Scuse reali?

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Sono appena uscita di casa per andare insieme al resto dei ragazzi a prendere qualcosa allo Starbucks e poi abbiamo deciso tutti insieme che andremo alla pista di pattinaggio. La scorsa domenica abbiamo girovagato su internet e abbiamo visto che non molto lontano da qui c'è una stupenda pista e sinceramente non vedo l'ora di andarci. Solo che non so pattinare ma questo è un piccolo dettaglio che nessuno deve sapere. Questo mese è stato quasi perfetto: nessun litigio tra me e Cameron, stiamo sempre in sintonia, non potrei chiedere di meglio. Mi tratta come una piccola principessa e tutte quelle attenzioni che mi riserva devo dire che sono molto piacevoli. Ripensando a quando all'inizio avevamo instaurato quella specie di rapporto d'amicizia in cui nessuno dei due sapeva realmente cosa provava per l'altro. Era difficile ma dopo un po ci sono arrivata e sono felice del risultato ottenuto. Adesso lo guardo qui accanto a me, che mi stringe per mano camminando disivolto. .  
-"Mi preoccupi quando non parli per troppo tempo, dato il tuo continuo e insopportabile parlare"-
Gli stringo la mano cercando di farlo male ma è inutile dire che dentro la sua ce ne entrano due delle mie. Scuoto la testa.
-"Nulla, stavo solo pensando che sono felice"-
-"Sai cos'è l'unica cosa che conta davvero?"-
-"Cosa?"-
-"Che tu sorrida"- si china e mi bacia. Ecco, è proprio questo di cui parlavo!
In lontananza vedo Mar come se fosse bloccata da qualcosa di invisibile che le tiene i piedi. Faccio cenno a Cam di andare dagli altri che sono già seduti. Mi avvicino verso la mia amica e quando scruto il suo volto, l'unica cosa che vedo sono le lacrime che non cessano di scendere rigandole quel dolce e indifeso sguardo.
-"Mar. . "- quando mi guarda scoppia a piangere e mi abbraccia. Da questo abbraccio non so come, riesco a percepire il suo cuore che quasi non batte più. Mi indica, una volta sciolto l'abbraccio, con un cenno della testa il quadro che ci si presenta davanti. Non posso credere ai miei occhi. Nash e . . Sierra? La cosa peggiore non è che si stanno baciando allo scoperto ma che lo stanno facendo davanti a Mar. Mi avvicino di corsa a loro interrompendoli. -"Non credo sia il caso di continuare"- Sierra si guarda in torno
-"Oh, mio fratello"- mi passa la mano sulla bocca rossa e gonfia.
-"No. Mar"- la indico ancora sbigottita. -"Aspetta, cosa? -guarda dinanzi a lui- Mar!"- si stacca da Sierra e la rincorre dato che questa se n'è appena andata. Li guardo per un po finchè non escono dalla mia visuale. Mi volto verso Sierra che mi fissa senza saper cosa dire. Più la guardo e più mi sento in colpa di cosa ho fatto ieri. Ho spifferato tutto a suo fratello e devo essere io a dirglielo o sarà peggio.
-"Devo dirti una cosa"-
-"Tu e Nash!?"- tuona Cameron dietro me.
Merda!
-"Cameron io posso spiegare"-
-"No. Lo sai benissimo come la penso. E hai messo in mezzo lei per tenermi allo scuro di tutto"- mi indica
-"Tu? -mi guarda con disprezzo- Sei stata tu a dirglielo? E io che ti credevo la mia migliore amica. Mi fai schifo Nina"- fa un passo indietro, si volta e poi guarda suo fratello
-"Sai cosa c'è? Il tuo rapporto con Nash non sono problemi miei. Cameron fattene una ragione perche non sei mio padre e faccio il cazzo che mi pare!"- mi guarda un ultima volta e se ne va. Sapevo che sarebbe finita così, me lo aspettavo ma vederlo succedere dal vivo fa più male di quanto potevo immaginare. Mi sento un idiota, una traditrice. Devo imparare a tenere la mia boccaccia chiusa una buona volta! Non mi ha neanche voluta ascoltare e questa è la cosa più brutta: finchè si litiga poi c'è un modo per ritornare indietro. Ma se non gliene importa nulla. . è la fine. Non credo che la seguirò in modo che così la rabbia o qualunque cosa prova per me in questo momento, le passi un po.
-"Io. .scusa credevo che t- "-
-"E tutto okay"- mi volto e lo abbraccio e lui ricambia. Allevia un po il dolore stare poggiata sul suo petto ad ascoltare il battito del suo cuore, la mia canzone preferita. Adesso ci manca solo che scarico la colpa di tutto su Cameron, in fondo è lui che è stato preso in giro.
-"Puoi fare una cosa per me?"- sussurro ancora appoggiata a lui
-"Certo qualunque cosa. Che sia legale pero"- ridacchia e lo seguo.
-"Non lo so il motivo di tutto questo ma. . lasciali. Okay?"- alzo il capo per guardarlo e dopo aver tentennato un po annuisce. E' stato più facile di quanto pensavo. Sono solo le 10 del mattino e già c'è tutto questo dramma. E io che volevo solo imparare a pattinare. 

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