La casa

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"Accomodati pure sul divano, io vado un attimo in bagno.." Disse mentre si dirigeva verso la stanza. Il salotto era confortevole: c'era un piccolo caminetto, due divani neri in pelle, una poltrona, una grossa televisione attaccata alla parete, un tavolino in vetro su cui c'erano poggiate delle ciotole di vetro rifinite con disegni particolari e all'interno c'erano dei cioccolatini che all'apparenza erano molto invitanti. Sulle pareti c'erano tre quadri l'uno accanto all'altro come a formare un ordine di scaletta decrescente. Li trovavo particolari, mi piacevano.

Leonardo uscì dal bagno e mi vide ancora in piedi: "È successo qualcosa? Come mai ti sei immobilizzata così?" Mi guardò confuso. "No scusami, stavo solamente osservando la stanza, è molto ben arredata." Sorrisi. Ricambiò il sorriso ma non disse nulla. Estrasse fuori dalla tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette e si diresse verso la finestra. Lo guardai e dissi: "Fumi?" Lui a sua volta mi guardò e scoppio a ridere: "Secondo te cosa ci faccio con questa?" Indicandomi la sigaretta. Arrossii e non dissi nulla.

Prese in mano il suo accendino e accese la sigaretta. Ad ogni tiro che faceva, una nube di fumo nascondeva il suo viso per poi dissolversi piano piano nell'aria. Io non ho mai fumato e non ho mai avuto la voglia di farlo, però c'era qualcosa in lui che mi tentava di chiedergli un tiro.. Ma ho preferito evitare.

Mi guardò e mi fece cenno di avvicinarmi a lui. Lo ubbidii. "Vuoi provare? So che sei la classica brava ragazza che non delude mai nessuno e bla bla bla, ma se lo vuoi fare non lo saprà nessuno, ci stai?" Sembrava quasi che mi avesse letto nel pensiero. "Va bene, ma non deve saperlo nessuno.." Rivolsi lo sguardo fuori dalla finestra. Lui mi prese per il mento e ruotò il mio viso verso di lui. Eravamo vicinissimi, il mio naso quasi sfiorava il suo. Avvicinò la sigaretta alle mie labbra, la presi con due dita, l'indice e il medio, e feci un tiro. Un lieve formicolio mi passò lungo la gola e fu quello a farmi tossire fortissimo.

"Tutto bene?" Disse Leonardo sorridendomi. Scoppiai a ridere e dissi: "Certo certo, sono un po' imbranata con queste cose, non lo avevo mai fatto e quindi.." "Tranquilla, c'è sempre una prima volta per tutti." La sua espressione era cambiata da felice a seria. Il suo sguardo stava penetrando i miei occhi.

Mi sentivo a disagio.

Un amore diversoWhere stories live. Discover now