Irma Grese

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“Portavo la pistola perché mi era stato ordinato, ma non ho mai sparato a nessuno. Non ho frustato le prigioniere a morte né le ho fatte azzannare dal mio cane lupo”
“Non ho preso parte alle selezioni delle detenute per la camera a gas ma ero d'accordo che venissero fatte. Gli ebrei venivano messi in fila, nudi, e io dovevo impedire ogni tentativo di fuga” “Ho fabbricato una frusta speciale, foderandola di cellophane intrecciato, flessuoso e lucido, e la portavo sempre con me anche se era proibito. La usavo se trovavo qualcuno a rubare o semplicemente per mantenere la disciplina, ma non ero autorizzata a farlo”

[Irma nasce il 7 Ottobre 1923 nel villaggio di Wrrechen. Sua madre Berta si uccide bevendo acido cloridrico quando la bambina ha solo dodici anni, stanca dei continui tradimenti del marito. Lui si risposò ed ebbe un altro figlio (il sesto) dalla nuova moglie, in casa entrarono anche i quattro figli della donna, avuti da una precedente relazione. Non c'è un buon rapporto tra Irma e la matrigna]

Irma, terza dei cinque figli di Berta, era una bambina timida e spaventata da tutto, non osava prendere l'iniziativa neppure nelle questioni più semplici, come comprare il pane se si accorgeva che mancava. Aspettava che qualcuno le dicesse cosa fare, che organizzasse le sue giornate. Irma era molto bella, e questo scatenava maggiormente la rabbia della matrigna che la costringeva ad indossare abiti che la rendevano goffa, mortificando la sua femminilità. La matrigna non si occupava dei cinque ragazzi che non avevano il suo sangue, si limitava ad assicurarsi che non morissero di fame e per il resto li abbandonava a se stessi. Il padre, invece, violento e irascibile, trovava ogni pretesto per picchiare i più fragili fra i suoi figli e Irma era la vittima ideale. Le dava dell'incapace, della stupida, e la colpiva con la cinta per godere nel vederla piangere. Lei non trovava il coraggio di ribellarsi, subiva le punizioni immeritate cercando di trattenere le lacrime, ma nella sua stanza la rabbia esplodeva in piccoli gesti distruttivi.

[Il padre entra in contatto con alcuni nazisti, che lo convincono ad entrare nel partito. Lui accetta, più per opportunismo che per reale convinzione. Irma, invece, viene subito attratta dall'ideologia nazionalsocialista. Decide così di entrare nella Lega delle ragazze tedesche (la BDM), che educava le ragazze con ferrea disciplina perché fossero pronte a combattere e morire per il Terzo Reich. In seguito a questa decisione, il padre cacciò Irma di casa. La ragazza decide quindi di fare un apprendistato infermieristico in un ospedale a circa trenta chilometri da casa. Durante la seconda guerra mondiale Karl Gebhard destina la clinica all'uso esclusivo delle Waffen-SS. Gebhard è molto soddisfatto di Irma, così decide di mandarla a parlare con un suo collega, nel campo di lavoro di Ravensbruck. Il medico che la incontra è altrettanto soddisfatto, e le promette un lavoro al compimento dei diciotto anni. Nel frattempo, Irma tenta per la seconda volta l'esame da infermiera, ma fallisce nuovamente. La Lega decide quindi di mandarla a Ravensbruck come sorvegliante, dopo aver completato un corso di tre settimane sotto la supervisione di Dorothea Binz, che le trasmette la passione del sadismo]

Irma era la più giovane e la più bella sorvegliante del campo, ma ne divenne presto una delle più crudeli. Finalmente veniva considerata, aveva potere e curava maniacalmente i simboli di tale potere: la divisa, gli stivali, la frusta, il suo cane. Aveva intenzione di tornare a casa per farsi vedere con l'uniforme, godere per una volta dell'ammirazione del padre, suscitare l'invidia dei fratelli e degli amici. Non immaginava che Alfred l'avrebbe invece guardata con orrore, salutandola appena e correndo subito dopo a bere al bar.

[Durante un litigio, Alfred colpisce Irma alla testa con il calcio della sua pistola. Da quel momento Irma decide di non tornare più a casa, nonostante le suppliche della sorella Helena. Una volta tornata al campo, scopre di essere stata trasferita al campo di Birkenau. Dopo aver lavorato al centralino, come supervisore degli addetti ai giardini e come ispettrice della posta, i superiori decidono di promuoverla a sorvegliante del settore destinato alle ebree polacche]

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