Pitone

400 25 4
                                    

(AVVERTIMENTO: ho deciso di fare la storia mettendo Sakura come prima persona, ditemi poi cosa pensate)

«Si.»

Borbottai, non volevo guardare in faccia nessuno. Solo ora avevo realizzato che Sasuke era tornato, non so quando, ne perché, ne dove vive ora, ma è qua. Nella stessa stanza. Stavo per ricadere nella tentazione che avevo da bambina, di saltargli addosso come una sanguisuga senza pensare, essere infantile è una cosa che non sopporto. Sono cambiata, mi sono accorta di quanto mi ha trattato male quell'uomo dai capelli neri come la notte e occhi dello stesso colore, che solo a guardarli ti perdi in un profondo abisso oscuro, dove lui vive.

Lui ne è il padrone.

Ma lui lo vuole, essere solo, stronzo, scontroso. Mi sale la rabbia a ripensare al passato, mi trattava come se fossi un oggetto da usare quando fa comodo.

No.
Basta.

A Naruto non avevo mai detto di questo cambiamento, penso la prenderebbe male. Quando si parla di Sasuke tende ad essere troppo paziente e vuole a tutti i costi vedere il lato buono.

Ma non c'è.

Per questo resta sempre deluso dalle sue aspettative.

«Sakura, di qualcosa. Per favore»

Eccolo che il biondino si avvicinava, quasi spaventato dall'aura che si stava formando attorno a me. Voltai lo sguardo verso l'Uchiha. Mi stava fissando, con uno sguardo vuoto, che non esprimeva niente.

Apatico.

Il suo sguardo era sempre cosi, era difficile capire cosa pensasse.

«Devo andare in bagno»

Dissi semplicemente e mi avviai, senza aspettare risposta sbattei la porta e appoggiai le mani al lavandino guardandomi allo specchio.
Avevo paura. Paura di essere stritolata da quel pitone.
Si perché era un serpente, che ti stritolava ad ogni parola lasciandoti poi morire tra la sua stretta, tanto forte quanto pericolosa. Chi non lo conosce scambia quella stretta per protezione e affetto.
No.
È una viscida serpe.

~Flashback~

«Sakura.»
Mi voltai di scatto. Era lui? Non vidi nessuno, quasi fosse stato solo uno scherzo della mia immaginazione.
Era buio, stavo lentamente tornando a casa ed ero in un vicolo stretto.
Inquietante.
Mi rigirai verso la via di casa, ed eccolo li davanti a me. Sussultai spaventata, trattenendo un urlo.

«S...Sasuke?»

Quel nome risvegliò qualcosa in me, qualcosa che era assopito. No, non può essere lui. Se né andato. Stop

«Cosa ci fai in un vicolo buio, da sola?»

Il suo tono non esprimeva niente. Zero.

«Stavo solo tornando a casa, tu non eri andato via?»

Ero sulla difensiva. Non riuscivo a realizzare che fosse lui. Finché...

Bad Boy-Good Girl (Sasusaku)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang