Intermezzo - Adone, l'incantato

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L'amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio;
ché non per gli occhi Amore guarda il mondo,
ma per sua propria rappresentazione,
ed è per ciò che l'alato Cupido viene dipinto col volto bendato.

(Elena, "Sogno di una notte di mezza estate", Atto I, Scena I)

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16/06

Caro amico,

la mia vita qui va avanti ed io sono felice. Non mi pento, no, di aver lasciato quella grande e oscura casa.

Qui ho degli amici e una vera famiglia.

E poi ho conosciuto lei.

Lei, bellissima, eterea, con un'aura magica attorno.

Sembra quasi un essere fatato, senza tempo.

Si chiama Lisette ed è la figlia del direttore della compagnia.

Solo tu saprai che, dal primo istante in cui ho incrociato il suo sguardo, mi sono innamorato.

È come se lei fosse Venere ed io Adone. Sono stato catturato dal suo incantamento e mi sono perso nella sua dimora?

La amo, amico mio.

Vorrei che non si allontanasse un minuto da me! E quando parla...Oh! Lei! Che vita ingiusta la mia! Soffrire così tanto, mentre dalle sue labbra esce pura musica.

Lei che è così colta e istruita. Conosce i classici, è intelligente e bellissima.

Il mio problema, amico, è suo fratello.

Suo padre mi sorride e mi cerca, ormai mi assegna solo parti da protagonista.

Ma il fratello di Lisette...Lui mi odia, ne sono certo.

Mi fissa come se fossi un mostro.

Non si fida di me, quel bastardo. Presenzia sempre ai nostri incontri!

Non riesco a capire se lei lo abbia notato.

Quel maligno!

Se mi trovassi in , sicuramente lui sarebbe Laerte. Pronto ad accusarmi di qualsiasi malora della bella e amata Ofelia.

Oh Lisette, amore mio, ti prego!

Vieni da me.

Tuo fratello è cieco e non può capire quanto ti amo e ti venero.

Ti farei la regina del mio piccolo e modestissimo regno.

Ti tratterei con tutti i dovuti onori e con il rispetto che meriti, mia amata.

Avresti ogni cosa a costo di rinunciarvi io stesso.

Ma, soprattutto, bellissima Lisette, avresti il mio amore incondizionato.

Tuo innamoratissimo Adone.

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L

'uomo continua a leggere quel diario da giorni ormai. Non riesce a spiegarsi come possa esistere una creatura simile.

Non pensava fosse ancora possibile vivere in modo così innocente e spensierato.

Ma ora si è aggiunto quel sentimento.

Oscar, il suo giovane amico, si era innamorato.

Innamorato di una donna, Lisette.

Anche quel sentimento sembrava viverlo con nessuna malizia. La rabbia per la presenza del fratello lo fa sorridere.

La sua dolcezza infinita.

L'amore così puro è benedetto da Dio e l'uomo, infatti, continuando quella lettura curiosa, quasi come fosse lui l'amico a cui il ragazzo scrive e si confessa, scopre che Oscar e Lisette si devono sposare.

Sorride ancora, consapevole che questa sia la giustizia che Dio assegna agli innocenti e ai puri di cuore.

Così deve essere.

L'amore puro, il vero amore, trionfa su tutti e vince anche i maligni, come il fratello di cui non riesce a comprendere la vera identità.

"Signore..." Una voce timida si affaccia alla porta del suo studio e lui fa segno di entrare.

"Abbiamo riconosciuto uno dei corpi signore, c'è una coincidenza." Annuncia il giovane poliziotto davanti a lui.

"Chi?" Parla con voce roca, tenendo il segno tra le pagine consumate del diario.

"Lisette Taylor, signore. Nei registri risulta come Lisette Harris."

Finito di parlare, al cenno di capo dell'uomo più anziano, il ragazzo se ne va, chiudendo la porta.

Lisette, quindi, era morta.

Dov'era il giovane Oscar, dunque?

Era forse perito anche lui nell'incendio che aveva raso al suo quel covo infernale?

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20/12

Oh amico. Ho poco tempo per parlare, ma devo raccontarti cosa è successo.

Vedi...Tu sai che io e Lisette ormai siamo ufficialmente fidanzati.

Ebbene, so di amarla con tutto me stesso!

Ma il mio amico... Non posso fare il suo nome.

E se qualcuno leggesse? No, no.

Lui... Mi ha baciato.

Sono confuso. Pensavo fosse un puro di cuore, un uomo buono. E invece mi ha baciato e toccato con lascivia.

Mi ha lasciato così sconvolto, però.

Non so dove sia ora, ma non voglio stare con lui da solo.

Non mi farò condurre in tentazione da quel sodomita!

Ma una cosa mi chiedo.

Lui...Sembrava puro e innocente, quando mi ha baciato. Avevo lo sguardo perso che mi ha accusato di avere tante volte mentre guardo Lisette.

Sbaglio, forse, ad allontanarlo?

Non so.

Tuo Oscar.

Diario di un adulteroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora