1 - Night of the Hunter

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-Egoista- un'altra spada contro il muro.

-Infantile- un'altra spada ancora.

-Scorbutico- un'altra ancora.

-Hai intenzione di rifare il muro?- di colpo feci smaterializzare le mie spade, voltandomi e vedendo Nyx osservarmi divertito, appoggiato alla parete a braccia conserte.

-Cosa vuoi, Nyx?- chiesi mettendomi a braccia conserte.

-Dovresti stare con il principe, Helena- mi apostrofò, spostandosi dalla parete, uscendo il suo pugnale. Alzai gli occhi al cielo.

-Ha i suoi tre cavalieri, no?- chiesi stizzita.

-Si dà il caso che siano i suoi migliori amici e nella missione ci sei anche tu- mi disse stringendo di più il pugnale fra le sue mani.

-Aspetta aspetta! Quale missione?!- dissi alzando le mani e avvicinandomi a lui, fermandolo.

-Fatti trovare giù, dovete andare a Tenebrae, nessuna domanda- disse. Non ho la minima intenzione di andare dal principe.

-Non ci vado, mi dispiace Nyx.- lui in risposta alzò le spalle e andò via dalla camera lasciandomi sola.

Feci materializzare una spada e con forza la buttai contro il muro, non guardando, sentendo qualcosa di metallico sbattere contro la mia spada: mi voltai vedendo Noctis bloccare la mia spada con la mano e farla volare via, smaterializzandola.

-Ti stiamo aspettando giù- disse glaciale, per poi sparire.
Sbuffai sonoramente, per poi scendere e avvicinarmi alla macchina del principe e ai suoi amici.

-Era ora! Io sono Prompto- urlò un ragazzo biondo, avvicinandosi a me sorridente.

-Helena- dissi con un finto sorriso.

-Io sono Ignis- disse l'altro, con un leggero inchino, aggiustandosi poi gli occhiali da vista.

-Io Gladious- disse quello più muscoloso.

-Andiamo, siamo già in ritardo- disse Noctis, mettendosi al posto dietro, lasciando quello affianco al guidatore vuoto.

Feci una smorfia appena sentii il solito tono freddo e distaccato di Noctis, sedendomi affianco al guidatore, ossia Ignis.

-Helena, come mai fai parte della nostra missione?- chiese il biondino, Prompto.

-Sinceramente non lo so nemmeno io.- dissi con un alzata di spalle, osservando il panorama intorno a noi.

-Sei la mia guardia personale, mettitelo in testa: ti dico di fare una cosa, la fai; ti dico ti starmi affianco, lo fai; ti dico di scappare, tu lo fai; i miei ordini sono leggi, intesi?- si intromise Noctis, guardandomi per qualche secondo e poi distogliere lo sguardo da me al panorama.

-E questo chi lo ha deciso?!- chiesi con tono arrogante: sono in missione, non so nemmeno perché e in più devo seguire gli ordini di un principino arrogante e prepotente.

-Sono il principe, futuro Re, ti basta questo- sentenziò fulminandomi con il suo sguardo blu. Sbuffai, guardando avanti.

-Sei umana?- mi chiese Ignis dopo qualche minuti di silenzio.

-Sfortunatamente no: ho poteri da quando sono nata, quindi sì, ho poteri. Voi?- chiesi guardando Ignis, che sorrise.

-Io sono in grado di utilizzare la magia in generale; Prompto è umano ed è in grado di utilizzare molto bene le pistole; Gladious anche lui umano, è molto forte ed è la guardia del corpo reale.- disse spiegandosi.

-E allora se il principino ha già la guardia del corpo io che ci sto a fare qui?- chiesi scuotendo la testa, ancora più stupita.

-Tu servi a me- disse Noctis, sempre con il suo tono gelido. Ero sul punto di replicare ma Noctis mi precedette.

-Ne parleremo più tardi.- disse sempre guardando il paesaggio.

Alzai gli occhi al cielo, vedendo calare lentamente la notte.
Ci fermammo nel bel mezzo del niente mentre Prompto cercava di accendere il fuoco.

-Non si accende maledizione!- sbraitò con tono irritato.

-Spostati- gli dissi.

Subito si fece da parte davanti al piccolo cerchio con all'interno la legna: alzai la mano, aprii il palmo e feci comparire una piccola fiamma, per poi lanciarla in direzione del legno.

-Straordinario!- disse troppo euforicamente Prompto osservando il fuoco davanti a sé.

Sorrisi divertita, vedendo Noctis farmi cenno di seguirlo.
Mentre vidi Gladious e Ignis preparare qualcosa da mangiare, andai da Noctis, che si era seduto su una roccia a osservare il cielo.

-Io non sono l'oggetto di nessuno- dissi riferendomi alla conversazione interrotta in macchina qualche ora prima.

Vidi che sorrise a malapena, sempre osservando il cielo, con sguardo quasi malinconico e gelido.

-Tu sei mia- disse con tono deciso.
Sussultai a quell'affermazione, stringendo i pugni.

-Non sono di nessuno- dissi a denti stretti.

D'un tratto intorno a noi ci furono degli specchi, che riflettevano ciò che ci circondava, quasi ci proteggevano.

Noctis si voltò e scese dalla roccia osservandomi con sguardo sottile.

-Ti ho cercata, ti ho trovata, e adesso sei mia: sei il mio opposto- di colpo i suoi occhi divennero rossi e qualcosa in me scattò: intorno a me si materializzarono diverse spade, che facevano da scudo

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-Ti ho cercata, ti ho trovata, e adesso sei mia: sei il mio opposto- di colpo i suoi occhi divennero rossi e qualcosa in me scattò: intorno a me si materializzarono diverse spade, che facevano da scudo.

Vidi l'espressione di Noctis mutare, era soddisfatto di ciò che vide, a quel punto lo colpii con una spada, vedendo la sua mano alzarsi e far scagliare la spada contro uno degli specchi alla sua destra.

Non contenta, scagliai contro di lui tutte le spade intorno a me: le fermò alzando la mano e con un cenno della stessa le fece andare oltre di lui, negli specchi con velocità impressionante.

La mia espressione era pura rabbia, osservandolo negli occhi rossi fuoco.

-Cosa vuoi da me?- ruggii, rabbiosa.

-Combatterai al mio fianco. Tu sarai la mia arma- disse alzando il mento, quasi andasse fiero di ciò.

-Perché?- chiesi con tono preoccupato.

-Stiamo andando in battaglia e ho bisogno di te- mi disse.

-Se decidessi di non venire? Cosa succederebbe?- chiesi con tono di sfida.

-Dovrei ucciderti, Helena Velius. Saresti ciò che il nostro nemico cerca e fidati, farebbero di tutto per averti e sfruttarti al meglio. Resta e ciò che avrai da me sarà la mia gratitudine in eterno, la tua famiglia verrà ricordata come una delle famiglie più forti e valorose nel tempo, in più, verrai congedata con ciò che desideri- disse con tono pieno di sé.

-Credi che mi interessi di tutte queste sciocchezze, Principe Noctis? Non conoscete il vostro popolo, non sarete mai come vostro padre Re Regis, se almeno foste metà di vostro padre non avreste tutto questo bisogno di me- dissi con tono sprezzante.

-A te la scelta- disse poi facendo scomparire gli specchi intorno a noi, per poi scomparire sostituito da una manciata di cristalli.

-A te la scelta- disse poi facendo scomparire gli specchi intorno a noi, per poi scomparire sostituito da una manciata di cristalli

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Light and Darkness - FINAL FANTASY XV NOCTISWhere stories live. Discover now