Un letto diviso due

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La città era spenta. Il cielo era grigio. La strada principale era vuota così come tutte le altre strade. I negozianti non hanno un volto felice. Sarà il rientro dalle vacanze natalizie?
Io percorro il solito percorso per dirigermi a scuola, senza farmi troppe domande su quello che stava accadendo fuori. Alla fermata del bus ascolto due ragazze parlare dei limiti, di cosa può esserci dietro... Io penso che il limite è come un ostacolo e l'uomo non ha il coraggio di superarlo, un muro che nessuno sfonderà mai. Ma lasciamo i miei pensieri molto poetici e concentriamoci su un argomento più o meno importante: oggi è il giorno del Ringraziamento. La scuola dovrebbe essere chiusa, infatti in classe faremo solo un progetto e poi saremo liberi. Non so cosa farò. Arrivata a scuola feci il mio progetto con Harry e poi mi disse "Voglio portarti in un ristorante che ci servi a pranzo del tacchino" prima che il mio cervello possa recepire la domanda risposi subito "certamente".
Ci incamminammo verso il ristorante, parlammo così tanto che non me lo ricordavo così...bello. In tutti i sensi. Dopo un ottimo pranzo mi accorgo che in tasca aveva un regalo: "Buon ringraziamento Miranda." Era il gesto più gentile che potesse farmi. "Sai, qualche giorno fa sono uscito con degli amici e siamo entrati in una libreria. Stavo cercando un libro da comprare a Giulio e poi ho visto questo e ho pensato subito che fosse stato il libro adatto a te" Scusami...io non ho portato niente" "non scusarti...è il minimo che potessi fare".
Passiamo l'intera giornata a chiacchierare del più e del meno ridendo a crepapelle con un sorriso che andava da un orecchio all'altro. La sera quando tornai a casa mi accorsi un biglietto attaccato alla porta "Siamo andati a casa di Lucrezia con i genitori di Harry. Vai da lui. Ti vogliamo bene". Chiamai subito Harry e lo raggiunsi a casa sua. Continuammo a parlare e poi arrivò il fatidico momento. Dovevano dormire. Mi fece entrare in camera sua ed entrò nel suo letto, ovviamente non potevo permettermi di dormire con lui. "Vieni Miranda." Mi disse con un tono di voce seria. Entrai nel letto facendo attenzione a non sfiorarlo. Eccoci. Uno accanto all'altro. Sentivo il suo respiro sul mio collo. Il profumo dei suoi capelli. Sentivo Harry attaccato a me. Non avevo il coraggio di muovermi, potevo involontariamente fargli male. Ad interrompere il silenzio è stato un messaggio nel mio telefono, ma non lo guardai. Mi sentivo un po' a disagio. Non avevo mai dormito con un ragazzo e adesso mi ritrovo il respiro di Harry che riscalda la mia pelle e la sua gamba attaccata alla mia. Cercavo di addormentarmi. Il mattino sarebbe arrivato molto in fretta.

Due amici e un indecisioneWhere stories live. Discover now