Niente può finire

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Passarono 3 mesi. 3 mesi di silenzio. Stavo sempre accanto al letto di Harry con la speranza che si svegliasse... Sentivo sempre che c'era qualcosa o qualcuno che mi dava la forza per continuare. In quel periodo non c'era niente che andava per il verso giusto. Quando mi stava per scendere una lacrima ai avvicinò Guido:" Miranda, va tutto bene? Sono tanti giorni che non esci per prendere una boccata d'aria" mi mise la mano nella spalla ed io risposi asciugandomi il viso:" Guido, non mi sento bene. Ho bisogno di parlare con qualcuno, Harry mi capiva sempre."     "Io ci sono e ci sarò sempre, vuoi venire al parco con me?"  " Io...va bene, andiamo." Arrivati al parco vedevo tanti volti felici, solo il mio portava tristezza e malinconia; Guido mi guardava e dopo cinque minuti mi disse:" Seguimi!" Mi fece correre a perdifiato e mi portò in una grotta buia:" Ecco, io vengo sempre qui quando voglio stare da solo. Mi porta sicurezza." "Una bella grotta,ma non ti preoccupi per chi si nasconde qui?"
"Miranda, ho scoperto un tuo nuovo tratto: hai paura del buio?" "Em....che stai dicendo Guido?!" Era proprio vero, avevo una tremenda paura del buio. "Aspetta, devo darti una cosa." Mi diede una lettera variopinta con una scritta. "Leggila, che aspetti? Me l'aveva data Harry, mi aveva detto che se non si svegliava più dovevi sapere in realtà cosa pensava di te." Mi misi subito a leggerla: «Cara Miranda, se starai leggendo questa lettera, temo che non mi sveglierò più. Ecco, ho bisogno di dirti tutta quanta la verità. Devi sapere che io ti amo, e che quando mi dicevi frasi del tipo " non aspettare il momento perfetto per fare qualcosa, prendi un momento e rendilo tu perfetto" volevo baciarti. Per me ogni momento era perfetto se c'eri tu accanto a me, e proprio quando volevo confessarti tutto, un automobilista mi ha investito. Adesso ti starai chiedendo come ho fatto a scrivere questa lettera. L'ho scritta il primo giorno che mi hanno ricoverato, riuscivo ancora a scrivere, ma c'era Guido che mi aiutava in tutto, solamente il terzo giorno mi sono addormentato e mai più svegliato. Goditi la vita, perché te lo meriti: mi hai sempre reso ogni momento perfetto. L'unica cosa che mi farà triste sarà il vederti  triste solo per me. Ti amo, per sempre. Il tuo Harry» Quando avevo finito di leggere la lettera non nascondo che mi misi a piangere, abbracciai subito Guido, perché quel foglio mi aveva fatto capire che avevo perso Harry per sempre.
"Miranda, scusami se ti ho nascosto tutto...mi sento uno stupido"
"Guido non n'è colpa tua. Solo che mi sarebbe piaciuto che le mie ultime parole da dire a Harry sarebbero state ti voglio bene."
Terminate queste parole arrivò una telefonata dall'ospedale:
"Pronto? Parlo con la Signorina Miranda? Il paziente aveva lasciato il suo numero di telefono per comunicare solo buone notizie."
"Si, sono io, cos'è successo?"
"Harry si è svegliato. Può venire in ospedale?"
"Certo! Arrivo subito, grazie per la notizia, arrivederci"
"Arrivederci"
Era la notizia più bella che mi sia capitata in questi lunghi 3 mesi.
Arrivai subito in ospedale, e di corsa, andai nella stanza di Harry:
"Harry!"
"Miranda!"
"Mi sei mancato tantissimo."
"Anche tu."
"Stare 3 mesi senza di te è come stare nel vuoto. Ho letto la lettera, ma te ne vorrei parlare quando sarai fuori da questo luogo."
"Allora ci vediamo domani, oggi mi dimettono dall'ospedale."
Risentire la voce di Harry mi ha fatto stare bene. È come si aspetta il sole in inverno.

Due amici e un indecisioneWhere stories live. Discover now