15.

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4 anni prima.

Joseph's pov.

La vita è sempre fatta di scelte, siamo noi che decidiamo cosa farne. Da quando ci svegliamo, ci ritroviamo sempre una scelta: alzarsi o no, vestirsi elegante o sportivo, capelli in su o al naturale, macchina o autobus, fare colazione o no. Tutte piccole cose a cui non prestiamo nemmeno attenzione, ma dalle quale si capisce già il nostro modo di essere. A volte poi, capitano scelte molto più difficili, scelte che possono compromettere pezzi della nostra quotidianità, farci perdere delle persone. Io non sapevo bene cosa stessi facendo in quel momento, non capivo il perché avessi scelto di fare questa cosa, ma ormai avevo iniziato e non potevo più tornare indietro. Posizionai il telefono sotto un cappello sulla scrivania e lo misi in modalità video. In quel momento sentii bussare alla porta della mia camera. Aprii e mi ritrovai davanti il mio ragazzo, in tutto il suo splendore. I suoi soliti ricci corti e castani erano scompigliati, i suoi occhi verdi erano pieni di gioia e il suo sorriso era contornato da quelle bellissime fossette.
-Ciao amore mio- mormorò ansioso e si avvicinò per baciarmi. Tutta la sua dolcezza e premura nei miei confronti, mi faceva stare ancora più male al pensiero di quello che stavo per fare.
-Ciao- dissi sottovoce dandogli un bacio a stampo. Lo feci entrare nella mia camera e chiusi la porta a chiave. Eravamo a casa da soli ma non si poteva mai sapere. Io ed Harry eravamo insieme da un anno, una relazione seria e tranquilla, litigavamo raramente e quando accadeva cercavamo di chiarire immediatamente. Era il primo ragazzo per me ed io ero il suo per lui. Oggi, avevamo programmato di fare l'amore per la prima volta e non mi sarei aspettato di doverlo fare così. Harry si tolse la giacca e poi si mise seduto ai piedi del mio letto, mi stava aspettando. Muoveva le mani in modo frenetico sulle cosce ma cercava di mantenere un'espressione tranquilla. Io mi misi accanto a lui poco dopo e ancora prima che potesse dire qualcosa, iniziai a baciarlo. Ogni tocco, ogni carezza, ogni leggero morso, ogni volta che un indumento veniva tolto dai nostri corpi, imprimevo il ricordo nella mia mente perché sapevo che quella sarebbe stata la nostra prima ed ultima volta. Mi girai di spalle alla videocamera quando iniziai a sentire delle lacrime formarsi ai lati dei miei occhi. Ogni volta che mi spingevo in lui vedevo le sue espressioni che si trasformavano, cercava di nascondere il dolore con la felicità. Ma quello non sarebbe stato il dolore più grande che avrebbe provato. Quando tutto finì, ci sdraiammo sul letto, lui mise la sua testa sul mio petto. Alcuni singhiozzi scuotevano il mio corpo. Quando se ne accorse, puntò i suoi occhi nei miei.
-Cosa è successo?- domandò dolcemente. Io scossi la testa piano.
-Niente, ricordati sempre però che ti amo immensamente, ti amo con tutto me stesso- sussurrai. Lui sorrise a quelle parole e mi diede un bacio sulla guancia.
-Anche io ti amo, so che non mi faresti mai del male-. Fu lì che capii che era troppo per me. Quando se ne andò, presi il telefono e tagliai quest'ultima parte. Passarono pochi minuti prima che bussassero di nuovo alla mia porta. I miei amici, o quelli che almeno dovevano esserlo, avevano già un sorriso malefico sul viso.
-Allora fichetta, hai il video?-. Io annuii semplicemente e loro strapparono dalle mie mani il cellulare.
-Ti sei risparmiato tante botte- e se ne andarono. Piansi molto quella notte, non sapevo se odiassi più me stesso o loro che mi avevano costretto a fare questa cosa. Harry era stato il primo che mi aveva fatto provare emozioni forti, il primo che mi aveva fatto pensare che ne valesse la pena di affidarsi completamente a qualcuno, con mente e anima. Il problema era che anche lui aveva donato tutto se stesso e io lo stavo distruggendo nella maniera più vile possibile. La mattina dopo avrei dovuto assumere il comportamento di quello a cui non interessava nulla, avrei dovuto deriderlo davanti a tutti, farlo sentire inutile e tutto questo non me lo sarei mai perdonato. Avevo deciso di rovinare la cosa più bella che possedessi per sfuggire al dolore fisico che mi avrebbero provocato. Ma solo in quel momento, quando realizzai che  lo avrei perso per sempre, capii che un po' di lividi e qualche costola rotta non sarebbero stati niente in confronto alla perdita di qualcuno che amavo così tanto, ma ormai, avevo fatto la mia scelta.

Harry's pov.

Ciò che Joseph mi raccontò, non me lo sarei mai aspettato. Tutto quello che era successo, tutto quello che mi aveva portato dove mi trovavo ora, in un centro di disintossicazione, non era stato per puro divertimento, ma per qualcosa di fondo ancora più grande. Era stato minacciato, minacciato da persone che reputava degli amici, persone così meschine che se l'erano presa con qualcuno più debole di loro. Joseph, quanto me, era stato bullizzato, lo avevano portato ad essere una persona diversa, una persona orribile, cattiva.
-Harry, io non ti avrei mai fatto del male solo per divertimento, loro volevano picchiarmi, volevano dire ai miei che ero omosessuale- spiegò in lacrime. Quando rimasi a guardarlo, in quello stato, capii che ormai non provavo più nessun rimorso nei suoi confronti, non c'era più un sentimento forte come l'odio, mi faceva solamente pena.
-E' vero, avevano deciso di fare queste cose, ma la scelta è stata la tua, tu hai deciso di salvare te stesso prima di me, è questo il problema- mormorai sorridendo amaramente.
-Io pensavo che si sarebbero fermati al video, non pensavo che mi avrebbero portato a doverti picchiare, a doverti prendere in giro per tutto quel tempo, non ne avevo idea-. Scossi la testa.
-Lo sapevi, dentro di te lo sapevi, ma speravi che non accadesse. Stiamo parlando di quelli che erano i tuoi amici, se erano stati capaci di ricattarti così, come potevi pensare che gli sarebbe bastato un video per farmi del male?-. Ci fu un lungo silenzio tra noi due, interrotto solo dal pianto di Joseph.
-Sai che c'è? Io ti perdono. Non voglio assolutamente più vederti, non voglio nemmeno più parlarti, ma ti perdono. Solo adesso mi rendo conto che quello debole tra noi due, eri sempre stato tu. E' vero, entrambi ci troviamo qui per problemi di droga, entrambi ci siamo caduti per qualche debolezza, ma io non mi sarei mai permesso di fare una cosa del genere alla persona che amavo, sai perché? Perché quando ami qualcuno così tanto, ti prenderesti una pallottola in pieno petto per salvarla, non la useresti come scudo. Quindi sì, perdono le tue debolezze, eravamo piccoli e spero davvero che tu sia cresciuto e abbia capito i tuoi sbagli. Ti perdono e spero che tu abbia una vita felice e trovi qualcuno che ti ami con corpo e anima, ma ti prego, non rivolgermi più parola-. Così, uscii dalla mia stanza, mi sentivo più leggero, finalmente avevo capito che per tutto questo tempo, il problema non ero mai stato io. Girai tutto l'istituto cercando Louis e quando lo trovai, corsi nella sua direzione e presi il suo viso per baciarlo.
-Louis, io ti amo- sussurrai. Rimase un attimo a guardarmi sorridendo, i suoi occhi erano pieni di gioia.
-Anche io ti amo- rispose. Sarebbe stato tutto perfetto se in quel momento non fosse spuntato il direttore Irwin. Rimase per un po' a fissarci.
-Styles, dottor Tomlinson, vi chiedo di raggiungermi in ufficio, dobbiamo parlare-.

Toxic love (larry stylinson).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora