uguali in tutto e per tutto.

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Jim percepiva il turbamento della sorella, lei amava le missioni organizzate, senza imprevisti o cambiamenti di programma improvvisi.
Non serviva essere dei Jedi per capire la sua preoccupazione, era suo fratello, la capiva.
Quando pensava le labbra rosee si curvavano un po all'angolo.
E le sopracciglia erano leggermente sollevate.
In più teneva le braccia incrociate e a volte si mordwva le unghie. Inoltre stava in piedi.
Al contrario del fratello che pensava da seduto, con la testa in avanti sorretta dal braccio.
Ma era una delle uniche differenze, per il resto erano uguali, in tutto e per tutto.
Avevano entrambi la pelle olivastra, i capelli scuri, e gli occhi verdi semi marroni.
Lei era più bassa ma erano entrambi intorno al metro e 55.
Anche caratterialmente erano simili.
Avevano entrambi lo stesso tic: quando sentivano uno strillo un'occhio lacrimava, a lui il destro e a lei il sinistro. Una lacrima solitaria ovvio.
Inoltre lo studio era una passione comune.
Da piccoli sembrava si leggessero nel pensiero, poi nel tempo wuesta abilità si era indebolita.
Da piccolo era molto geloso della sorella, e lo era ancora.
Sopratutto quando lei stava con Nico.
Jen non faceva tro che ripetergli che era abbastanza grande per badare a se stessa, e che poteva passare col suo ragazzo tutto il tempo che voleva, ma lui li stalkerava uguale.
Per una attimo aveva pensato di chiedere aiuto a Zoe, visto che sospettava che fosse gelosa, ma si era subito accorto che non era così. Zoe aveva sempre detto che la felicita del suo migliore amico era anche la sua, e se non fosse stato così... Beh non lo avrebbe mai saputo, Zoe sapeva bene come recitare.
"A cosa pensi?" chiese alla fine alla sorella
Lei sorrise e rispose "che ci metteremo in un mucchio di guai".

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Grazie

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