Donau

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Le acque del Danubio si trascinano, come una matassa contorta.
Mi stringo nel cappotto.
Le mani intirizzite sono infilate nelle tasche. Le estraggo con curiosità. Dopo averle guardate a lungo le appoggio sulla balaustra che mi separa dal  gelo tagliente del fiume.
Minuscoli e invisibili spilli attraversano la mia pelle. Trasalisco, mentre il mio fiato disegna ciuffi di fumo nell'aria tesa, come pelle fragile.
Guardo ancora alle mie mani e per un istante tremendo mi sembrano estranee. Per un istante dolcissimo le vedo altrove.
Sono pallide e screpolate. Sembrano le mani di una vecchia che da troppo tempo non prova il calore di una stretta salda. Sono mani che hanno disimparato le carezze, sono mani che soffocano grida.
Le vedo d'un tratto morbide e lontane e so di dover chiudere gli occhi, per non lasciar gelare lacrime sulle mie guance.
È incredibile come ancora ricordi i tuoi colori, le pieghe della tua pelle, le screziature dei tuoi occhi.

Le mie mani sono nelle tue. Le guardi e io seguo il tuo sguardo carico di luce.
"Sei una bambina." mi baci la fronte. " Non ti stai preoccupando." Siamo vicini, le nostre gambe si intrecciano e il mio cuore è appoggiato al suo.
"Sei bella." Sorride come se avesse trovato una risposta. Ad ogni domanda.
"Vuoi andare a pattinare?"
Tu eri così potevi passare dalle parole più squisite a quelle più mondane senza perdere il fascino e la gioia.
Non potevo fare a meno di sentire una frustrata rassegnata contentezza accanto a te.
Non potevo che farmi guidare, seguire il tuo corso.
"Pensa al Danubio. Tu sei i suoi argini: ti addentri nella Foresta Nera e poi ti arrampichi attraverso l'Austria. Tracci la linea ondulata della tua anima fino a Bucharest."
Non capisci e non puoi nasconderlo. Leggo il tuo volto con disarmante facilità. Le tue sopracciglia si piegano leggermente.
" Io sono l'acqua del Danubio. Io seguo il percorso dei suoi argini. Non posso fare altrimenti. Passo da Vienna, da Bratislava, attraverso Budapest e non mi fermo perché gli argini continuano."
Alzo le spalle mesta.
Le mie parole lo so, sono ambigue.
Ma non voglio vedere le tue labbra piegate da incerta malinconia.
Con un bacio ti sussurro: "Siamo un fiume"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14, 2018 ⏰

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