, ma mi verra in mente qualcosa"
"Per che cosa?" Era Kol, loro ancora non conoscevano la mia reputazione di combina guai.
Così Marco gli rispose:"l'anno scorso la ragazza" indicando me "ha fatto si che la palestra, dove si tiene il ballo, fosse infestata da degli scimpanzé 'scappati' misteriosamente dallo zoo, e il ballo è finito poco dopo mezzanotte"
Marco torno dai suoi amici del suo anno e noi rimanemmo li a parlare fin quando non dovettimo andare in classe.

Mancavano pochi minuti all'inizio dell'ultima ora io e Rebekah eravamo vicino al mio armadietto, ci avviamo in classe e chi ci troviamo davanti? Livie.
Ci si para davanti e inizia a vantarsi di essere nel comitato del ballo e che già l'anno invitata come minimo 20 ragazzi.
Concludendo dicendo:"non stupitevi se vi ritroverete senza neanche un accompagnatore ragazze..."
Non appena riuscimmo a togliercela di torno corremmo in classe, ci aveva fatto perdere un quarto d'ora di lezione.

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