Lucifero

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( Pow Morgan )

Dopo aver usato il teletrasporto mi ritrovai nel cimitero dove si trovava la mia tomba. La guardai con odio e disprezzo, ogni volta che uso questo dannato potere per andarmene via da mia figlia mi ritrovo sempre qui. Spiegai le mie candide ali, le piume erano di un bianco perla, tranne due che erano nere. Quando le piume diventano nere significa che un Angelo ha commesso un peccato nei confronti del Signore dei Cieli, non diventano tutte nere perché lui non desidera perdere i propri figli. Con uno sbalzo iniziai a volare verso il Regno dei cieli. Superando le nuvole alzai il braccio destro dove avevo un bracciale che mi permetteva di entrare in Paradiso. Ogni Angelo ne aveva uno e senza il proprio possessore non funzionava. Mi ritrovai nella piazza centrale dove era strapiena di Angeli che chiacchieravano tra loro. Ad attendermi ci fu mio padre, ovvero il Re dei Cieli "Michele". Gli andai incontro e mi sorrise, accanto vidi mia madre di nome Ginevra che altrettanto mi sorrise.

<< Bentornata figlia mia >>

<< Salve padre, cosa vi porta qui? >>

<< Volevamo vederti, al momento non c'è nessun compito da svolgere e io e tua madre volevamo parlarti >> disse mio padre con tono serio.

<< Spero che oltre a non poter parlare con mia figlia e tenermi segretata al Paradiso e odiata da molti non ci siano altre notizie peggiori >>

Mia madre abbassò il capo, notai lo sguardo irritato di mio padre, gli ho solamente ricordato le regole che ha dovuto mettere alla sua stessa figlia per renderla infelice. Incrociai le braccia e attendevo con noia il suo solito discorsetto.

<< Sai bene che non ho avuto scelta. Morgan io sono il Re dei cieli, non ho gradito quello che hai fatto e sai bene che le regole del nostro creatore sono intoccabili. Non hai rispettato le regole e queste sono le conseguenze, quindi ho deciso di punirti piuttosto di perderti, quindi rispetta la mia decisione >>

<< Certamente padre, ma sarò infelice per il resto della mia esistenza per delle stupide regole. Desidero crescere mia figlia e voi con queste stupide regole non fate altro che peggiorare la situazione >> dissi io con tono furioso nei loro confronti.

<< Tesoro sai bene cosa è per metà tua figlia e mi rincresce dirlo, ma non potrà mai essere accettata in Paradiso >> disse mia madre con tono altrettanto serio.

<< Madre anche voi mi fate la predica? Lasciate stare mia figlia o vedrete cosa diventerà "vostra" figlia >>

Me ne andai verso la mia camera come una furia. Entrai sbattendo la porta e mi fermai al centro della mia stanza a guardare il vuoto. Pensando alle parole dei miei genitori non mi accorsi che qualcuno mi stava abbracciando, sapendo chi fosse aspettai una sua parola.

<< Mi hai riconosciuto non è così? >>

<< Daniel... Come farei a non riconoscere mio fratello? >>

Sciolse l'abbraccio e mi voltai verso di lui. Capelli color castano identici hai miei, occhi grigi a differenza dei miei che sono verdi, alto poco più di me. Ci volevamo un bene dell'anima e lui in qualche modo riusciva sempre a capirmi.

<< So bene cosa ti hanno detto i nostri genitori un momento fa, ho ascoltato tutto da qui con una mia magia >> disse mio fratello con tono calmo.

<< Io non riesco a capire, la mia bambina non centra nulla con quello che ho fatto in passato e la mia più grande paura è che le facciano del male >> dissi io cercando di trattenere le lacrime, ero furiosa nei loro confronti.

<< Io non glielo permetterò, sono pur sempre suo Zio e sai bene che non è colpa tua, i sentimenti non si possono comandare >>

<< Lo so bene Daniel, ma ho paura delle intenzione dei nostri genitori >>

Love Lucifer - The Perfect Angel Where stories live. Discover now