Bat Romance 🐲 ♡

una grande famiglia felice

Dopo quella piccola disavventura io e Harley ridevamo felici all'idea di avere di nuovo una bambina.

"Sei felice amore mio? Sarà una bambina. La nostra piccola Martha."

"Certo che sono felice Harley. La mia piccola principessina. Vorrei tanto che i miei genitori fossero ancora vivi. Per presentare loro mia moglie e i miei splendidi figli."

"Credo che tua madre ti avrebbe tirato le orecchie. Ahahah.
Me la immagino mentre ti sgrida.
Bruce Wayne ti ha dato di volta il cervello?!? Lei é Harley Quinn!"

"E io le avrei risposto:
Ha l'aspetto di quella donna ma io mi sono innamorato della vera Harley.
Il suo aspetto passa in secondo piano rispetto all'amore che provo per lei. Anche se devo ammettere che è terribilmente sexy."

Mi guardò sorridente poi dopo la sua espressione mutò.

"Bruce. Ho una buona notizia per te. Mi si sono rotte le acque."

Andai nel panico.

"Ma mancano ancora 3 giorni. Come...come...."

"Bruce calmati! Chiama Alfred mandalo a prendere la macchina e accompagnami giù."

Corsi fuori dalla stanza a chiamare Alfred e Ivy.
Mentre gridavo come un pazzo Alfred era già sceso a prendere la macchina e aveva caricato i bambini in macchina e una rampicante stava portando Harley alla macchina.

"Muoviti Bruce o verrai con la batmobile ahahah."
Mi disse Ivy

Corsi giù dalle scale saltando anche i gradini.
Arrivai alla macchina.

"Vai Alfred. Dobbiamo correre in ospedale."

Arrivammo in ospedale.

"Signora Wayne. La sua stanza è pronta."

Agguantai l'infermiera e la avvicinai a me.

"In questo momento non mi interessa se sia pronta o meno! Serve un dottore. Fa un male cane."

Lasciai andare l'infermiera che corse a chiamare il dottore.
Bruce mi portò nella stanza e dopo 30 secondi arrivò um giovane dottore.
Inizialmente si spaventò un pó vedendo Harley e Ivy.
Si avvicinó cautamente e chiese: "Come si senta signorina Quinn?"

"Signora Wayne." Lo corressi io.

"Dottore. Le consiglio di cambiare domanda e mestiere.
Perchè se nom lo vede non sto propriamente molto bene."

Il giovane dottore si mise al suo posto e disse:

"Signora Wayne. La... la bambina ha il cordone ombellicale attorno al collo. Se spinge potrebbe soffocarla e... e... io non so come... come fare."

Quando Harley lo guardò furibonda vidi il dottore sbiancare.
Ivy con una spinta gettó a terra il dottore e si mise al suo posto.

"Bruce avvicinami l'ecografo. Ci penso io a far nascere la mia nipotina."

Le avvicinai l'ecografo, con una liana teneva il macchinario sulla pancia di Harley e con un'altra entró dentro per cercare di scogliere il cordone dal collo della bimba.

"Sta tranquilla Harley. Andrà tutto bene. Scioglierò il cordone e presto abbraccerai tua figlia."

Il dottore era rimasto a terra tremante.

Harley gli intimò di alzarsi e avvicinarsi a lei.
Lo prese per il colletto del camice e gli gridó contro:

"Ascoltami bene dottorino. Se succede qualcosa a mia figlia. Scordati lontanamente la calma e pacata signora Wayne.
Perchè vedrai il lato peggiore e più pazzo e oscuro di Harley Quinn.
Quindi se ci tieni alla vita spera che vada tutto bene.
Ho già perso due figli non voglio perdere la mia bambina."

Il dottore scoppiò in lacrime.

Harley lo lasciò andare.

Mi avvicinai a lui.

"Sta tranquillo. Harley è buona. Non ti farà del male. Anche perchè se succede qualcosa alla bambina arriverò a te prima di lei e sta pur certo che nemmeno Batman riuscirà a fermarmi!"

Il dottore uscì dalla stanza. Alfred che aveva sentito le urla dal corridoio aveva già chiamato il primario del reparto e due guardie.

"Harley devi spingere adesso.
È importante che tu lo faccia con tutte le forze che hai." Disse Ivy.

Harley spinse forte e poi ancora più forte.
Poi un pianto.

"Harley è bellissima. È sana e forte."

Disse Ivy dando la bambina tra lw braccia di Harley.
La bambina piangeva.
Harley spostó il camice che indossava lasciano leggermente scoperto il seno.
Avvicinò la testa della bimba al suo cuore.
La bimba si calmò subito.
Entró un imfermiera per prendere la bambina e portarla a fare il bagnetto.
Alfred entrò con i bambini.
Volevano vedere la loro mamma e la sorellina.

"Mamma ove ta la torellina?"

Chiese Ily.

"Tra poco la portano amore mio. Le fanno fare il bagnetto."

Dopo 10 mimuti tornò l'infermiera con la bambina.

"Ecco la piccola Martha Wayne."

Disse poggiandola tra le braccia di Harley.
Si tirò su a sedere, la bambina cercava il suo seno con le manine.
Harley scoprì un seno e la piccola si attaccó subito.
Era una scena tenerissima.
Harley sorrideva alla bimba dopo attimi di dolore.
I bambini la guardavano estasiati anche se un pò gelosi.

"Hai tanta fame amore della mamma."
Sorrise.

"Siete bellissime." Dissi.

Dopo un'ora uscimmo tutti dalla stanza per lasciare riposare Harley e la bambima.
Ivy rimase con lei mentre io portavo a casa i gemellini.

"È davvero bella Harley. Somiglia molto a Bruce."

"È perfetta, ha la pelle rosea e i capelli scuri. Una vera Wayne.
I gemellini sono uguali a me, hanno la pelle chiara e i capelli colorati. Sembrano due mini clown."

"Ma sono due Wayne. Belli come mamma e papà."

Mi avvicinai ad Harley per abbracciarla e confortarla.
Mi diede un leggero bacio sulle labbra.

"Harley ma che fai?"

"Amo Bruce e i nostri figli. Ma mi manca la nostra relazione. Avevo bisogno delle tue labbra Ivy. È da tanto che le bramo."

Mi avvicinai a lei e la baciai con più passione.
Lei ricambiò il mio bacio.

"Oh Ivy. Ti desidero così tanto.
Vorrei poter fare l'amore con te."

La baciai di nuovo e poi spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio le dissi:

"Non ti lascio più sola. Sei la mia piccola Harley.
Starò sempre al tuo fianco.
Sai, Bruce mi ha proposto di trasferirmi definitavente al Manor Wayne."

"È perfetto. Avremmo finalmente un pò di tempo per noi. Amo quell'uomo."

Tornai a baciare di nuovo le sue morbide labbra. Per poi mettermi sulla poltrona vicino alla bambina.

"Ivy..."

"Dimmi."

"Vieni a dormire qui nel letto con me. Per favore."

Mi alzai dalla poltrona e mi posizionai nel letto con lei. La abbracciai facendole accoccolare la testa sul mio seno.
Ci addormentammo così, una tra le braccia dell'altra.
E dopo tanto tempo tornai a fare bei sogni, la notte più bella della mia vita.
Ma non sarà l'ultima.