Kent's Pov
Il rumore di qualcuno che sbatte violentemente la porta mi sveglia.
Ancora assonnato,prendo il cellulare e vedo che sono le 4.00 del mattino,chi diavolo è sveglio a quest'ora?Mi libero delle coperte e poggio i piedi nudi a terra,che a contatto col pavimento gelato,provoca in me brividi.
Esco dalla mia camera e in punta di piedi scendo le scale per scoprire chi abbia fatto quel frastuono.Arrivo al penultimo scalino e resto sconvolto da ciò che vedo: una Ashley che piange e incazzata, ha rovesciato tutti i vasi per terra riducendoli in piccoli pezzi.
Si ferma e mi fissa,guardandosi intorno e coprendosi la bocca con entrambe le mani.
Ha i capelli in disordine,il volto sporco di trucco colato e le mani che tremano.
Le sue gambe stanno per cedere,ma riesco a prenderla in braccio in fretta.«Perché?» chiedo preoccupato.
Apre gli occhi e mi fissa intensamente.
«Perché no?» risponde come se la cosa fosse ovvia.
Nel suo sguardo percepisco paura,terrore,dolore.
«Cosa ti hanno fatto?» sussurro mentre chiude gli occhi e sembra essersi addormentata.
Per sicurezza la porto in camera mia,facendola stendere sul mio letto,mentre entro in bagno per una doccia calda.
Apro il getto e nel frattempo sfilo i boxer.
Entro nella doccia e lascio che l'acqua calda scivola sul mio corpo,portando con sè ogni problema.Ripenso alla scena di poco fa ed è impossibile che quella era mia sorella.
La mia piccola sorellina.
La mia Ashley.Che cosa ti hanno fatto in mia assenza?
Perché ha creato tutto quel casino?
Cosa la porta a fare tutto ciò?Esco dalla doccia e avvolgo un asciugamano intorno alla vita.
Fisso la mia immagine in quello specchio appannato a causa del calore che regna nel bagno.Non ci sono stato per lei,ed ora come mi farò perdonare?
Infilo un paio di boxer puliti e indosso un paio di jeans neri strappati e una felpa della vans dello stesso colore,stessa cosa le scarpe.
Mi volto nella sua direzione e l'unica cosa che vedo nel suo volto è la disperazione.
Perché?
Esco da quella stanza in silenzio e scendo di sotto per ripulire quel caos.
Finito ciò,prendo lo zaino,le chiavi e il cellulare.
Vado giù al garage e scelgo di usare la moto.
Indosso il casco,monto in sella e accelero verso il bar di fronte alla scuola.Sento l'adrenalina salire,il vento,per quanto il casco lo permetta,che mi scompiglia i capelli porta via con sè ogni preoccupazione,problema o dilemma.
È una sensazione fantastica sentirsi liberi.Arrivo fuori al bar e accosto accanto all'entrata,sfilo il casco ed entro con passo spedito.
Vado verso il bancone e la biondina dietro alla cassa non ha perso tempo per spogliarmi con gli occhi.Rido maliziosamente.
«Cosa le preparo?» chiede con un sorriso malizioso.
«Un caffè»
Fa quello che le ho ordinato e intanto osservo tutti i presenti,fino a quando noto una chioma scura legata e due occhi verdi che mi scrutano da lontano.
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AN ENDLESS RACE
RomanceDicono che ogni luogo abbia i suoi lati più nascosti,come le persone. Ognuno di noi ha un segreto più grande di sè stesso oppure banale,ma ne ha almeno uno. Ad esempio,io ne ho tanti e col tempo verranno svelati. Sapete,Brooklyn è una città abbastan...