Il viso del più piccolo si alzò leggermente dalla federa calda del cuscino, ed i suoi occhi grigi- si, perché anche questi avevano perso colore- andarono a fissarsi sul paesaggio al di fuori della piccola finestra della camera. Fuori tirava vento, e le nuvole cinerine incupivano l'atmosfera rendendola quasi spettrale. Alcune gocce d'acqua presero ad infrangersi sul vetro dell'infisso, come se anche il cielo piangesse la morte di un angelo strappato via dal mondo troppo presto, e il ragazzo ancora non disse una parola.
Johannah, sconsolata, provò a scuotere leggermente il corpo esile e magrolino del figlio ma niente; Louis ancora non si muoveva. La donna, amareggiata, si alzò dal piccolo materasso- avvertendo le molle cigolare quando il suo peso abbandonò la superficie- e, dirigendosi verso l'uscita, disse un'ultima cosa prima di sparire, chiudendosi la porta alle spalle.
"Fai come vuoi Louis, ma questa è la tua ultima occasione per dirgli addio. Se davvero lo amavi, ti prego... vai a salutarlo per l'ultima volta. mostragli che continuerai a tenere duro, nonostante tutto. Non credo che ad Harry sarebbe piaciuto vederti così a causa sua... o sbaglio?"
Quel nome. quel dannatissimo, dolcissimo nome.. Da quanto tempo Louis non l'aveva più sentito pronunciare? Da quanto tempo lui stesso aveva smesso di chiamarlo, sussurrarlo, urlarlo in cerca di una risposta? Troppo. Da davvero troppo tempo. E fu anche per questo che, dalle sue labbra, un fievole sussurro fuoriuscì lentamente dopo che sua madre fu fuori dall'angusta stanza.
"H-Harry.."
Ecco, L'aveva detto. Aveva pronunciato quel nome che, nei giorni precedenti, era stato bandito completamente dalla sua mente. Aveva pronunciato quel nome e d'improvviso erano ricomparse difronte a lui tutte volte in cui si era trovato a dirlo; che fosse un grido disperato, un richiamo, un rimprovero misto ad una risata oppure un gemito soffocato dai sospiri, quel nome adesso affollava la mente dolorante del liscio ed una sola consapevolezza lo fece destare dal suo piccolo e comodo giaciglio:
Quello, sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avrebbe potuto vederlo, prima che il suo corpo venisse intrappolato in una teca di legno ed incastonato nel terreno come la più preziosa delle gemme, per l'eternità.
Louis si alzò di scatto e si catapultò in bagno, facendosi una veloce doccia fredda e sistemandosi alla bene meglio i capelli; nudo, corse di nuovo verso la sua stanza, dove raccolse un paio di boxer ed un paio di jeans completamente neri. Acchiappò la prima felpa nera che trovò nel suo armadio ed indossò le sue vans total black Senza neppure preoccuparsi di allacciarle. Prese un profondo respiro ad occhi chiusi e, senza neppure salutare sua madre, schizzò fuori dall'abitazione alla velocità della luce.
Non aveva tempo ne pazienza per aspettare l'autobus e così corse. Corse come poche volte aveva fatto in vita sua; corse finché i polmoni non iniziarono a bruciargli e la sua lingua avvertì il pungente sapore del sangue invadergli la bocca; corse così veloce che a momenti gli parve di non toccare neppure più a terra con i piedi e corse finché non scovò con la vista la piccola villetta a schiera che apparteneva alla famiglia del riccio, dove un gruppo di auto e persone vestite di nero camminavano a testa bassa per poi entrare dalla porta principale.
Louis fu l'ultimo ad entrare, ed il viso di Anne, quando notò il moro precipitarsi a grandi falcate verso l'abitazione, fu un misto fra lo sbalordito, l'ammirato ed il ferito.
Il liscio fece i gradini del portico due per volta e si fermò difronte all'alta figura della donna dai capelli corvini, cercando di ridarsi un contegno e di riprendere un po' d'aria per parlare.
"A-Anne i-io... so che non dovrei essere qui, e so anche che se non mi lascerai entrare avrai perfettamente ragione però i-io.. d-devo dirgli addio.. d-devo vedere il suo viso u-un ultima volta prima di lasciare che lo separino da me per sempre..."
KAMU SEDANG MEMBACA
The Only Exception //IN REVISIONE//
Fiksi PenggemarDove Louis è un ragazzo insicuro che ama leggere libri per bambini e Harry un ragazzo più grande, che si domanda il perché di questa sua strana passione. Larry stylinson AU ATTENZIONE: -presenza di Narry Storan -accenni di Ziam Mayne
