Capitolo 40

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Canzoni per il capitolo:
Tutto quello che ho- Mr.Rain.
Sai che - Marco Mengoni.
Say you won't let go. - James Arthur.
Mercy- Shawn Mendes




Lo guardo andare via verso il parcheggio.
E poi corro in bagno a piangermi addosso.
Vorrei che non fosse così difficile guardarlo andare via, ed è tutta colpa mia perché devo sempre rovinare le cose.
Ma nonostante questo,non posso cambiare idea.
Quanto dureremo distanti l'uno da l'altro? Una settimana?
Mi sciacquo il volto con l'acqua fredda e mi guardo allo specchio.

Ho le guance arrossate e gli occhi in lacrime.
Mi asciugo il volto con un fazzolettino e poi esco dal bagno andando verso il reparto di mia madre.
Durante il viaggio verso la sua stanza non posso fare a meno che pensare a Cameron.
È la cosa giusta quella che sto facendo?

Vedo mia madre sdraiata mentre guarda la televisione.
Si accorge della mia presenza e poi sorride,ma subito dopo il sorriso sul suo volto scompare.
"Cameron?" Chiede preoccupata.
"Mi aspetta nel parcheggio, ti saluta."
Dico per tranquillizzarla.
"È successo qualcosa?" Chiede quando mi avvicino per darle un bacio sulla guancia.
"No,no..." mormoro.
"Hai pianto? Che cosa è successo tra voi due?"
Domanda guardandomi.
Non voglio che si preoccupi.
"Va tutto bene..." fingo un sorriso e mi siedo ai piedi del letto.
"Madison sai che puoi dirmi tutto."
Insiste e non posso fare a meno che parlargli della mia decisione di lasciare Cameron.
"Dipende da te,ma questo non è un motivo valido per lasciartelo scappare via,e poi a me piace molto come ragazzo e vorrei lasciare questo mondo sapendo che c'è lui al tuo fianco.Mi piacerebbe sapere che non sei sola." Dice quando finisco di raccontare.
"Ma io non sono sola,avrò sempre te... giusto?"
Chiedo non potendo evitare di far cadere qualche lacrima sul mio volto.
"Sarò sempre con te se mi porterai nel tuo cuore,adesso vai e fai la cosa giusta." Mi sorride e mi alzo per abbracciarla.
"Ciao mamma,ti voglio bene."
Dico e esco dalla stanza ragionando su quello che mi ha appena detto.
Mi dirigo verso il parcheggio dove vedo l'auto di mia madre.
Cameron non si è accorto che sono uscita dall'ospedale e sto andando verso l'auto.
Apro la portiera e salgo guardandolo mentre lui si accorge di me.
"Come sta?" Mi chiede e io rispondo dicendo:"Come al solito..."
Guardo verso il finestrino e lui non dice niente.
Da una parte vorrei girarmi e baciarlo,dall'altra mi ripeto che non posso.
"Quindi non stiamo più insieme." Dice facendola sembrare un misto tra una domanda e un'affermazione.
Mi volto verso di lui e cercando di trattenere le lacrime dico: "Cameron,io ...mi dispiace tanto.... Vorrei che le cose fossero diverse..." mormoro afferrandogli il volto e guardandolo negli occhi,lui si scansa.
"Se lo volessi davvero non mi lasceresti solo perché le cose sono difficili...."
Si volta verso il finestrino.
"Io ti amo..."
Mormoro.
Lui si volta per guardarmi e chiede: "cosa importa se non stiamo insieme? Cosa importa se poi finisce così?"
È esausto.
Non rispondo e tengo lo sguardo basso per evitare di incrociare i suoi occhi.
"Evidentemente a volte l'amore non basta, e questa ne è la dimostrazione."
Dice e poi mette in moto.

Nell'auto c'è silenzio per tutto il viaggio.
Quando arriviamo a casa di mia madre lui accende la TV e guarda un documentario sui Koala, mentre io vado in camera mia a riflettere.

Dopo un po' Cameron bussa alla mia porta.
"Entra.." dico e la porta si spalanca leggermente.
Mi guarda e poi si siede sul letto accanto a me.
"Cosa farai dopo che me ne sarò andato?" Chiede.
"Vuoi la verità? Beh non lo so. Molto evidentemente cercherò di capire se voglio iscrivermi all'università."
Dico.
"Dovresti..."
Mormora alzandosi dal letto e girando per la stanza.
Guarda alcune mie fotografie voltato di spalle.
Mi alzo senza far rumore e lo abbraccio da dietro chiudendo gli occhi.
Per un attimo mi dimentico che l'ho lasciato scappare via da me e mi godo il momento.
"Sono stupida,vero?" Chiedo quando lui si volta.
"Non sei stupida,ti amo solo troppo per permetterti di andare via da me." Dice.
"Perché le cose sono così difficili?" Gli chiedo con lo sguardo verso il basso.
Mi alza il volto e mi costringe a guardarlo.
Mi guarda negli occhi intensamente e con le labbra socchiuse.
Poi avvicina il suo volto al mio e appoggia le sue labbra sulle mie.
Chiudo gli occhi mentre le sue morbide labbra mi cullano.
Mi afferra per i fianchi e mi appoggia sul mobile continuando a baciarmi.
Gli metto una mano tra i capelli mentre lui mi bacia il collo.

Che cosa stiamo facendo?

Mi chiedo mentre lui continua a baciarmi il collo e io stringo la sua vita con le gambe.

Per quanto io provi a resistergli,non ci riesco.

"Basta Cam." Lo respingo leggermente e mi ricompongo.
Lui smette di baciarmi e si allontana da me,mentre io scendo dal mobile.
Mi risistemo la spallina e guardo Cam.
Non saprei decifrare la sua espressione, ma leggo stanchezza e tristezza.
La cosa più difficile da fare è smettere di baciarlo.
Mi guarda e poi esce dalla stanza scendendo le scale.

A pranzo scendo sotto e vedo Cameron che dorme sul divano.

Mi avvicino a lui e gli accarezzo i capelli.
Quanto è bello! Ha gli occhi chiusi e sembra un bambino.

Vado verso il frigorifero e decido di preparare qualcosa da mangiare.

Mentre sto mettendo i piatti a tavola,Cameron si sveglia senza che io me ne accorga.

Mi stringe i fianchi da dietro e poi con la voce assonnata dice: "non voglio perdere tutto questo."

Quanto è dolce in questo momento!?
Sospiro.
"Lo so.." mormoro mentre affetto i pomodori.
"Che stai preparando?"chiede mettendo la testa nell'incavo del mio collo e lasciandomi dei baci.
Lo fa apposta?
Vuole vedere fino a quanto resisto?
"Sto cucinando la frittata." Dico mentre lui continua ad appoggiare le sue labbra morbide sulla zona più sensibile del mio collo.
Stringe la sua vita alla mia con le sue mani grandi.
Per quanto cerchi di respingerlo non ci riesco.

Alla fine si stacca da me e si siede a tavola quando il pranzo è pronto.
"Cameron mi spieghi cosa stai facendo?" Chiedo quando siamo seduti l'uno di fronte l'altro.
"Io? Sto mangiando." Dice con tono innocente indicandomi il piatto.
"Non intendevo quello." Mormoro.
"A cosa ti riferisci?" Chiede facendomi innervosire ancora di più.
"Mi baci,fai tutto questo,perché?"
Chiedo.
"Quindi non posso neanche baciarti?" Mi chiede.
Sbuffo.
"Perché devo smettere di fare qualcosa che vuoi anche tu?" Chiede come se nulla fosse.
"Non lo so... ma non è una cosa normale visto che NON stiamo PIÙ insieme." mormoro.
"Sarai tu a tornare dai miei baci." Dice continuando a mangiare.
"Cosa?" Chiedo facendo finta di non aver capito.
"Buona la frittata." Dice.
"Grazie."
"Prego."




Ehh Le cose si mettono male. 😕😋
Lasciate una stellina ed un commento. 💕🙈
Grazie a chi segue questa storia e grazie per le visualizzazioni che aumentano ogni giorno!🌺🌸
Volevo dirlo adesso che ne ho la possibilità, che per quanto riguarda gli errori che trovate nel corso della storia,mi preoccuperò di correggerli a fine libro.
Ho letto tutti i capitoli dall'inizio ed ho trovato cose che non mi sono piaciute, sette mesi fa la pensavo diversamente e riguardando adesso le cose che scrivevo, ora come ora cambierei completamente idea. Quindi a fine storia,vedrò se posso modificare qualche avvenimento per rendere la storia più omogenea! 😌❤️😘 grazie a chi ha letto fino a qui!! Un bacio!✨😊

Il Ragazzo Della Casa Di Fronte |Cameron Dallas|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora