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taehyung era spaventato dalla determinazione di jungkook .
non voleva che gli accadesse niente, non voleva che jungkook venisse giustiziato .
doveva allontanarsi da lui, doveva dimenticarlo .

si comportava da bambino, proprio perché non era ancora mentalmente entrato del tutto nella fase adolescenziale .

si è ritrovato in un mondo dove se non sei forte sarai il primo a morire .

c'era una continua lotta tra oppositori e difensori . taehyung aveva imparato ad usare le armi prima ancora di leggere . per questo non andava a scuola, lui era un soldato .

non un soldato dell'esercito , ma un soldato che lotta continuamente contro la morte e contro un nemico più grande di lui . quello che lo spingeva ad andare avanti erano le ultime parole che la madre gli disse prima di essere catturata e giustizia : combatti per la tua libertà .

taehyung stava combattendo per la sua libertà . combatteva ogni notte contro gli incubi, combatteva contro il freddo e contro la fame .



jungkook era una persona determinata e cocciuta . se si metteva in testa una cosa, la portava a termine .

taehyung sarebbe uscito da quell'inferno .

non conosceva il suo volto, non conosceva la sua voce, non sapeva nemmeno se fosse veramente un ragazzo di diciassette anni .
qualunque la sua identità fosse, secondo jungkook, doveva andare via da quel posto .

l'unico problema ora era taehyung .
cocciuto ed infantile com'era, non voleva far correre nessun rischio a jungkook e , questa situazione, rendeva tutto più difficile .

jungkook doveva riavvicinarsi a taehyung per poterne ricavare altre informazioni .

north koreaWhere stories live. Discover now