"Cosa c'è qui dentro?"

"Quello rosa è il regalo per il mio confettino rosa bellissimo e gli altri sono una quantità industriale di Macarons e fragole al cioccolato direttamente da Parigi"

"Sei stata a Parigi, adesso si spiegano molte cose, è in sovraccarico da zuccheri e da shopping appena si renderà conto di essere qui tornerà quella di sempre, resterai almeno fino a domani stavolta o hai speso tutto il tuo tempo libero lontano da noi come al solito che poi ultimamente odiavi pure Parigi" conclude mio fratello e gli do una spallata.

"Resterò per ben due mesi, e io ho sempre amato Parigi. Siamo stati una settimana a monte Carlo, e una a Parigi, ma la mia euforia non è dovuto a questo, ultimamente sono sempre così, potete chiedere a loro" dico indicando Elliott e Molly che sembrano entusiasti di vedermi.

"Confermiamo, è schifosamente e costantemente euforica" ammettono i due, sorridendo sotto i baffi, ci trasciniamo in soggiorno e mentre facciamo un breve aperitivo mi metto a sedere a terra e gioco con Prado e il suo splendido dinosauro viola rispondendo alle varie domande sul college e sul mio nuovo lavoro.

"Allora come va con il nuovo lavoro? Mi è quasi preso un colpo quando mi ha detto che scrivevi per Vanity Fair" dice mia madre con un sorriso enorme sul volto.
"magnificamente, non credevo mi potesse piacere così tanto scrivere articoli sulla mia vita e su quanto abbia influito il fatto di essere priviligiata ma mi piace un sacco, e a quanto pare anche alla gente, mi hanno proposto di fare un libro da domani sarà in preordine su amazon e sono curiosa di vedere come va a finire"
"Avresti dovuto pubblicarlo con noi" mi ricorda Hayden.
"Non potevo, sarebbe stata una pubblicità pessima per la mia immagine, e il giornale non lo avrebbe consentito."

"Questo è perchè dovresti lavorare al the Sun, avresti molto più successo."
"Oppure no, Cameron ti ringrazio per la proposta, ma mi trovo bene dove sto con Tatiana" da quando è finalmente diventato redattore non fa che chiedermi di andare a lavorare con lui e il suo giornale ma dubito sia interessato ai miei articoli, dall'ultimo giorno che ci siamo visti non fa che mandarmi mail per cercare di riattaccare bottone, che io ovviamente ignoro.

"E con le indutrie e la società che hai deciso?"
"C'è qualcuno che se ne occupa, avevo pensato di vendere, non è quello che voglio fare o almeno non più, volevo dimostrare di potercela fare sola e l'ho fatto ma quel mondo è troppo grigio per me adesso, ma alla fine ho deciso di tenerle ugualmente, hanno un valore immenso e ho trovato chi può gestirle quindi non mi occupano troppo tempo."

"Si bene adesso basta parlare di lavoro, credo che tu debba dirci chi è questo misterioso ragazzo che frequenti, è una cosa seria?" chiede mia madre guardandomi di sottecchi, ho preferito tenere tutti allo scuro del mio imminente matrimonio, ho solo accennato ieri insieme al mio arrivo che sto insieme a qualcuno, così da prepararli almeno un minimo.

"Molto seria, non immaginate quanto." rispondo cercando di trattenere il solito sorriso idiota che faccio quando parlo di lui.
"Dai su parla, quanti anni ha? Va al college? Non sarà tipo il fattorino delle pizze spero, è americano? Non è un clandestino, vero? conoscendoti mi aspetto di tutto ma sopratutto é maschio?"
"A quanto pare la mamma ti conosce bene" ammicca Hayden e lo guardo male mentre le donna comincia ad andare in panico.
"Dovete finirla di chiamarlo terrorista palestinese, uno perchè non è un terrorista e due perchè non è palestinese ha origini Pakistane, sua madre è nata lì ma suo padre è inglese, e anche lui.
E' laureato ad Harvard, quest'anno concluderà il dottorato e non è un fattorino delle pizze"
"Pakistano, non farà pizze, farà i kebab?" domanda preoccupata mentre io e gli altri scoppiamo a ridere, ormai mia madre si aspetta sempre il peggio da me.

"Nonostante lo vedrei bene a fare kebab no lavora in grossa azienda che produce softwear, videogiochi e app e domani vorrei farvi conoscere i suoi familiari, che verranno qui dal Belgio apposta"

"Quindi è davvero una cosa seria, sii sincera figlia cosa mi aspetta? vestito elegante o jeans?"
"Direi vestito elegante, suo padre è Andrew Miller il primo ministro Belga"
"Primo ministro? Stai uscendo con il figlio del primo ministro del Belgio? E sta venendo qui per conoscere noi? Ho sempre saputo che allontanarti da questi bonobo avrebbe portato a qualcosa di buono, è il giorno più bella della mia vita, voglio conoscerlo"
"Starà per arrivare ormai, sono venuta prima però per dirvi un paio di cose, Vedete, Jason ha un modo particolare di rapportarsi con il genere umano, e un metodo tutto suo per fare conversazione, quindi cercate di non forzarlo e di non fare caso al fatto che non è molto sorridente vi assicuro che non è per voi e così sempre è una persona molto chiusa , e per ultimo, non nominate sua madre, è morta svariati anni fa ma è un argomento molto delicato per lui."

"Oh abbiamo trattato con te per vent'anni siamo abituati ai  caratteri difficili. Anche se devo ammettere che non ti ho mai visto così radiosa sopratutto mentre chiacchieri con tua madre."
"Vi assicuro che niente potrebbe mettermi di cattivo umore, scendo ad aspettarlo" Dico con un sorriso prima di congedarmi e lasciare loro a chiacchierare.

Look Past the End 3Where stories live. Discover now