Prologo

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Ricordo il mio viso contro il suo petto. Ricordo le sue braccia, protettive, avvolte intorno al mio corpo tremante. Ricordo che quella sera, la peggiore di tutta la mia vita, lui c'era per me.
C'è stato quella sera come c'è stato molte altre volte.
Per me. 
E io? Io l'ho mai apprezzato davvero?
Ho sempre limitato il nostro rapporto a un'amicizia.
Troppo tardi ho capito quanto lui fosse indispensabile nella mia vita.
Importante certo, ma poche persone possono essere "indispensabili" e lui era una di queste.
Poi ho dovuto far crollare il nostro piccolo regno.
Quel giorno dissi molte cose delle quali mi pento ancora oggi.
Quel giorno ho ucciso l'ultimo angolo di speranza nel suo cuore.

Così stupida! Sono stata così stupida!

Quella fu l'ultima volta che lo vidi.
Erano passati quelli che a me sembravano infiniti giorni quando lo lo trovarono, inserme e indifeso, sprofondato nell'acqua della sua vasca da bagno.
In mano stringeva una nostra foto, ormai fradicia.
Era morto.
Morto.
Morto.
Come può qualcuno smettere di vivere? Morire?
Come ha potuto lui abbandonarmi? 
Lui...il mio tutto.
Mi ha sempre difeso con i miei genitori, accontentandomi ad ogni capriccio e rimroverandomi ad ogni errore affinché non lo compissi più.
Devo a lui la persona che sono oggi.

Un anno.
Oggi è passato un anno da quando se n'è andato.
Ha scelto lui di andare via.
È un anno che sono diversa. Non sono più la stessa Jay che conosceva.
Forse perché lui non c'è. 
Non ho voluto sentire scuse, sono partita.
Anche solo cambiare città può aiutare.
Eppure mi sento così sola qui, oggi nel mio appartamento, troppo grande per una sola persona.
Ci sarebbe potuto essere lui con me, a proteggermi dagli ostacoli della vita. Ora sono sola.
Sola con il mio dolore.

Lui quella sera c'era per me.

Ora dove sei Michael?

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