~Una giornata con il prof~

10 1 1
                                    

Quando aprii gli occhi, una luce mi accecò. Sbattei più volte le palpebre per abituarmi alla luce. Mi voltai e notai di essere sdraiata su un lettino in una camera bianca...ero in infermeria. Sentii delle voci chiamami alla mia destra. Mi voltai ancora stordita e vidi Sam con il prof. Poi Sam mi saltò letteralmente addosso:
- oddio, stai bene. Che sollievo
- ahia...Sam, mi stai strozzando
Dissi ridacchiando e leibmi seguì.
- come stai?
Mi chiese una volta sciolto l'abbraccio
- bene, cos'è successo?
Il Prof si avvicinò e disse
- Susan ti ha fatta distrarre quando eri sulla trave e sei caduta di testa e poi sei svenuta. Ti ho portata subito in infermeria e Susan é stata sospesa per 5 giorni. Poi Sam ha insistito per restare con te
- da quanto tempo sono quà?
- da qualche ora. I medici hanno detto che non è niente di grave. Vuoi tornare a casa?
- vorrei, ma resterei da sola...
- Samantha, tu non potresti restare con lei?
- non posso, i miei si arrabbierebbero...
- non fa niente, resterò a scuola...
Dissi tristemente
- bhe, potrei rimanere io con te, se vuoi
Si offrì il Prof. Oh mio dio... certo che voglio. La mia mente stava facendo i salti di gioia, ma il mio corpo rimase immune alla domanda
- ahm, okay...se no le reca distur-
Mi interruppe
- nessun disturbo. Quanto sarai pronta andremo
- se per lei va bene, potremmo partire adesso
- oh, d'accordo
Cercai di alzarmi goffamente, ma le mie gambe non avevano forza e, prima di cadere a terra, due braccia muscolose mi ressero per la vita e mi fecero sedere sul letto
- sei sicura di voler tornare a casa adesso?
- si, forse è meglio che chieda delle stampelle
Dissi incerta
- okay, vado a vedere se sono disponibili
- la ringrazio
- figurati
Detto questo uscì e Sam mi si avvicinò
- oh.mio.dio
Disse scendendo per bene le parole
- tu starai una giornata intera con il prof più figo del mondo... non sai quanto ti invidio
- hahaha... smettila Sam... anche se volessi non potrei fare niente
- perché?
- 1- è un professore, 2- lui non mi interessa, 3 non posso neanche camminare perché Susan mi odia
- guastafeste
- pervertita
Mi fece la linguaccia
- ehi, sono solo realista
Il Prof rientrò di nuovo in camera
- purtroppo non hanno né sedie a rotelle ne stampelle. Quindi andremo con la mia macchina...tu dove abiti?
- in pratica quà vicino
- okay, allora mi darai istruzioni in macchina
- d'accordo
- bene
Dopo qualche secondo passato in un silenzio imbarazzante, decisi di rompere il silenzio con una domanda
- mi scusi, come facciamo ad arrivare in macchina?
- in realtà non ci avevo pensato...presumo ti debba portare in braccio
- oh no, sono pesante
- sciocchezze, sei magra...proviamo
Si avvicinò pericolosamente a me è mi prese a mo di sposa e disse
- leggera come una piuma
Poi Sam se ne andò salutandomi con un bacio sulla guancia. Dopo andammo in ascensore dove il Prof mi fece rimettere in piedi, per il poco spazio, ma tenendomi un braccio attorno alla vita. Ero molto agitata. Stare così vicina a lui mi mette a disagio, ho strane sensazioni nello stomaco e non mi era mai successo prima. I miei pensieri furono interrotti dalle porte dell'ascensore che si aprono. Il Prof mi riprese in braccio e mi portò verso la sua macchina: una BMW. Era stupenda e nera e...bhe, non sono un'appassionata di auto, per cui vi risparmio i dettagli. Lui l'aprì e mi fece sedere nel lato del passeggero e mi allacciò la cintura
- la ringrazio
- non ti preoccupare e poi puoi darmi del tu
Detto questo mi fece l'occhiolino e si sedette nel lato del guidatore. Vederlo di profilo era la cosa più bella che avessi mai visto. I raggi del sole gli scorrevano tra i capelli e aveva la mascella serrata...era dannatamente sexy. Si girò verso di me sorridendo e mi chiese:
- allora?...dove devo andare?
- oh, certo. Vai sempre dritto e poi alla prima gira a sinistra. É il numero 5
- d'accordo
Distolse lo sguardo da me per guardare la strada è mise in moto. Dopo 5 minuti arrivammo e lui scese. Io aprii lo sportello mettendo piede a terra e inciampando. Prima di cadere con la faccia a terra, il Prof mi prese nuovamente in braccio salvandomi da una caduta certa. Per un attimo ci guardammo negli occhi e potei ammirare tutta la sua bellezza. Poi guardai i miei piedi che divennero interessanti
- hai le chiavi?
- si, certo
Mi tolsi lo zaino dalla spalla e lo aprii cercando le chiavi. Subito dopo le trovai
- eccole
Esclamai e il prof me le tolse dalle mani e aprì la porta
- dov'è la luce?
- a destra
Lui l'accese e si illuminò la mia amata casa. La prima stanza era la cucina e il prof mi fece sedere sul bancone
- allora, che facciamo?
Chiese
- io ho fame, tu?
- idem
- okay, allora faccio dei panini e poi...guardiamo un film?
- okay
Scesi dal bancone con ancora poche forze, ma mi ressi in piedi. Mi avvicinai al frigo e uscii: prosciutto, lattuga, pomodori, Maionese e formaggi vari e li posai sul bancone. Mi avvicinai alla credenza e, mettendomi in punta di piedi, cercai di raggiungere il pane. Il mio intento fallì miseramente. Il Prof si mise a ridere ed io lo fulminai con lo sguardo
- okay, scusa. Ma é troppo divertente
E scoppiò nuovamente a ridere
- ha ha ha. Non é affatto divertente
Alessandro smise di ridere e si avvicinò a me e prese il pane con molta facilità e me lo porse. Lo presi e gli feci la linguaccia. Presi un coltello e feci due panini, poi presi dei popcorn e mi diressi verso le scale. Feci segno ad Alessandro di seguirmi e lui lo fece. Mentre salivano le scale, sentivo che mi stava guardando il sedere ed avvampai subito. Oh mio dio. Una volta raggiunta la mia cameretta mi buttai letteralmente sul mio amato letto e dlfeci spazio ad Alessandro. Poi posai il cibo sul comodino e mi avvicinai alla tv per decidere che film vedere
- allora...cosa vuoi vedere?
- non so, un horror?
- che horror sia
Inserii nel lettore DVD: l'esorcista.
Mi accomodai sul mio letto e, non appena il film ebbe inizio, Alessandro si stiracchió per poi mettere il braccio attorno alle mie spalle. Ero diventata rossissima, ma feci finta di niente. A metà film ero completamente avvolta tra le braccia di Alessandro perché avevo troppa paura del film e mi rifiutavo psicologicamente di continuare a guardare quel "coso". E mi addormentai così, tra le sue braccia.

Lui per me era l'essenziale...Where stories live. Discover now