Capitolo XVI

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Fisso la schiena della castana che si allontana sospirando.

"Fingi che sia tutto ok e che noi due non abbiamo mai litigato!"

Sì, come no..

Fosse facile.

Io ci ho provato.

Molto anche.

Subito dopo aver litigato al telefono ho cercato di mettere via la cosa.

Non mi sembrava di aver detto qualcosa di tanto offensivo.

A quanto pare lei non la pensava allo stesso modo.

Più passava il tempo più mi tornavano in mente le sue parole e il tono arrabbiato e.. ferito.

Ferito come lo sguardo che mi ha sferrato quando le ho dato il regalo.

Eppure pensavo di far cosa gradita.

Ieri sono andato in giro per negozi per ore in cerca di qualcosa che potesse piacerle.

Cos'ho sbagliato?

E poi.. perché mi frega così tanto che lei sia ancora arrabbiata?

Perché di certo per lei non è chiusa qui la storia.

Non mi è mai capitato prima di sentirmi così.. a disagio dopo una lite.

E non è vero che non ho mai litigato con nessuno.

Beh, non così come capita con lei, però..

- Pierre? Che ci fai qui? Mi sembrava di averti detto che non volevo vederti agli allenamenti per almeno una settimana! -

Nel riconoscere quella voce scatto.

Cecily mi sta guardando con aria contrariata mentre si avvicina.

Perché sono al campo da calcio?

Come ci sono arrivato?

- Pierre, ci sei? Vedi che era meglio tornare a casa a riposare dopo scuola? -

Accidenti..

So perché sono involontariamente capitato qui.

- Cecily, non sono qui per gli allenamenti! - rispondo dopo svariati attimi di silenzio.

- Ah, no? Perché allora? -

- Hai un attimo? Vorrei parlarti.. - chiedo a denti stretti.

Non mi sono mai rivolto a qualcuno per un consiglio e iniziare proprio da lei mi fa sentire patetico.

Però è la migliore amica di quella caramella pazza.

Chi meglio di lei per farmi capire dove cavolo ho sbagliato?

- Vuoi parlare? Con me? - mi fissa più che confusa.

Mi pare anche normale la sua reazione.

Dopo che ha smascherato il mio vero io ho sempre cercato di starle ad una distanza di sicurezza.

Che spesso però non riuscivo a tenere visto quant'è testarda.

Per quanto dica di volermi essere amica io non mi fido.

Di certo sta aspettando il momento perfetto per fregarmi e magari dire a tutti come sono realmente.

Forse con questa confidenza le servirò la possibilità su un piatto d'argento.

Però davvero non riesco a mandare giù come si è chiuso il discorso con Josephine.

Perché non si è chiuso!

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