Amici maschi

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Il ragazzo si stava avviando verso casa dopo gli allenamenti di basket, il volto sudato e affaticato e il borsone con il cambio a tracolla sulla spalla.

Si chiamava Jack, aveva sedici anni e si era trasferito in Giappone dall’America da poco.

Viveva con il padre, ma tornava sempre a casa tardi a causa del suo lavoro, per cui a casa sarebbe stato da solo per un bel po’ di tempo.

Stava già pregustando la doccia che si sarebbe fatto e la cena che il padre gli aveva preparato quella mattina, quando, giunto davanti all’uscio di casa, si fermò.

Il borsone cadde a terra, come il ragazzo stesso, sul viso un’espressione raccapricciata, terrorizzata, incredula.

“Lascia stare Shiro”

Queste erano le parole che qualcuno aveva scritto con la vernice rossa sulla sua porta. Jack deglutì, si avvicinò alla porta e passò una mano sulla vernice per vedere se fosse possibile toglierla. La vernice venne via dopo un po’ di insistenza e gli sporcò la mano di rosso.

Fu allora che il ragazzo se ne accorse: quell’odore, quella consistenza, quel colore… Come aveva fatto a non accorgersene prima!?

Disgustato, represse a fatica un conato di vomito, il terrore che pian piano cresceva dentro di lui diventando vero e proprio panico: non era vernice, ma sangue!

Sentì una risata venire da poco lontano e un brivido gli percorse la spina dorsale.

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- Perché ci tormenti sempre!? - Si lamentò Akira con la gemella. - Perché non ti fai degli amici maschi e scocci loro? -

- Per tua informazione mi sono fatta un sacco di amici maschi! - Lo smentì lei prima di aggiungere: - Ma, per qualche motivo, dopo un po' di tempo se ne vanno tutti... Non capisco perché... -

- Magari perché i tuoi unici argomenti di conversazione sono gli yaoi? – Suggerì il ragazzo alzando gli occhi al cielo.

- Non mi pento di nulla. – Ribatté lei sorridendo. – Se il mio parlare continuamente di yaoi ha portato a questo… - Disse indicando allusiva il gemello e il ragazzo seduto accanto a lui. - … Allora continuerò a parlarne con chiunque mi si presenti davanti, fino alla fine dei miei giorni! –

- Detto così sembra quasi una cosa seria… - Mormorò il gemello sospirando.

- E comunque, ora che ci penso, al momento ho due amici maschi che ancora non mi hanno abbandonata. –

- Divertiti finché ci sono, non dureranno a lungo. –

- Uccellaccio del malaugurio! –

Dopo averlo detto la ragazza si voltò e vide passare per il corridoio proprio uno dei due amici di cui stava parlando!

- Eccolo! Lui è Jack, quel ragazzo americano arrivato da poco. – Esclamò lei prima di avvicinarsi al ragazzo. – Ehi Jack! – Chiamò agitando la mano.

Il ragazzo, sentendosi chiamare, si voltò all’istante, ma una volta visto da chi veniva la voce, sgranò leggermente gli occhi dalla sorpresa e subito distolse lo sguardo proseguendo per la sua strada, ignorandola.

- Ma perché…? - Mormorò la ragazza confusa.

- Te lo dicevo io. – Disse Akira, che aveva assistito alla scena. – Preparati a dire addio anche all’altro. A proposito, chi è? –

- Si chiama Ryou Satoru, anche lui è di terza, ma la sua classe sta al piano di sotto. -

- Ryou!? – Esclamò Kurai. – Davvero sei sua amica? Quel ragazzo è fuori di testa! –

- Non è vero! – Lo difese Shiro. – È solo un po’ con la testa fra le nuvole. –

True Love Restraint //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora