Work

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Oggi è il primo giorno di lavoro effettivo, non ho dormito molto questa notte a causa della preoccupazione per Alex quindi prima che la sveglia possa suonare, sono già in piedi e ordino la colazione in camera. Nell'attesa faccio una doccia calda per distendere i muscoli tesi e decido con calma cosa indossare. Quando riceverò il primo stipendio, mi è stato spiegato da Matt, avrò la possibilità di acquistare dei completi a mia piacimento, ma per questo primo giorno, dovrò indossare ciò che mi è stato gentilmente offerto da Zack. Di certo non ho intenzione di lamentarmi: il tailleur nero formato da giacca e tubino, che abbino poi con una semplice camicetta bianca, ricade morbido e fascia perfettamente il mio corpo. I décolleté dello stesso colore del completo slanciano la mia figura e mi fanno sentire più sicura di me. Matt mi ha consigliato di legare i capelli per questione di comodità: a quanto pare il mio non sarà un lavoro da semplice segretaria, quindi dovrò togliermi dalla testa l'idea di stare tutto il giorno seduta dietro ad una scrivania a compilare scartoffie. Da una parte questo mi consola, sono sempre stata una persona molto energica e l'idea di rimanere seduta tutto il giorno china su dei documenti, non mi attrae per niente; dall'altra parte però, un piccolo pensiero mi turba, portando il mio sguardo ad osservare atterrito il tacco dieci ai miei piedi.

Alex sta ancora dormendo quando arriva la colazione, così lascio confezionati il suo latte e la piccola brioches al cioccolato mentre mi gusto del caffè e un muffin. Bussano alla porta e mi balena in testa il pensiero che possa essere Matt, automaticamente il mio passo si fa più spedito. Il mio sorriso si spegne flebilmente alla vista di Kim: sono riuscita ad informarla della nuova situazione e ho fatto sì che stamattina potesse occuparsi del bambino. "Ciao Kim! Accomodati." La faccio entrare e ridacchio alla vista della sua espressione imbambolata mentre si guarda attorno. "È...è...WOW" "Lo so, ti capisco. Ho avuto la tua stessa reazione" la invito a sedersi mentre finisco di sorseggiare il liquido amaro. "Alex sta ancora dormendo. Ieri sera ha avuto la febbre e non smetteva di piangere, di conseguenza si è addormentato piuttosto tardi. Non so come starà quando si sveglierà, ma ti consiglio di non portarlo al parco e di tenerlo tranquillo. Accanto al telefono ci sono i numeri di emergenza e per il servizio in camera, quindi fai come se fossi a casa tua"; annuisce  con convinzione e mi saluta quando sono finalmente pronta ad andare.

L'edificio in cui lavoro non è particolarmente distante, ma mi è stata predisposta un'auto compresa di autista per scortarmi sul posto. Cerco di fare conversazione durante il tragitto per placare la mia ansia, ma l'uomo sembra essere una statua di marmo e a parte alcune parole di cortesia, non dice nient'altro. L'Evans Enterprise si staglia davanti a me minacciosa come la ricordavo. Non ripeto l'errore di guardare le numerose finestre, per evitare di accecarmi come la prima volta che sono stata qui. Faccio un respiro profondo, non voglio entrare come se fossi una matricola alle prime armi; so come funziona questo ambiente e bisogna farsi portare rispetto. Alzo la testa e non mi preoccupo del rumore dei tacchi sul pavimento lucido, mi dirigo verso la segretaria all'ingresso: Jennifer. "Buongiorno" mi schiarisco la voce per attirare la sua attenzione. "Buongiorno signorina Wilson, la stavo giusto aspettando" mi rivolge un sorriso cordiale e mi fa segno di seguirla.

MATT'S POV

Mi ha fatto piacere passare del tempo con Alex ieri sera, è stato...strano. Molti amici del college si sono già sistemati: casa, famiglia e figli. Io e Zack non siamo mai stati amanti dell'idea, ci siamo sempre concentrati molto prima sullo studio e poi sul lavoro. Stare a contatto con quel bambino ha fatto scattare qualcosa dentro di me, la prospettiva di una vita dedita solamente alla carriera e a qualche donna di tanto in tanto, non mi appare più così emozionante. "Pronto? Terra chiama Matt" Zack mi osserva attentamente con una nota di disappunto. "Oh scusa amico, ero distratto" mi gratto la nuca, colto sul fatto. "Me ne sono accorto. Matt senti, io apprezzo i tuoi sforzi e senza di te non nego che avrei qualche problema qui. Ma ti prego di non lasciarti distogliere da certe frivolezze". Ha un tono serio, ma non riesce ad essere duro come vorrebbe. "Frivolezze? A cosa ti riferisci?" "Non fare il finto tonto con me. Ti ho visto ieri sera" Siamo migliori amici da una vita, abbiamo affrontato di tutto insieme ed era ovvio che non sarei riuscito a nascondergli la questione. "Con Ellie? Era solo...non era niente". "Quindi tu puoi assicurarmi con certezza che tra te e la signorina Wilson non c'è nulla?" "Tra me e Ellie Wilson non c'è assolutamente nulla, come dicevi tu poco fa, non ho tempo per certe frivolezze". Sto cercando di convincere anche me stesso di questa cosa e sto facendo finta di non aver visto il modo in cui Zack la guarda. Quella ragazza farà affondare entrambi se non stiamo attenti.

ELLIE'S POV

Jennifer è davvero molto gentile e non c'è nemmeno bisogno di chiedere quando non capisco qualcosa perché è talmente attenta, da accorgersene lei stessa. Mi spiega le più disparate mansioni che dovrò compiere, dicendomi che a volte mi saranno assegnate da Zack in persona, ma altre da lei o da Matt. Mi invita a prenderci un caffè uno di questi giorni così da insegnarmi qualche "trucco del mestiere" dato che si rivelerà più difficile del previsto. Non a caso hanno fatto numerosi colloqui e messo a dura prova molteplici persone particolarmente preparate. Ci fermiamo davanti a quello che deve essere l'ufficio di Zack, la porta è socchiusa e riconosco la voce dell'uomo che si è occupato di mio figlio ieri sera. "Tra me e Ellie Wilson non c'è assolutamente nulla, come dicevi tu poco fa, non ho tempo per certe frivolezze". Questo è decisamente troppo. Sono arrabbiata, anzi furiosa. Prima che possa anche solo fare un passo, Jennifer mi trattiene per un braccio. "Sono più grande di te, fidati quando ti dico che è meglio dimostrarsi superiori a certe cose"  è una frase enigmatica che mi lascia interdetta per qualche secondo. La mora accanto a me è pronta ad introdurmi al mio capo e al suo socio, così mi calmo e faccio ciò che mi ha consigliato. "Signor Evans, signor Smith, è arrivata la signorina Wilson". "Buongiorno" i due sbiancano dopo essersi accorti che la porta non era chiusa del tutto. Rivolgo a entrambi un sorriso fiero e mi accomodo accanto a Matt accavallando le gambe. Che i giochi abbiano inizio.

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Buongiorno fanciulle! Ecco il nuovo capitolo che speriamo vi piaccia. Vi ringraziamo di cuore per le visualizzazioni, voti e commenti 💕 vi invitiamo infine a entrare a far parte del gruppo su Facebook "When Love Takes Over". Un bacio💕

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