32-

68 13 0
                                    

Non sono mai stata troppo schizzinosa, Crescendo con un fratello maschio, sporcarmi di terra e insetti vari era una routine, e ho sempre avuto un debole per gli animali, topi inclusi. Li ho sempre trovati graziosi anche quelli enormi. Ma c'è una categoria che proprio non sopporto: i rettili. Serpenti, lucertole mi repellono non riesco nemmeno a guardarli in foto, nutro un odio non indifferente per questi animali e quando ne incontro uno non posso fare a meno di scappare, e non tornare indietro fin quando qualcuno non mi mostra il cadavere della bestiola.

Ovviamente il campeggio è il posto ideale dove poter incontrare questi animaletti del demonio, infatti ad ogni passo mi tengo allerta, sotto le risatine di Cameron che ovviamente conosce la mia fobia e non fa che prendersi gioco di me, nonostante io non l'abbia ancora perdonato del tutto passaremo due giorni qui e dovremmo parlare per forza quindi meglio farlo da subito. Un rumore sospetto tra i cespugli mi fa sobbalzare e mi attacco al braccio di Jason conficcandogli le unghie nella pelle.

"Mocciosa è un canarino, non fare la fifona"
"Cosa potevo saperne io? Di solito gli uccelli stanno in cielo!" dico in mia difesa mentre lui scuote la testa afflitto.

"Fifona, cosa potrebbe mai farti una lucertola?"
"E' brutta, viscida, con la coda e le zampette e non lo so ma non mi piace"
"Ti ricordi quando da bambina hai dormito a casa mia e ti ho messo l'iguana nel letto?" dice ridacchiando Cameron e io lo guardo malissimo, lui non faceva che ridere ma io ho perso la voce per tutti gli urli e pretendevo di vederla morta.
"Me lo ricordo fin troppo bene, se non mi sbaglio Ho preso con la mazza da baseball prima l'iguana e poi anche te, dovevi vederlo come correva l'idiota" dico rivolta verso Jason che ridacchia. Potremmo raccontare un infinita di storie del genere, del resto c'è ne siamo combinate davvero troppe.

"Gli hai mozzato la coda, e mi hai riempito di lividi, a scuola credevano che a casa venissi maltratto. Eri davvero una bambina crudele ora che ci penso"

"Disse quello che mi ha rotto un braccio" bofonchio ricordando quando durante un giro in bicicletta il genio e deciso di tagliarmi la strada in discesa e sono finita diretta verso un albero. Il giorno dopo mi ha portato gli orsetti gommosi per farsi perdonare ma io gli ho dato il gesso in testa.

Arriviamo a destinazione e ci sorbiamo per tutto il resto della giornata i discorsi sulla famiglia e il matrimonio che avevamo già ampiamente trattato ma che a quanto pare non basta.

Quando sono finalmente in tenda mi barrico per bene e cerco di dormire anche se non è facile farlo con Clair, perchè ovviamente non possiamo dormire in coppia e a me tra tutti che doveva capitare? Lei con il rischio che domani uno tra Cameron e Jason non sia nemmeno vivo visto che dormono insieme anche loro.

"Mi fai tenerezza sai?" dice la rossa interrompendo il silenzio della tenda, mi volto verso di lei, ha lo sguardo in alto e le mani dietro la testa mentre muove a destra e a manca un piede.

"Perchè mai?"

"Quando si tratta delle persone a cui tieni sei così ingenua, ti fidi ciecamente di tutto ciò che ti rifilano, credi davvero che la bambolona bionda sia solo un elemento decorativo?"

"Perchè non pensi a le cazzate che ti rifila il tuo di ragazzo?" sbotto adirata, sono affari che la riguardano e dovrebbe pensare a se e le biondine di Cameron.

"Ma io a differenza tua non ci credo, pensi che non sappia di tutto quello che combina? L'ho sempre saputo, ma decido di passarci sopra, non c'è niente che tu possa dirmi di Cameron che mi colga alla sprovvista nemmeno che vi vedete di nuovo, come amici ovviamente tieni troppo a quel terrorista per perdere tempo con Cameron. Maddlene ci va a letto, apri gli occhi, si vedono ogni giorno in quell'appartamento, li vedo"

Look Past the End 3Where stories live. Discover now