Capitolo 12

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Il suono della fastidiosa sveglia mi costringe ad aprire gli occhi,strofinando le mani sopra.
Fisso il soffitto bianco,come se fosse l'unica cosa importante in quel momento.

È così vuoto e pulito.
Non mi piace il fatto che sia vuoto.
Ne ho già troppi di vuoti,non ne voglio un altro che sono costretta a vedere ogni mattina al mio risveglio.

Come posso riempirlo?

Ma non dovresti prepararti?
Al diavolo la scuola per oggi.
Dimmi che non combinerai un altro dei tuoi disastri a questa povera stanza.
La stanza è mia,decido io!
È anche mia la stanza.
Sisi,come vuoi.
Sei un caso perso!

Mi libero della coperta e stiracchio un po' le gambe,dopodiché mi alzo facendo la stessa cosa con le braccia.
Vado in bagno e mi lavo velocemente,lego i capelli in una coda alta ed indosso un paio di pantaloncini neri ed una vecchia maglia bianca.

All'opera!

Raccolgo tutti i vestiti sparsi per la stanza,sistemo tutte le scarpe,riordino quei pochi trucchi che ho ed inizio a rivestire i mobili con della carta,in modo che non possano sporcarsi di vernice.

Mi spieghi una cosa?..
Sei ancora qui?!
Si,ma comunque,come fai a riverniciare le pareti della stanza senza la vernice?
Giusto!
Cos'ho fatto di male per essere te?
Me lo chiedo anch'io.

Indosso le mie amate vans nere,corro giù per le scale e,dopo aver preso le chiavi e il cellulare,esco di casa dirigendomi verso il centro.

Cammino con passo svelto,senza soffermarmi troppo su sguardi che indagano sulla mia figura.

Sono così messa male?

In lontananza intravedo l'entrata della scuola.
L'unica strada che porta al centro è questa,quindi sono costretta a continuare.
Stavolta riprendo a camminare lentamente,non so precisamente il motivo,solo che non ho voglia di parlare con nessuno.
E con 'nessuno' intendo soprattutto lui.

Sono poco distante dall'enorme ingresso e noto il solito gruppetto che sembra diverso dal solito,strano.
Forse mi sbaglio.

I suoi occhi in un secondo si soffermano più del dovuto su di me.
Mi volto di scatto e proseguo per il mio cammino.
Sento ancora uno sguardo che penetra fino alle ossa.

Perché proprio lui? chiedo a me stessa.

Dopo qualche minuto arrivo in un negozio dove vendono vernice di tutti i colori.

«Mi dica» dice una ragazza bionda attirando la mia attenzione.

«Dovrei dipingere la mia stanza,ma non so che colore scegliere» affermo grattandomi il capo imbarazzata.

«Le posso dare una mano,se vuole» sembra gentile.

«La ringrazio» dico sorridendo.

«Allora,qual è il colore che la attira di più?» mi chiede dolcemente,mostrandomi un catalogo con tantissimi colori.

«Il blu e il grigio» affermo indicando i due colori.

«Può fare le pareti blu,con dei piccoli disegni grigi» mi consiglia.

«Mh,non è male come idea» rispondo sincera.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 22, 2017 ⏰

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